La terza edizione dell’EIT Digital Challenge ha raccolto 234 candidature provenienti da 25 Paesi. Le startup italiane che hanno fatto l’application sono 26. Dominik Krabbe è il coordinatore del progetto e racconta a Startupbusiness le novità di questa terza edizione: “ciò che abbiamo fatto è alzare il livello dei criteri di valutazione. Nel 2014 e nel 2015 abbiamo puntato a raccogliere progetti ancora in fase di ideazione o early stage mentre quest’anno abbiamo deciso di concentrarci sulle scale-up perché si adattano meglio a questa fase del nostro processo di accelerazione, perché meglio possono utilizzare i servizi che offriamo e perché si integrano con maggiore efficacia con il nostro network di partner”. I partner di EIT Digital sono numerosissimi (qui l’elenco), tra loro grandi aziende e università di tutta Europa nonché centri di ricerca sia pubblici sia privati. Il programma di accelerazione EIT Digital Challenge che in questa terza edizione è stato diviso in cinque categorie: Industria digitale, Città digitali, Benessere digitale, Infrastruttura digitale e Finanza digitale ha raccolto la gran parte delle candidature oltre che dall’Italia anche dal Regno Unito, dalla Francia e dalla Germania ed entro l’inizio di ottobre saranno resi noti i nomi delle 10 finaliste per ognuna delle cinque categorie. Le 50 startup selezionate parteciperanno ai cinque eventi di finale che si svolgeranno a Helsinki per l’Industria digitale, a Parigi per le Città digitali, a Eindhoven per il Benessere digitale, a Stoccolma per l’Infrastruttura digitale e a Londra per la Finanza digitale (sono queste alcune delle città dove EIT Digital ha le sue sedi, a loro si aggiungono Berlino, Trento, Budapest e Madrid). Per ogni evento finale sarà selezionato il vincitore che riceverà un finanziamento di 50mila euro e che, insieme alle seconde e alle terze classificate entrerà a fare parte del programma che partirà con un evento di lancio di due giorni a Berlino. “Le aziende che entrano a fare parte del programma – spiega Dominik Krabbe – possono fare leva su una serie di servizi che noi offriamo e che sono orientati all’accesso al mercato, compresa la internazionalizzazione, all’accesso alla finanza con un range che va da uno a 10 milioni di euro ma anche supporto all’accesso al talento, ai progetti innovativi, ai fondi europei, inoltre noi offriamo alle aziende che lo desiderano la possibilità di utilizzare spazi che abbiamo nelle varie nostre sedi al fine di facilitare l’espansione internazionale”. EIT Digital Challenge è quindi sempre più orientata a costruire valore sia per le aziende che partecipano sia per la rete dei partner come per esempio in passato è accaduto con Konux , azienda di Monaco di Baviera che produce sensori per il mondo industriale e che ha avviato una collaborazione con Siemens e con l’italiana Chino che ha sede a Rovereto e che sviluppa soluzioni per la sicurezza e la privacy dei dati sanitari che è diventata partner della iniziativa Trusted Cloud sviluppata sempre da EIT Digital. “Il nostro obiettivo – conclude il coordinatore del progetto – è dare vita a una rete di stampo profondamente paneuropeo (solo da Malta non sono arrivate candidature quest’anno, ndr), che sia efficace strumento di supporto per l’innovazione di tutto il continente e con questa terza edizione siamo convinti che la strada che stiamo percorrendo è quella giusta”.
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