EIT Digital parte con le nuove attività e nomina Diva Tommei come nuovo node director per l’Italia che ha sede a Trento e che racconta a Startupbusiness come l’organizzazione europea per il sostegno all’innovazione digitale è sempre più orientata al sostegno alle imprese, Pmi e scaleup soprattutto.
“Ho assunto l’incarico di node director di EIT Digital per l’Italia da circa due mesi – spiega Tommei – e sto lavorando, di concerto con il nostro ufficio principale di Bruxelles alla nuova strategia che è orientata a fare di EIT Digital una vera e propria innovation factory con il coinvolgimento dei nostri partner e con un forte orientamento al sostegno dello sviluppo di tecnologie e prodotti che siano ad altissimo tasso innovativo da un lato e capaci di avere un alto impatto sociale dall’altro”. È in questo quadro che si innesta il programma di lavoro di EIT Digital 2021 che è guidato dalla Strategic Innovation Agenda 2020-2022, che identifica le cinque aree strategiche di lavoro: Digital Tech, Digital Industry, Digital Cities, Digital Wellbeing e Digital Finance. Le proposte possono essere presentate dal 5 marzo al 7 maggio 2020. La selezione sarà completata entro la fine di giugno 2020 e l’inizio delle attività approvate è fissato per il 1° gennaio 2021. L’Innovation Factory di EIT Digital sostiene i team imprenditoriali pan-europei nel lancio di startup e nuovi prodotti ad alto contenuto tecnologico, con l’obiettivo di migliorare l’impatto globale dell’industria digitale europea, stimolare la crescita economica sostenibile e migliorare la qualità della vita dei cittadini. Le attività selezionate saranno integrate nell’ecosistema europeo di EIT Digital e riceveranno un co-investimento finanziario per mettere a punto la loro tecnologia e attrarre investitori e clienti. Una strategia che va a dare ulteriore forza a iniziative che già da anni EIT Digital sostiene come per esempio è l’acceleratore per le scaleup di cui abbiamo più volte scritto qui su Startupbusiness e in particolare lo scorso settembre a seguito dell’evento annuale di Bruxelles . “Stiamo anche lavorando sulla creazione di quello che potremmo definire come l’European talent pool – aggiunge la nuova node director – perché ci siamo resi conto, e io stessa ne ho conferma ogni giorno, che le imprese europee sono alla costante ricerca di persone con le giuste competenze sia di tipo accademico ma anche di tipo professionale”, ed è perciò che nasce l’EIT Digital Entrepreneurial Academy che fornisce supporto per lo sviluppo e l’implementazione di programmi e corsi orientati allo sviluppo di business. I partner sono invitati a co-investire contribuendo alla trasformazione digitale dell’Europa e alla creazione di una forza lavoro digitalmente qualificata. “Siamo quindi sempre più orientati al supporto alla imprenditorialità innovativa e anche la mia nomina, così come quella della nuova node director in Finlandia Lea Myyryläinen che come me proviene da esperienze imprenditoriali, rappresentano un segnale in tal senso – aggiunge Tommei – così come lo è la volontà di coinvolgere nel pool dei nostri partner sempre più Pmi e coinvolgere anche l’ecosistema delle imprese e degli investitori che nel corso del 2020 faremo con tre demo day in programma nei mesi di maggio, giugno e ottobre e che saranno ospitati dal satellite milanese del nodo italiano di EIT Digital che ha sede presso il Cefriel”. In una nota diffusa dalla organizzazione, Willem Jonker, CEO di EIT Digital, sottolinea: “La tecnologia deep-tech avrà un impatto su tutti gli aspetti della nostra economia. Per collocarsi in una posizione di forza nel mondo digitale, l’Europa deve aumentare la produzione di innovazioni ad alto impatto, lanciare e far crescere più imprese innovative e formare un numero ancora maggiore di talenti imprenditoriali di cui il mercato ha bisogno in campo tecnologico. Nel corso degli anni, le proposte avanzate dagli oltre 190 partner industriali di EIT Digital, così come dai 70 partner provenienti dal mondo della ricerca e da quello accademico, hanno portato al lancio sul mercato di oltre 430 prodotti, alla creazione di più di 180 startup deep-tech, alla formazione di oltre 2.300 studenti con le competenze adatte per innovare e diventare imprenditori, e alla redazione di oltre 200 tesi di dottorato di ricerca in collaborazione con l’industria”.© RIPRODUZIONE RISERVATA