Ha vinto l’edizione 2018 del Premio Marzotto aggiudicandosi un grant da 300mila euro. Cellply concorreva in finale, svoltasi oggi 22 novembre a Roma, con altre 4 società: Panoxyvir, RespectLife, Supermercato24 e Wecare. La giuria ha motivato così: “Scelto, anche per questa edizione, tra una rosa di candidati molto interessanti e promettenti, con un progetto ancora in fase di startup, benché nel Premio per l’impresa, ma legato a un settore ad alto rischio, abbiamo voluto riconoscere e premiare l’ambizione del team, che ha mostrato competenze e impegno di alto livello. L’ambizione qui non è soltanto nel progetto di costruzione dell’azienda, ma anche nel cambiare il destino di migliaia di pazienti oncologici nel mondo e di accelerare, predicendone con anticipo i risultati, lo sviluppo di nuovi farmaci. Come dire, se il progetto funzionerà, come tutti ci aspettiamo, è senza dubbio un potenziale campione che porterà alto l’onore della ricerca scientifica e dell’imprenditorialità italiana“. Cellply è una startup frutto della ricerca e lavora da anni con un focus ben specifico e l’ambizione, sostenuta da forti competenze e innovazione tecnologica proprietaria, di riuscire a far compiere un balzo in avanti nella cura della malattia del secolo: il cancro. E’ una startup di cui abbiamo parlato in passato in occasione di un investimento ricevuto, tra i più cospicui mai visti in Italia in ambito seed. Ecco chi è Cellply. (aggiornato il 22 novembre 2018) E’ da oggi ufficiale la chiusura di un importante investimento seed sulla startup bolognese CellPly, specializzata nella diagnostica molecolare e oggi focalizzata nello sviluppo di una metodologia innovativa nella cura del cancro. Business angel soci IAG, Atlante Seed e Zernicke Meta Ventures (attraverso il Fondo Ingenium Emilia Romagna II), complessivamente mettono sul piatto a supporto di CellPly oltre due milioni di euro, che saranno utilizzati per completare il processo di prototipazione della soluzione. Si tratta di uno fra i più rilevanti investimenti di seed capital mai realizzati in Italia. “Questo progetto ha raccolto il più elevato numero di soci, ben 37, perchè è un progetto di grande importanza nella diagnostica oncologica. – commenta Antonio Leone, socio di Italian Angels for Growth e champion dell’investimento – Siamo lieti di supportare questa ambiziosa startup, che sosterremo come veri angel, accompagnandone la crescita, che siamo certi sarà di grande impatto”. Il biotech e medicale sono per i business angel di IAG settori di riferimento con diversi investimenti realizzati in portfolio, tra cui quello in Biogenera, altra azienda bolognese di matrice accademica e anch’essa focalizzata sullo sviluppo di una innovativa terapia per la cura del cancro pediatrico. Andrea Ballestri, Investment Director di Atlante Seed “Conosciamo da tempo le qualità del team di CellPly. Da subito abbiamo intuito l’ambizione di questo progetto e ora, grazie anche al funding messo a disposizione, vi è la possibilità di realizzare concretamente un innovativo strumento di analisi che in laboratorio ha già dimostrato ottime potenzialità”. CellPly nasce dal gruppo di ricerca dell’Università di Bologna coordinato dal prof. Roberto Guerrieri, co-fondatore della start up. Guerrieri ha già generato tecnologie poi tradotte in startup innovative per un valore di mercato di circa mezzo miliardo di dollari.
(la scelta dell’immagine è casuale e non rappresenta CellPly – photo credits)
Cosa fa CellPly
Oggigiorno, gli effetti collaterali delle cure chemioterapiche sul singolo individuo sono molto impattanti a fronte di una debole efficacia, poiché la normale pratica clinica non permette un trattamento immediatamente mirato al singolo paziente. Alcuni centri di cura, particolarmente orientati alla ricerca, offrono un servizio di analisi dei tessuti tumorali per determinare quale terapia sia più probabilmente efficace. Purtroppo questo servizio, quando fornito, è caratterizzato dal fatto che le masse tumorali ottenute dal paziente vengono poi trattate dopo parecchi giorni dall’espianto. In alternativa, esistono aziende che offrono servizi di analisi all’interno di laboratori certificati, ma l’esecuzione di questi test in remoto non risolve il problema delle tempistiche di analisi e aggiunge la complessità logistica legata alla spedizione del campione. In queste condizioni, l’accuratezza dei test cala drammaticamente poiché, dopo solo poche ore dall’espianto, è noto scientificamente che le cellule cambiano la loro risposta fisiologica ai farmaci. In risposta a questo problema, Cellply ha sviluppato una piattaforma diagnostica per l’analisi cellulare che permette di verificare in vitro (invece che direttamente sul soggetto) la risposta delle cellule tumorali a determinati farmaci, supportando con dati predittivi le scelte di oncologi e medici. La piattaforma tecnologica Cellply si compone di hardware, software e micro dispositivi capaci di estrarre le prime informazioni sulla risposta cellulare al trattamento nell’arco di un paio di ore. “Vogliamo mettere a disposizione di oncologi e anatomo-patologi nuove soluzioni che supportino la scelta del miglior regime terapeutico per ciascun paziente. L’ingresso di tre investitori già in questo primo round di investimento è motivo di grande soddisfazione per il nostro team e conferma l’enorme potenziale della piattaforma tecnologica di Cellply, sia in termini di mercato che di innovazione nel campo della cura del cancro”, dichiara Massimo Bocchi, Presidente e CEO di Cellply – La medicina personalizzata può essere basata su tecniche alternative o complementari alla genomica ed il nostro obiettivo nei prossimi due anni è dimostrare, con la nostra tecnologia, come l’analisi cellulare possa fornire informazioni utili alla personalizzazione della cura” . Il mercato globale della diagnostica in-vitro (IVD – In Vitro Diagnostics) è stato valutato circa 50 miliardi di dollari (dati 2012, fonte: “Markets and Markets Resarch”), con un tasso annuo di crescita composto del 7.8% dal 2011 al 2016. All’interno del mercato IVD, il business di CellPly si posizionerà nel segmento in forte crescita della diagnostica avanzata dei tessuti, commercializzando una piattaforma che verrà resa disponibile in clinica, vicino al paziente, per definire la risposta dei tumori liquidi e solidi al trattamento farmacologico.
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