A un anno di distanza dal suo lancio in Italia, è tempo di primi bilanci per Endeavor Italia, nata nel 2016 con lo scopo di sostenere gli imprenditori ad alto potenziale. I risultati brillanti raggiunti dal team italiano galvanizzano anche il team internazionale Endeavor Global. “In un solo anno, Endeavor Italia ha dimostrato non solo l’elevata potenzialità degli imprenditori del Paese, ma soprattutto l’influenza e l’universalità della missione imprenditoriale ad alto impatto di Endeavor”, commenta Linda Rottenberg, CEO e Co-Founder di Endeavor. “Sono entusiasta della scelta che abbiamo fatto finora degli imprenditori italiani e sono ancora più impressionata dall’imponente pipeline di innovatori che Raffaele e il suo team hanno coinvolto. I nostri founder italiani sono il nostro “effetto moltiplicatore” in azione. Si sono uniti e hanno già iniziato ad apportare un contributo alla nostra rete mondiale di 1500 imprenditori ad alto potenziale”. A livello globale, Endeavor dal 1997 ha selezionato imprenditori in 27 Paesi che hanno generato 650.000 posti di lavoro per un fatturato complessivo nel solo 2016 di 10 miliardi di dollari. Ed ecco i numeri che rappresentano il successo di questo primo anno di attività: oltre 56,5 milioni di euro di fondi raccolti dalle aziende supportate, 7 settori in cui operano gli imprenditori selezionati, quasi 300 i posti di lavoro generati. In 12 mesi sono diventati 9 gli imprenditori italiani sostenuti che hanno grande potenzialità e operano in settori molto diversi tra loro, dall’aerospaziale alla sartoria Made in Italy. I primi imprenditori ad essere stati supportati da Endeavor Italia sono stati Davide Dattoli di Talent Garden, la più grande rete europea di spazi di coworking con 18 campus in 6 Paesi europei (Italia, Spagna, Albania, Romania, Lituania e Austria) e un’espansione costante su scala internazionale, e Matteo Lai di Empatica, che progetta e sviluppa i più piccoli e precisi wearable device al mondo per il rilevamento di segnali fisiologici nella vita quotidiana. A questi si sono poi aggiunti: Simone Maggi e Riccardo Schiavotto di Lanieri, il primo e-commerce italiano dedicato all’eleganza maschile tutta Made in Italy; Luca Rossettini di D-Orbit, società che sviluppa tecnologie per il posizionamento di satelli-ti; Davide D’Atri di Soundreef, società che si occupa di raccolta e gestione dei diritti d’autore; Bruno Garavelli di Xnext®, l’azienda che sviluppa il più avanzato sistema d’identificazione di contaminati e di difetti nei prodotti industriali; Paolo Galvani e Giovanni Daprà di Moneyfarm, una delle più importanti società europee di gestione del risparmio digitale.
“Scopo di Endeavor Italia è selezionare e supportare imprenditori e società italiane che hanno le potenzialità per crescere a livello internazionale”, spiega Raffaele Mauro, Managing Director di Endeavor Italia. “Le aziende vengono ricercate su tutto il territorio nazionale e devono superare un processo rigoroso, che coinvolge numerosi soggetti presenti nella nostra rete internazionale, che ha lo scopo di identificare i migliori imprenditori per poi portarli al massimo del loro potenziale tramite i nostri programmi di supporto”- Qui un’intervista video a Raffaele Mauro sul tema del team building
Endeavor Italia fa parte del network globale presente oggi in 27 Paesi ed opera quindi con il supporto di un network internazionale di mentor, advisor e uffici operativi, allo scopo di portare l’ecosistema imprenditoriale italiano verso un nuovo modello di sviluppo. Nel 2016, 602 casi di impresa sono stati analizzati da Endeavor Italia, che ha deciso di ammettere alla “first opinion review” 212 imprenditori. Soltanto 69 hanno passato questa fase e hanno partecipato alla “second opinion review” in cui sono stati analizzati da mentor e advisor di Endeavor le strategie di business, il potenziale di crescita e le qualità personali dell’imprenditore. “A superare la selezione e a partecipare ai Local Selection Panel (LSP) – continua Raffaele Mauro – sono stati 24 imprenditori che hanno incontrato i Board Member di Endeavor Italia: 14 infine sono stati ammessi all’ultimo step di selezione, l’International Selection Panel (ISP), cioè alla valutazione finale da parte di un panel internazionale composto da Venture Capitalist e imprenditori di successo provenienti da nazioni diverse”. Sono dunque 9 imprenditori di 7 aziende che hanno finora superato la rigorosa selezioneda Endeavor Italia, ma altri ancora, che hanno superato il quarto step, sono in attesa di essere portati alla quinta e ultima fase, l’ISP. Entrare nel programma Endeavor significa per gli imprenditori avere a disposizione strumenti per l’accesso al capitale, al talento e ai mercati globali. A loro volta, gli imprenditori che ricevono supporto da parte di Endeavor sono stimolati a reinvestire nell’ecosistema locale per incoraggiare la crescita economica e favorire conseguentemente lo sviluppo di aziende ad alto potenziale in tutto il territorio nazionale. “Il board di Endeavor Italia ha partecipato attivamente durante tutto l’anno per supportare gli imprenditori e le loro imprese in fase di scale-up”, aggiunge Pietro Sella, Presidente del Board di Endeavor Italia. “Nel corso dell’anno ci siamo ampliati con l’arrivo di nuovi board member che hanno arricchito Endeavor di nuove competenze e professionalità, necessarie alla crescita dei nostri imprenditori ad alto potenziale”. Il Board di Endeavor Italia è costituito da: Monica Mandelli, Managing Director di KKR a New York; Paolo Ainio, Presidente Esecutivo di ePrice SpA; Stefano Barrese, Responsabile della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo; Fabio Cannavale, founder di lastminute group; Alessandro Fracassi, founder di Gruppo MutuiOnline; Riccardo Donadon, founder di H-Farm; Diego Piacentini, Commissario per l’Agenda Digitale; Fulvio Renoldi Bracco, Chief Executive Officer of Bracco Imaging S.p.A; Alfio Bardolla, Presidente di Alfio Bardolla Training Group; Donato Iacovone, AD di EY in Italia.
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