Come anticipato Startupbusiness supporta il Periplo di Sicilia della barca Maribelle 615 e da oggi inizia a pubblicare il diario di bordo del viaggio. Ecco il racconto delle prime tre tappe.
Giovedì 26 luglio. Partenza Periplo. I tappa: Palermo Castellammare del Golfo
Siamo partiti, carichi di entusiasmo. L’equipaggio della partenza è costituito da Francesco Belvisi e Maurizio D’amico su Maribelle, e Benedetto Inzerillo, Luca Caruso, Angelo Di Napoli, Giulia Di Piazza su Bad37 (ribattezzato in occasione della partenza “Scusate il ritardo”). A bordo anche Edoardo Genova, il fotografo di Periplo, e Chiara Pane. Prima di partire ci raggiunge a bordo Ruggero di Maggio, che effettua qualche ripresa della preparazione alla partenza in vista di un documentario finale che racconterà tutta quanta l’esperienza. Gli ultimi lavori e la preparazione hanno ritardato la partenza, ma verso le 14.30 Periplo ha avuto inizio. La prima a mollare gli ormeggi è stata Maribelle. Piccola e disinvolta, è sfilata via dal porto di Palermo, seguita poco dopo da Bad. La navigazione è stata tranquilla, ci siam goduti un mare calmo e un bel tratto di costa siciliana, della quale da terra è impossibile carpire la precisa conformazione d’insieme, i colori, gli anfratti. Abbiamo ammirato Giulia Di Piazza, una ragazza non vedente, governare al timone del Bad con estrema delicatezza e precisione, Data la quasi totale mancanza di vento Maribelle è stata trainata per qualche miglio dal Bad, dopo ha messo su lo spi ed è schizzata via leggera, tanto che a tratti spariva all’orizzonte. È arrivata a Castellammare del Golfo verso le 23.30, un’ora prima di della barca appoggio, la quale ha ormeggiato che era già mezzanotte e mezza passata. Il presidente della Lega Navale di Castellammare, Damiano Abate, e i soci avevano organizzato un evento di accoglienza, con la presenza dei soci, del sindaco, di alcuni assessori e della delegazione di Legambiente di Alcamo. Purtroppo, però, Periplo è arrivato con troppo ritardo rispetto alla tabella di marcia, e così sulla banchina l’equipaggio ha trovato il presidente e un marinaio che, sfatti e un po’ delusi per la troppa attesa, avevano giustamente congedato il folto comitato d’accoglienza e hanno offerto la pizza ai naviganti. Gran parte dell’equipaggio di Periplo è tornato a Palermo in nottata, solo in quattro hanno trascorso la notte in porto a bordo del Bad.
Venerdì 27 luglio – Castellammare del Golfo
Oggi i ragazzi della scuola vela LNI – Castellammare del Golfo hanno fatto qualche giretto su Maribelle, appena fuori dal porto. Si son mostrati disinvolti e perfettamente a loro agio. Francesco si è limitato a spiegar loro qualcosa circa le particolarità di questa imbarcazione e a soddisfare le loro curiosità, per il resto questi piccoli futuri velisti si sono divertiti e hanno messo a frutto le loro conoscenze della vela comodamente seduti sui gommoni di Maribelle (http://www.leganavale.it/portale/sezioni/dettaglio_notizia_sezione.asp?I…).
In mattinata ci ha raggiunto l’ammiraglio Stefano Leuzzi, delegato della LNI per la Sicilia Orientale. Il suo carisma, la sua saggezza e il suo savoir faire ci hanno accompagnato fino a Favignana, non senza imprevisti. La giornata alla sede della LNI di Castellammare è trascorsa lenta e quieta, tra piccoli lavoretti sul Bad37 (abbiamo predisposto l’impianto del gas per rendere la cucina utilizzabile, se non altro per un caffè la mattina) e qualche bevanda fresca e qualche chiacchiera con i soci sulla terrazza della sede, efficientissima e ben attrezzata. Abbiamo anche contattato un meccanico del luogo per una controllatina al motore del Bad che durante la prima tappa aveva dato qualche problema. In serata abbiamo bevuto del buon vino del nostro sponsor Marchesi De Gregorio in compagnia del presidente della Lega Navale di Castellammare, dell’ammiraglio Leuzzi, di alcuni soci e di Massimo De Gregorio, venuto a presenziare all’evento che vedeva protagonisti i suoi vini. Dopo una cena a base di spigola al sale con l’ammiraglio Leuzzi, tutti a dormire.
