Decarbonizzare con le startup benefit, 5 casi internazionali

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Nel 2019, a margine della Cop25  di Madrid, 500 B Corp tra le 3000 all’epoca esistenti, sottoscrissero un impegno più specifico rispetto alla decarbonizzazione,  il ‘Net Zero 2030‘. “Stiamo affrontando un’emergenza globale che minaccia la nostra unica casa e tutti i nostri figli. – disse all’epoca Kim Coupounas, B Lab Global Ambassador, co-chair of B Corp Global Climate Task Force, co-leader of B Corp Climate Collective. – È il momento che i leader si mettano alla guida. Come fonte e causa della stragrande maggioranza dei gas a effetto serra del pianeta, il settore delle imprese è l’unico responsabile della crisi climatica e quindi ha la responsabilità di porsi alla guida nell’eliminazione delle emissioni e nella riduzione del carbonio il più rapidamente possibile. Come evidenziato dagli impegni di Net Zero 2030 presi alla COP25 questa settimana, le B Corp riconoscono il loro potere come imprese individuali, e come forza collettiva, di agire. Insieme, queste imprese possono avere un impatto positivo sulle comunità vulnerabili sia oggi che per le generazioni a venire, e così facendo cambiano letteralmente il corso della storia”. In questi due anni da allora, le B Corp hanno continuato a lavorare su questo tema, oggi sono circa 900 le società benefit che hanno sottoscritto pubblicamente il Net Zero 2030 che, come ribadisce B Corp Climate Collective, è un network di advocacy sul tema del cambiamento climatico aperto a tutte le aziende (in totale sono circa 1300), ed anche uno strumento per aiutare tutte le aziende a raggiungere gli obiettivi di neutralità carbonica. Un’azienda che sottoscrive il documento, firma una dichiarazione di emergenza climatica, si attiva per la creazione di un piano con passi a breve e lungo termine per perseguire questi obiettivi e da conto trasparentemente dei progressi compiuti almeno annualmente, con la pubblicazione di un report. L’ultima versione del manifesto, aggiornata nel febbraio 2021, include un impegno a ridurre le emissioni dove possibile e a usare compensazioni verificate, enfatizzando i progetti di rimozione del carbonio, per bilanciare le emissioni che non possono essere eliminate. [infografica id=”108408″ class=”attachment-full infoImg infoImg-contain-width infoImg-contain-width-transform hide” alt=”impianto fotovoltaico” ] Fare leva su tecnologie e know-how è certamente fondamentale per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione. Perciò a fronte di un impegno verso l’ambiente generalizzato per tutte le società benefit e B Corp, vi è una selezione di esse (che non sono tutte del settore energia) che ne ha fatto il proprio core business, sviluppando tecnologie e competenze per assistere il mercato costituito da aziende (le maggiori produttrici di CO2) e privati a ridurre drasticamente la propria carbon footprint e procedere celermente verso la neutralità climatica. Ecco 5 esempi di aziende internazionali che hanno sviluppato un modello di business a impatto positivo rivolto alla decarbonizzazione che spesso, come si noterà, integrano nel proprio concept di servizio il tema dell’inclusione. D’altro canto è la stessa Agenda 2030 che ce lo ricorda, al Goal 7 : assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni.  

save NRG (Milano)

save NRG ha recentemente annunciato di aver cambiato lo Statuto in società benefit e di essere in dirittura di arrivo per la certificazione B Corp. La società è nata alcuni anni fa come operatore energetico della green economy, con la missione di sostenere e rendere accessibile, a privati e aziende, anche attraverso strumenti finanziari, la transizione energetica. Per save NRG la vera sfida di oggi, come azienda del settore energetico, consiste nel saper progettare e programmare insieme ai propri clienti un futuro green, un’economia decarbonizzata, facendo leva sia sulle soluzioni tecnologiche più innovative, sia sugli strumenti di inclusione finanziaria che rendono concretamente accessibile su larga scala la transizione energetica (ad es. il superbonus 110%).  La società, insiema alla sua partecipata greenApes (a sua volta B Corp e piattaforma gamificata di engagement sulal sostenibilità) ha creato un programma di soluzioni per la riduzione dell’impatto ambientale, il Climate For Future, che include  la verifica degli inventari GHG, il progetto #JoinAct per il controllo delle green practice, e Planet Hub, l’applicazione dedicata agli Energy Manager che vogliono raggiungere gli obiettivi di riduzione della CO2 grazie alle soluzioni di energy saving implementate.

