Dreamboard, startup onirica

 

C’è chi sogna di fare la startup e chi fa la startup con i sogni.

E’ il caso di Dreamboard (@dreamboard) startup con tre patrie (Italia, Svizzera, US), un consistente team di esperti scientifici, tecnici e business men, e un approccio strabiliantemente easy a una materia spesso inquietante come il nostro subconscio sognante. (Pare che complessivamente un essere umano spenda circa 6 anni della sua vita a sognare).

Il messaggio chiave è “tieni traccia dei tuoi sogni per scoprire te stesso” e Dreamboard è un tool facile da usare per farlo giorno dopo giorno, attraverso un’app disponibile per computer, tablet, mobile. Come funziona è ben spiegato in questo video.

 

 

 

Un’idea stramba? Mica tanto.

Attualmente, Dreamboard che ha sede legale a San Francisco, ha già raggiunto i 50.000 utenti registrati e più di 100.000 sogni sul suo database, rappresentando il più grande database di sogni creato dagli utenti e realizzato con la supervisione di un team di psicologi.

Massima attenzione è assegnata alla privacy: l’applicazione assicura la piena sicurezza delle informazioni degli utenti. Nessuno può accedere alle informazioni contenute in un account di Dreamboard se non il suo proprietario, il quale però è anche abilitato allo sharing in rete se lo desidera. 

Dreamboard ci ha incuriosito.

Come è scaturita questa idea?

L’idea alla base di Dreamboard risale al 2002 quando il suo fondatore, Umberto Prunotto, ingegnere e manager, ha cominciato ad interessarsi al concetto di autopoiesi e al rapporto tra la parte conscia e inconscia nel definire il comportamento delle persone. Da li, ha cominciato a sviluppare un interesse particolare nei confronti dei sogni anche grazie al proficuo rapporto con il prof. Bara, Direttore del Centro di Scienze Cognitive del Politecnico di Torino.

Dreamboard considera i sogni come informazioni e nel 2010 ha deciso di pensare ad un modo per trattate queste informazioni e renderle fruibili dalle persone.

 

Come pensate di rendere la cosa economicamente sostenibile?

Dreamboard al momento si finanzia con fondi propri, in futuro sarà sempre gratuito per le persone che vogliono tenere traccia dei propri sogni e avere così l’opportunità di scoprire qualcosa di più su se stessi. Perchè questo sia possibile Dreamboard sta valutando la possibilità di finanziamento da diversi soggetti. Allo stesso tempista verificando l’eventualità di realizzare un account a pagamento con funzionalità aggiuntive, anche a supporto di un’eventuale attività terapeutica.

Quali le possibile evoluzioni future?

Dreamboard permette una analisi dei sogni a livello individuale che non e’ possibile con strumenti non digitali.  I dati dei sogni possono essere correlati ad altri tipi di dati per esempio dati sulla qualità del sonno o sullo stato di salute. Lo sviluppo possibile di Dreamboard e’ quello di integrarsi con altri strumenti di quantificazione e per questo si è avvicinato al movimento del Self Tracking e del Quantified Self.

Esiste un altro livello di analisi collettiva che diviene possibile con l’accumularsi di dati onirici nel database. Cominciamo cioè a essere in grado di capire cosa sognano diverse categorie di persone e come trends collettivi dipendono da eventi nella vita reale.

Dreamboard inoltre prosegue nell’attività di ricerca con l’università per fondare ogni futuro sviluppo su basi scientifiche.

 

Dice Umberto Prunotto, founder e Ceo della società (@UPrunotto), spiega: “Per usare una metafora, Dreamboard è simile ad uno specchio che restituisce un’immagine di se stessi ricavate dalle informazioni contenute nei sogni, rappresentazioni che la la mente genera durante il sonno, quando è libera dai condizionamenti della veglia. Dreamboard unisce gli aspetti poco razionali, come ad esempio le emozioni, con una metodologia rigorosa per dare alle persone maggiori informazioni su loro stesse.  La mente non è un organo, ma un fenomeno e Dreamboard fornisce alcuni strumenti per un esercizio di consapevolezza”.

 

 

 

 

 

 

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