Sabato 28 luglio – II tappa: Castellammare del Golfo – Favignana
Oggi è prevista la partenza da Castellammare alla volta di Favignana. Due ragazzi e una ragazza della scuola vela hanno deciso di accompagnarci in questa seconda tappa di Periplo. Gli imprevisti, purtroppo, non mancano, e appena usciti dal porto di Castellammare il motore del Bad ha ancora un’avaria e ci abbandona del tutto. Avvertiamo la Lega Navale a terra che ci raggiunge immediatamente con un suo mezzo. Il meccanico, però, non ne vuol sapere di raggiungerci per darci assistenza in mare e poter così ripartire, e così con un alito di vento le vele ci riportano dopo quattro ore ad ormeggiare nuovamente al porto di Castellammare, dove, sfatti e cotti dal sole del primo pomeriggio, aspettiamo che arrivi il meccanico a scandagliare ancora una volta i problemi del motore. Qualche tubo collegato male a Palermo, una distrazione costataci già un giorno di ritardo. Verso le 20 l’ammiraglio decide di mollare gli ormeggi. Navigazione notturna alla volta di Favignana, in tre e con una luna spettacolare ad illuminare la nostra scia. Data la navigazione notturna e l’onda formata, Maribelle la trainiamo, ci segue diligentemente, in compagnia, per qualche minuto, anche di un paio di delfini. Verso le due del mattino, non lontano dalle e secche presenti vicino san Vito Lo Capo il timone si blocca mure a dritta – i frenelli non erano stati montati bene dal cantiere – siamo riusciti a ripristinarli in navigazione e abbiamo ripreso la navigazione verso Favignana.
Domenica 29 luglio: Favignana
In mattinata, giunti davanti alle Egadi, qualche nodo di vento in più ci ha accompagnati fino al porto, dove siamo arrivati verso le 9.30. Al pomeriggio ci hanno raggiunti Tiziana Barone, responsabile della comunicazione di Periplo, Luca Belloni della Zetech, progettista di Sunsailing, e Roberto Urso, apprendista velista della LNI. Verso le 19 ci siamo recati tutti a Palazzo Florio, dove la presidente della LNI dell’isola, Rossella Scalone, aveva organizzato un incontro con il presidente dell’area marina protetta delle Egadi, Stefano Donati. Francesco e Luca hanno esposto il progetto Periplo e il giorno dopo dagli uffici dell’area marina protetta è stato diramato un comunicato stampa sull’iniziativa. La serata si è conclusa con una cena nella suggestiva terrazza della presidente, con dell’ottimo vino, chiacchiere e i racconti dell’ammiraglio a farla da padrone. Poi tutti a dormire sul Bad.
Lunedì 30 luglio: Favignana
Al mattino l’equipaggio si è recato presso gli uffici dell’area marina protetta per un ulteriore incontro di approfondimento con il direttore, il quale, tra l’altro, ha permesso ai naviganti di Periplo di visitare la splendida tonnara, chiusa al pubblico il lunedì. Ad accompagnarci dentro questo sconfinato edificio, sintesi ed emblema della storia isolana, Peppe Nuie, custode della tonnara da quando è stata chiusa e prima ancora lavoratore al suo interno da quando aveva solo otto anni. Il suo racconto è cadenzato e cantilenato come i canti che accompagnavano e davano il ritmo alla mattanza. Peppe ci apre le porte della foresteria, un enorme ambiente che sovrasta le stanze dove si lavorava il tonno, che normalmente sono chiuse al pubblico. Si tratta di uno spazio splendido, con vista sul resto della tonnara e sul porto di Favignana, totalmente ristrutturato e gestito dalla Regione siciliana, ma che al momento non solo è chiuso ai visitatori, ma non è destinato ad alcun uso. Uno dei tanti sprechi inspiegabili cui si assiste dalle nostre parti. Ceniamo tutti insieme in un ristorante. L’ammiraglio consulta le previsioni, domani non si parte, troppi nodi.