Carbon Analytics (Londra)

Carbon Analytics parte dall’idea che sia necessario aiutare con strumenti adeguati le imprese a fare la transizione eenergetica,  che sia necessario eliminare le barriere alla gestione dell’impatto ambientale. Tempo, conoscenza e capitale sono le maggiori barriere all’azione, così Carbon Analytics ha sviluppato una piattaforma automatizzata, facile da usare e conveniente per non solo misurare, ma anche ridurre l’impatto di carbonio, acqua ed energia, dando la possibilità anche alle aziende più piccole di agire. Carbon Analytics permette anche alle aziende più piccole di agire e capire l’impatto che hanno sull’ambiente, perchè offre uno strumento che prima misura l’impatto e poi di agire. Solo nel Regno Unito le piccole e medie imprese rappresentano il 99% del numero di aziende registrate, generano quasi il 50% del fatturato nazionale e impiegano oltre il 40% dei lavoratori del paese. Queste imprese hanno un ruolo enorme da svolgere nella creazione di un mondo più pulito, più giusto e più verde e Carbon Analytics cerca di renderlo possibile attraverso la trasparenza, la conoscenza e la responsabilità condivisa.

Kinetic Communities Consulting (New York)

Kinetic Communities Consulting si definisce una Minority & Women Benefit Corporation di New York che lavora con i servizi pubblici, le agenzie governative, i costruttori edili per implementare trasformazioni strategiche del mercato dell’equità energetica per diverse comunità di New York. Si occupa in sostanza, di inclusione nella transizione energetica, a favore delle minoranze del territorio locale, dove mette a disposizione le proprie competenze e la propria consulenza per espandere l’integrazione dei prodotti di efficienza energetica nelle comunità che ne hanno più bisogno, educare i costruttori edili sull’uso dell’efficienza energetica come strumento per salvaguardare gli alloggi ed elevare le opportunità delle comunità newyorkesi minoritarie di non rimanere escluse dalla transizione energetica. Fornisce servizi di: consulenza sull’efficienza energetica, ingaggio delle comunità, project management, pianificazione strategica, ricerche, data analytics, incentivi finanziari, ingaggio fornitori.  

WeNow (Parigi)

WeNow è una startup francese greentech e B Corp certificate che permette di ridurre l’impatto dei  viaggi sul clima, grazie a una soluzione plug-and-play accelera la transizione low carbon delle aziende basandosi su una semplice metodologia: misurare, ridurre e neutralizzare le emissioni di CO2. È anche l’unica soluzione francese raccomandata dall’ONU. Come? Grazie a una soluzione connessa che permette a chiunque di agire sulle emissioni di CO2 delle auto. E di cambiare il comportamento degli automobilisti verso la mobilità sostenibile. La società ha recentemente annunciato la nascita della sua piattaforma gamificata di ‘impegno climatico’  EngageNow (simile alla piattaforma greeenApes di save NRG), che utilizza il gioco come principale strumento di motivazione degli tuenti per realizzare azioni concrete a favore del clima attraverso il gioco. Ogni utente sarà premiato per l’adozione di gesti sobri e potrà contribuire alla neutralità globale del carbonio investendo nello sviluppo di progetti certificati di sequestro delle emissioni di CO2.  

ClimateCare (Oxford, UK)

ClimateCare è una B Corp, non giovane come azienda (nata nel 2017) ma benefit dal 2015, che ha fatto della decarbonizzazione delle imprese la sua missione. Alle aziende dice infatti ‘Trasforma le tue responsabilità climatiche in opportunità di business” che è anche questo un messaggio di inclusione, perchè per molte aziende la transizione verso modelli energetici più green non è sempre facile. ClimateCare aiuta le organizzazioni ad assumersi la responsabilità del loro impatto sul clima finanziando, sviluppando e gestendo progetti di riduzione del carbonio in tutto il mondo. Con sede a Oxford e Nairobi, ClimateCare ha contribuito a creare il mercato volontario del carbonio e ha aperto la strada al finanziamento del carbonio per progetti di sviluppo della comunità. Alcuni dei più grandi programmi di compensazione del carbonio nel mondo sono realizzati da ClimateCare. Tra le B Corp, ClimateCare è riconosciuta come un’azienda che stabilisce gli standard più elevati, ha un punteggio molto alto nello strumento di valutazione d’impatto BIA,  arriva a 143 (su scale che ha minimo 80, max 200). I valori e l’integrità sono al centro di tutto ciò che fa,  sostenuti da forti credenziali ambientali, un focus commerciale sulla gestione del rischio e un record di risultati eccezionali per i clienti. Un punto di riferimento tra le B Corp che si occupano di decarbonizzazione, che non potevamo non citare, anche se non è un a startup. Il suo approccio denominato Climate+Care mette l’azione per il clima al centro di un approccio integrato nella realizzazione degli Obiettivi Globali delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile, così da ottenere parallelamente risultati migliori per le persone, per il pianeta e per la natura.         Photo by Vlad Tchompalov on Unsplash

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