Nei giorni scorsi la startup Newcleo ha annunciato la sua costituzione, la chiusura di una raccolta di capitale iniziale di 118 milioni di dollari e l’acquisizione di Hydromine Nuclear Energy (HNE). Al round di finanziamento hanno partecipato “diverse personalità visionarie” , dice la società nel comunicato, di cui non comunica i nomi, e alcuni investitori istituzionali come Exor Seeds di New York, LIFTT e il Club degli Investitori di Torino. Torino è infatti la patria nativa della società, sebbene sia stata incorporata a Londra: italiano è il suo team fondatore, tra cui Stefano Buono, amministratore delegato di Newcleo, già fondatore di Advanced Accelerator Applications (AAA, biotech quotata al Nasdaq nel 2015 con una valutazione di un miliardo di dollari e nel 2018 acquisita da Novartis per circa quattro miliardi di dollari); Luciano Cinotti come Chief scientific officer ed Elisabeth Rizzotti come Chief operating officer e AD delle operazioni di ricerca in Italia. A Torino continueranno a lavorare 100 innovatori dell’energia, dichiara la società. L’approccio dirompente di Newcleo si basa sull’applicazione innovativa di tecnologie ben sviluppate, tra cui reattori veloci al piombo (LFR), che utilizzano il piombo come refrigerante invece dell’acqua o del sodio, sistemi guidati dall’acceleratore (ADS), basati sull’accoppiamento di un reattore sub-critico con un acceleratore di particelle e l’uso di combustibile naturale al torio. L’applicazione di queste tecnologie permetterà di:
- ridurre drasticamente il volume di rifiuti radioattivi prodotti, eliminando al contempo la necessità di depositi geologici per gli elementi transuranici;
- un utilizzo molto più efficace dell’uranio utilizzato attualmente e successivamente utilizzo del torio;
- evitare gli incidenti nucleari grazie al mantenimento del reattore costantemente in stato sottocritico, con la possibilità di interrompere istantaneamente la cascata nucleare spegnendo semplicemente l’acceleratore.
“Futurable Energy riassume perfettamente ciò che intendiamo fare – dice in una nota Stefano Buono – . Sviluppare un modo nuovo, sostenibile e completamente sicuro di estrarre energia dai nuclei che offrirà al pianeta zero emissioni, riduzioni radicali delle scorie nucleari e una diminuzione materiale del riscaldamento globale. Sento l’ambizione scientifica e l’obbligo morale di rendere questa tecnologia una realtà”. Il settore delle startup che sviluppano tecnologie per l’energia nucleare non è particolarmente nutrito vista la complessità scientifica della materia e anche la necessità di talenti, laboratori e forti capitali. Vi è è tuttavia un interessante gruppetto di queste deep tech company che stanno lavorando per poter portare il mondo verso l’ ideale obiettivo di decarbonizzazione totale. Tra i grandi nomi di imprenditori visionari che credono fermamente nello sviluppo delle tecnologie per il nucleare c’è anche Bill Gates, che già dal 2006 è tra i soci di TerraPower, una società che sviluppa impianti per il nucleare innovativi.
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