Neuronguard, startup emiliana attiva nell’healthcare, vince il secondo posto. La startup Buzzoole, incubata da 56Cube e Digital Magics, ottiene il quarto posto. Insieme, rappresenteranno alla finale assoluta della competizione che si terrà a Berkley l’innovazione tecnologica che il nostro Paese è in grado di esprimere.
Il gateway per l‘Intel Global Challenge di Berkley, cioè un posto al sole nella scena innovativa globale. E’ questo ciò che rappresenta per le due startup italiane champion della finale europea dei campionati di innovazione organizzato da Intel ogni anno a partire dal 2011. Una competizione nata con lo scopo di stimolare e supportare l’imprenditorialità disruptive tra i giovani laureati o universitari e spingere alla creazione di prodotti e imprese che hanno un positivo impatto nella società e nel mondo del lavoro. Sei le categorie di riferimento per la presentazione dei progetti: Ict, Nanotech, Energy & Cleantech, Healthcare & Medical Devices, People & Society, Biotech. Diversi gli ambiti territoriali coinvolti, che comprendono anche MENA, Turchia, Russia, India, America Latina, Cina, Singapore. La competizione è dunque molto impegnativa, basti pensare che solo a livello europeo le due startup sono state selezionate dopo 8 mesi fra 25.000 provenienti da 12 Paesi (Israele, Norvegia, Italia, Spagna, Portogallo, Ungheria, Romania, Regno Unito, Bulgaria, Irlanda, Danimarca e Polonia). Nella finale svoltasi a Vilnius sono arrivate in 9, tra cui le 5 finaliste spedite a Berkley
La Global Challenge offre anche un premio cash (100 mila dollari da suddividersi tra Grand Prize e primi tre per categoria), ma fondamentalmente è la complessiva esperienza, la formazione, il networking e l’autorevolezza che scaturisce da un riconoscimento di questo tipo che costituiscono la vera ricchezza messa a disposzione dei partecipanti, in particolare i vincitori, della competizione Intel.
“Per noi è stato un grande riconoscimento, essere individuati da Intel come la 2° migliore startup della Challenge europea, in settore complesso come l’healthecare e in una fase ancora embrionale del nostro progetto, ci da molta carica. – afferma Enrico Giuliani, founder e Ceo di Neuron Guard – Questa competition non dimentichiamoci che è una business challenge, tendenzialmente premia soluzioni pronte o molto vicine al mercato, pronte per investitori e partner importanti. Essere tra le tre finaliste sul podio rappresenta una grande conferma del grandissimo impatto che la nostra tecnologia avrà nel settore healthcare. Berkley è una vetrina privilegiatissima: arrivarci come invitati speciali di Intel e presentarci davanti a un uditorio selezionatissimo, nel cuore della Silicon Valley, è una grande opportunità a prescindere dai risultati finali.”
Chi è Neuron Guard
Nato dalla mente del medico trentaduenne Enrico Giuliani, cui si è unita l’attitudine imprenditoriale e la competenza economica della ventottenne Mary Franzese, Neuron Guard sta sviluppando un dispositivo medicale in grado di salvare la vita e impedire danni cerebrali permanenti, come la perdita della parola, della vista, della capacità di movimento, persino la capacità di respirare. Un collare refrigerato, dotato di un sistema di infusione, in grado di bloccare il cosidetto ABD (Acute Brain Damage) utilizzabile nei pronto soccorso, nelle ambulanze, in tutti i casi di emergenza medica che possono pregiudicare le funzioni cerebrali di un essere umano in modo spesso permanente. Un disposito semplice e sofisticato insieme, che sembra arrivare direttamente dal futuro e che sicuramente, tra tutti i vincitori della competizione, si distingue per l’impatto positivo che può avere per la salute di tutte le persone.
Vincitrice di diverse competizioni tra cui Sodalitas Challenge, SeedLab, Premio Marzotto, Bando Startup Innovative Regione Emilia Romagna, Progetto Innovativo DemoCenter Sipe, ha attualmente un team di due founder che di dedicano a tempo pieno e una vasta rete di collaboratori nel mondo universitario e high tech.
Chi è Buzzoole
“Questo risultato è sicuramente un’altra conferma che la nostra tecnologia e il nostro modello sono interessanti anche per il mercato internazionale. A novembre saremo finalmente pronti per testare il mercato USA. Siamo felicissimi e nn vediamo l’ora di essere a Berkley!- ha dichiarato Fabrizio Perrone, Fondatore e CEO di Buzzoole –
“Partecipare all’‘Intel Business Challenge Europe 2014’ è stata un’opportunità importantissima per noi” – “Durante la selezione e i giorni dell’evento ci siamo confrontati con esperti internazionali del mondo digitale e abbiamo presentato Buzzoole a molti investitori, università e imprese interessati a sviluppare il nostro progetto e a collaborare con la nostra startup. Siamo entusiasti di essere stati scelti come rappresentati europei alla finale negli Stati Uniti, per il modello di business originale e scalabile e per lo spirito imprenditoriale. Speriamo che a Berkely andrà ancora meglio”.
Buzzoole è la prima piattaforma italiana, basata su un algoritmo e una tecnologia proprietari, che permette alle imprese di identificare qualitativamente gli influencer del proprio mercato e, grazie a loro, di generare passaparola online. A febbraio 2014 Buzzoole ha lanciato Finder, il motore di ricerca che permette di trovare gli influencer grazie a specifiche ricerche, da un bacino di più di 2 miliardi di utenti.
Attualmente conta 13.000 utenti attivi e 5.000 like su Facebook. Da quando ha iniziato la propria attività commerciale, alcuni mesi, ha sviluppato 90.000 euro di fatturato. Conta oltre 20 clienti fra cui Fastweb, Ferrero, Ford, Henkel, Iveco, MailUp, MSC Crociere, Redbull, Vernel, Wind.
Di Buzzoole Startupbusiness ha parlato anche in altre occasioni.
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