Ogni secondo nel mondo viene registrato un nuovo dominio, che andrà a perdersi tra i dati internet come un granello di sabbia nel deserto. La scelta del nome di dominio che la startup si trova davanti nei suoi primissimi giorni non è dunque da affrontare alla leggera, perchè questa scelta avrà moltissimo impatto sulla SEO e sul SMM (Social Media Marketing). E una volta partiti con un certo dominio, non sarà così semplice fare cambiamenti. Considerato il fatto che la startup stringe sempre la cinghia e deve essere veloce nell’implementare adattamenti e cambiamenti, prevenire (facendo qualche riflessione o rivcerca in più) è meglio che curare. Se fino a qualche tempo fa la strategia più efficace poteva essere quella di registrare un nome di dominio cosidetto EMD (exact match domain) cioè un nome esattamente uguale alla keywork o value proposition del business da registrare, oggi sembra che la cosa abbia perso di importanza. Una spiegazione molto chiara di questo argomento la potete trovare in questo articolo di Search Engine Journal, piuttosto completo e ricco di riferimenti. Oggi si preferisce la strategia del brandable domain, vale a dire un una parola che possibilmente coincida con il nome del brand (o che possa diventarlo), che sia evocativo, possibilmente .com, facile da ricordare e da scrivere (dimenticate i brand con il trattino tra parole, please!), corto, originale. Nell’originalità state attenti a non cadere nel ridicolo: la startup è poco autorevole di suo, il nome deve possibilmente supportare in questo non danneggiare. E se per caso siete una startup italiana che vuole cominciare a vendere dal mercato nazionale e scegliete un nome inglese, riconsiderate la cosa in chiave SEO, cioè fate in modo da avere un dominio gTLD (global top level domain) e non ccTLD (country code top level domain, esempio .it), in quanto il secondo verrebbe indicizzato principalmente nelle serp del country di appartenenza del cctld. Tenete sempre in mente che il vostro brandable domain dovrà essere scritto facilmente da mobile; non inserite lettere che necessitano di troppo lavoro sulla tastiera. Siate creativi, ma realistici, e buttate giù diverse opzioni, senza fissarvi con alcuna, perchè il primo scoglio sarà verificare se quel dominio è libero o acquistabile (e a che prezzo). Qui di seguito 5 siti che potranno aiutarvi nella ricerca o nella registrazione del name domain, vi consigliamo di cominciare a verificare dai primi due (sopratutto se non avete ancora idee) perchè potrete facilemente trovare domini già registrati ma inutilizzati che qualcuno sta rivedendo, spesso a prezzi molto bassi. Namebox Name.com Lean Domain Search Register.it GoDaddy Tra i più autorevoli suggerimenti che potrete trovare quelli di MOZ.
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