Sono Alessandro Marchesini, uno dei cofounder di EarlyClaim.com insieme a Walter Franchetti. Walter è preso con lo sviluppo quindi stasera farò io gli onori di casa.
Prima di condividere alcuni insegnamenti e punti di vista tratti dai nostri primi 11 giorni di attività, lasciate che pitchi … sapete com’è: pitchare, pitchare e ancora pitchare!
Earlyclaim è una piattaforma che prenota il vostro username preferito nelle startup che nascono, in modo da non complicarsi la vita con mille login diverse e magari pure brutte, solo perché la startup l’avete scoperta tardi. E’ il nostro impegno verso un’identità online unica e coerente, che valga come brand per gli individui, i professionisti e le imprese. E’ anche il nostro contributo all’ecosistema imprenditoriale, perché ci auguriamo che un accesso più semplice a un gruppo di early adopter volenterosi e in target aiuterà le nuove startup a decollare più velocemente.
Spieghiamo in breve come funziona: voi ci raccontate quale username preferite, a quali categorie di startup siete interessati, e noi prenotiamo il vostro username preferito su tutte le startup che scelgono di connettersi alle nostre API, a condizione che ci sia compatibilità con i vostri interessi. Vi mandiamo una mail al giorno, avvertendovi su quale startup abbiamo prenotato lo username, e voi avete X giorni per convertire la prenotazione in registrazione facendo un login alla startup stessa. Tutto qui.
Startupbusiness vuole che condividiamo le nostre esperienze, ed ecco arrivato il momento di condividerle! Earlyclaim è esploso da un giorno all’altro, ha ottenuto una copertura mediatica online su 4 continenti, ha accolto visitatori provenienti da oltre 150 paesi e dopo 48 ore dal lancio ha ricevuto il primo interessamento da parte di un investitore. Questa è la nostra personale Top 15 sulle lezioni imparate nel corso di questi primi 11 pazzi giorni di vita di Earlyclaim.
1) I primi a soffrire del pain dovete essere voi: abbiamo costruito Earlyclaim per noi stessi, come progetto parallelo. Lo volevamo, ne avevamo bisogno. Come si è scoperto, ne avevano bisogno anche altri.
2) Parlate e ascoltate gli altri prima di scrivere e di fare: go lean! Voglio dire … proprio “lean lean”! Veloce non significa necessariamente lean.
3) Quello con cui avete a che fare è prima di tutto una persona, e solo dopo un utente o un cliente
4) Definite dei profili dettagliati degli utenti (user personas), e strutturate il messaggio intorno ad essi
5) Less is more: Keep It Simple and Stupid.
6) Sfruttate la comunità degli imprenditori: 5 messaggi su 5 gruppi di Facebook (4 italiani, 1 inglese) e qualche conversazione diretta ci ha fornito le risposte iniziali di cui avevamo bisogno per modificare il nostro approccio e il messaggio, oltre a regalarci i nostri primi utenti registrati.
7) Sfruttate gli strumenti che il web ha da offrire: nel nostro caso, Producthunt, Hackernews, Betalist e StartupList hanno contribuito a spargere la voce tra gli early adopters.
8) Contattate la stampa, che può essere determinante per diffondere la visibilità iniziale su larga scala. Lavorate sui vostri contatti … con garbo.
9) Siate realmente presenti sul social media, e tuffatevi nel buzz. Tuttavia, a volte lasciar perdere un flame senza intervenire può essere la decisione giusta, e dare un impatto positivo sulla vostra attività, soprattutto se siete ancora sconosciuti.
10) Siate pronti a scalare con il preavviso di un minuto. Siamo stati “colpiti” da un attacco combinato di visibilità con la pubblicazione (programmata) da parte di Fast Company (programmato) e da parte di Gizmodo (NON pianificata!), che ci ha portato un traffico voluminoso. Ce l’abbiamo fatta ma … siate psicologicamente preparati (questo vale anche per i business guys) … sarà una giornata molto molto pesante per tutti quelli che sono coinvolti.
11) Gli utenti soddisfatti o eccitati renderanno il tutto migliore: faranno quello sforzo in più che serve per aiutarvi. Guadagnatevi il loro sostegno con un eccellente servizio clienti, coinvolgete gli utenti comportandovi da persona, più che da imprenditore.
12) C’è un sacco di persone disposte ad aiutarvi: basta chiedere aiuto, il peggio che può succedere è che dicano di no o vi ignorino.
13) Abbiate un piano. Se ancora non ce l’avete, fatelo. Siate pronti a difenderlo con dati e argomenti.
14) Se siete due o più cofounder: prendetevi cura gli uni degli altri e godetevi il momento, che si tratti di un alto o basso. Accettate tutto nel suo complesso. Se sei un fondatore singolo: trovati un cofounder.
15) Non dimenticate di dar da mangiare il vostro drago barbuto (sì, ne abbiamo uno): altrimenti non vi guarderà più allo stesso modo di prima. Scusaci Hackathor, lo sai che ti vogliamo bene!
Per finire: non lasciate che i vostri colleghi ed amici restino incastrati con uno username del cavolo. Ora che sapete un po’ di più su EarlyClaim, fate girare la notizia: ci farà senz’altro piacere!
Alessandro & Walter da Earlyclaim.com
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