Martedì 31 luglio: Favignana
Di mattina Luca, Francesco e l’ammiraglio hanno issato la randa di Maribelle e predisposto i pannelli fotovoltaici e le batterie per i rilievi sui dati produzione di energia. I dati di partenza davano 8.2 volt della batteria Pb tradizionale da 75 ampere, 12 volt con un timing di due ore di esposizione non ottimale; facendo lavorare la sola mura di sinistra con effetto di rifrazione, si è rilevato un primo dato di produzione a T1 a 12.0 volt. Il dato rilevato non è eccezionale ma significativo per i diversi fattori non ottimali di esposizione. L’ultimo rilevamento è stato fatto verso le 19 e ha dimostrato che la randa funziona perfettamente dal punto di vista energetico. Nel pomeriggio abbiamo comprato pentole e padelle per improntare la prima spaghettata a bordo del Bad, ma dopo una granita la presidente ci ha ancora una volta aperto la terrazza di casa sua, al cui silenzio e fresco non abbiamo saputo dire di no. Durante la cena, consultando l’ultimo bollettino meteo dai suoi siti fidati l’ammiraglio ha deciso: è ora di lasciare Favignana, le condizioni ce lo consentono, a mezzanotte si mollano gli ormeggi. E così è stato, dopo cena siam tornati in barca, abbiamo riordinato ogni cosa e predisposto tutto per la partenza. Liberiamo la randa del Bad dai pannelli per poter armare i terzaroli al buio, non senza difficoltà. Sono le 24 passate e l’ammiraglio salpa dal porto di Favignana, decidendo di tenere Maribelle al traino al momento. Non appena ci siam staccati dalla banchina, Siamo in emergenza, Francesco ordina di buttare l’ancora e così finiamo di scarrocciare verso la secca e la tonnara. Con la chiglia sfioriamo il fondo sabbioso, lo sentiamo perché la barca smette per pochi istanti di oscillare sulle onde. A questo punto siamo fermi e possiamo cominciare le operazioni per ripristinare il governo con il timone. Dopo tre ore di lavoro e di sacramenti, riusciamo ad agganciare ai due winch di poppa le cime, che ci permettono di dare direzione al timone. Per fortuna l’ammiraglio e Francesco coordinano con precisione e puntualità tutte le operazioni. A questo punto andiamo leggermente avanti, ci avviciniamo all’ancora, la issiamo e ci posizioniamo in zona di sicurezza all’interno del porto. A questo punto tutto ci dedichiamo a rimettere la catena del timone in posizione: a causa della grave dimenticanza in fase di allestimento del posizionamento dei due fermo corsa dei frenelli, la catena del timone in manovra andava ben oltre il suo fine corsa; la cremagliera, non trovando più maglie, faceva deragliare la catena rendendo così ingovernabile l’imbarcazione. Nei successivi tentativi di riprendere direzionalità agendo sulla ruota del timone, la cremagliera ha distrutto l’ultima maglia di ritenzione spezzando definitivamente la catena. L’ammiraglio e Francesco sono intervenuti direttamente sui due volani del comando timone ed attraverso due cime rimandate ai winch hanno ripreso il governo dell’imbarcazione e, con grandissima difficoltà, si son posti in condizioni di sicurezza e di controllo per ripristinare con soluzioni di fortuna il collegamento tra cavi e catena con uno stroppo in spectra. Hanno quindi riposizionato la catena sulla cremagliera.
Sono quasi le 3.40 e si decide di fare due turni di guardia fino al mattino, l’ammiraglio resta sempre sveglio e vigile. Al mattino ritorniamo ad ormeggiare.
Mercoledì 1 agosto – Favignana
Sembra la maledizione della maga Circe, ci è impossibile lasciare quest’isola. Al mattino l’ammiraglio Leuzzi ci lascia, altri impegni lo attendono. Il suo carisma, la sua delicata determinazione e il suo savoir faire ci hanno insegnato molto, i suoi racconti e la sua saggezza ci hanno accompagnato in questi giorni. Tutta la giornata trascorre, neanche a dirlo, a tentare di sistemare la timoneria: a Favignana non c’è assistenza che faccia al caso nostro, dobbiamo partire per Mazara del Vallo, dove la sezione della LNI ci ha già promesso appoggio e tutto quello di cui abbiamo bisogno. Sistemiamo il tutto per poter navigare in sicurezza, senza correre altri rischi, i nostri nervi sono già stati messi a dura prova. Trascorriamo ancora una notte su quest’isola, in un porto le cui acque sono agitate quasi quanto quelle del mare aperto. Siamo in quattro, mangiamo una pizza svogliatamente, vogliamo che sia il sigillo finale da apporre a questa tappa. La parte migliore del viaggio è il viaggio stesso, mai l’approdo, la meta.
Giovedì 2 agosto: III tappa Favignana – Mazara del Vallo
Al mattino ci raggiunge Edoardo Zanforlin, velista della LNI e amico di Francesco, che, insieme alla sua fidanzata e a un amico spagnolo, ha deciso di condurre il Bad fino a Mazara del Vallo. Edoardo ci porta anche la barra di sicurezza del timone, a questo punto la prudenza è d’obbligo. Verso mezzogiorno molliamo gli ormeggi. La navigazione è finalmente tranquilla, tutto fila liscio. Sul Bad siamo in sei, su Maribelle al comando Francesco e a turno un’altra persona. Maribelle va che è una meraviglia, dal Bad spesso la si perde di vista tanto è veloce. Arriviamo a Mazara verso le 19.30. Il presidente Giovanni Rocca e i soci ci accolgono calorosamente. Tutti si alternano sulla banchina ad ammirare la “stranezza” di Maribelle e per cena organizzano una grigliata di salsiccia accompagnata da sfincione e buon vino. La sede ci offre ogni confort e noi siam contenti e soddisfatti di aver ripreso il viaggio ed esser arrivati qui. Sogniamo già di vedere il Satiro danzante.
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