Vi ricordate quando avete mandato una cartolina l’ultima volta? A chi l’avete mandata? Da dove? Probabilmente in molti non hanno memoria dell’ultima volta che hanno comprato una cartolina illustrata con il relativo francobollo e spedita a qualche amico o parente. Le cartoline, come accaduto per molte delle cose un tempo cartacee, sono state sostituite da messaggi multimediali e foto pubblicate sui social, tanto che non sono pochi gli utenti che oggi rendono pubblici tutti gli eventi delle loro vite private, in pratica una sorta di album di famiglia che però è disponibile a tutti sui social network con forti impennate nei periodi di vacanza. Eppure a guardare i numeri le cartoline sono ancora piuttosto popolari, secondo Poste Italiane infatti nel 2017 sono state spedite dall’Italia 42,8 milioni di cartoline turistiche con un incremento del 7% rispetto all’anno precedente quando furono 40milioni a fronte di un flusso turistico di 112 milioni di persone nell’anno di cui il 49% dall’estero secondo quando rileva Enit. Dati questi che hanno fatto accendere la lampadina dell’idea a due imprenditori toscani: Andrea Gambini e Geni Bigliazzi che hanno creato una startup che si chiama Emotion e che ha sede presso il Polo Tecnologico di Navacchio e un servizio che si chiama Pem, che sta per pick the emotion, che unisce il tradizionale concetto della cartolina turistica a quello dell’immagine digitale. “Ciò che abbiamo fatto – spiega a Startupbusiness Andrea Gambini che è co-fondatore e responsabile delle attività commerciali – è consentire a chiunque di scattare una foto e di inviarla in formato cartaceo, proprio come se fosse una cartolina, a un qualsiasi indirizzo nel mondo. È sufficiente scaricare la nostra app, registrarsi e inserire l’immagine, l’indirizzo del destinatario e inviare il tutto a noi che ci occupiamo della stampa e della spedizione”. Oggi è possibile usare il servizio acquistando appositi voucher presso gli esercenti che hanno sede nelle località turistiche, presso alcuni hotel, villaggi turistici ma presto, anticipa Gambini, sarà possibile anche acquistare direttamente online, memorizzare gli indirizzi di destinazione per mandare più cartoline al medesimo destinatario se lo si desidera, oppure la medesima cartolina a più destinatari e la società sta anche pensando di introdurre funzionalità di realtà aumentata. Da aprile del 2017, da quando la app è disponibile su entrambe le piattaforme più diffuse per i dispositivi mobili, alla fine di agosto 2018 sono state spedite oltre tremila cartoline, di cui oltre il 20% verso indirizzi internazionali, e la società ha chiuso accordi commerciali con oltre venti partner tra cui B&b, alberghi, noleggio camper, case vinicole, tour operator, agenzie di viaggio, Comuni, reti di negozi di souvenir e siti web che vendono pacchetti turistici. “Tutti gli esercizi – aggiunge Gambini – che rivendono i voucher delle cartoline possono anche per esempio decidere di regalarli ai loro clienti e inserire nella cartolina un messaggio promozionale che poi viene automaticamente stampato, in tal modo danno ai loro clienti un servizio in più e utilizzano il sistema come veicolo promozionale delle loro attività”. C’è però dell’altro. Se il settore turistico è quello preferenziale per questo tipo di servizio i due fondatori stanno già pensando anche ad altre applicazioni come confida il co-fondatore: “stiamo per esempio pensando a un utilizzo nel contesto di fiere e manifestazioni di business dove il nostro sistema opportunamente personalizzato può diventare una sorta di biglietto da visita di nuova generazione, uno strumento che in contesti dove si incontrano tante persone in poche ore può essere utilizzato come efficace veicolo per migliorare il valore del contatto e il follow-up, e poi pensiamo anche ad altre applicazioni come per esempio matrimoni e viaggi di nozze e in generale le cerimonie e ancora gli eventi sportivi, insomma le applicazioni possibili sono tantissime, stiamo lavorando per fare conoscere la nostra piattaforma e i suoi utilizzi, per migliorarne le caratteristiche e le funzionalità, per espanderci sul mercato nazionale e poi pensare a quello internazionale e lo stiamo facendo con il supporto del Polo Tecnologico di Navacchio e, fino a ora, con risorse finanziarie dirette ma non è escluso che molto presto potremmo anche pensare di raccogliere fondi da investitori esterni o fare una campagna di crowdfunding”, conclude Gambini.
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