“Nella selezione delle startup e scaleup su cui andremo a investire con Azimut attraverso il fondo valuteremo attentamente sia il valore aggiunto del team dei fondatori, dal punto di vista tecnologico oppure commerciale in base alla componente preponderante, sia la proprietà intellettuale della soluzione software. La strategia di investimento di Azimut Digitech Fund riguarderà investimenti di minoranza in strumenti partecipativi (equity o quasi-equity) o qualsiasi forma di debito convertibile (es: convertible note americane o note SAFE) emessi da startup e PMI B2B software principalmente italiane attive nei settori ICT – Internet of Things (IoT)/Industry 4.0, Artificial Intelligence (AI), Blockchain e Cyber Security”, così dice a Startupbusiness Fabio Nalucci, CEO e fondatore di Gellify Group annunciando la nascita del nuovo fondo di investimento creato dalla collaborazione tra Gellify e Azimut e denominato appunto Azimut Digitech Fund. Con questa operazione Azimut rafforza la sua presenza nel venture capital e amplia l’offerta dedicata agli investimenti alternativi lanciando il fondo Azimut Digitech Fund dedicato all’investimento in startup software business-to-business (B2B). Il nuovo prodotto di investimento è che è appunto realizzato in partnership con Gellify Group, intende dare forza al concetto di venture capital focalizzato sulle soluzioni tecnologiche per le imprese. Azimut Digitech Fund è un fondo alternativo di tipo chiuso riservato a investitori professionali e Hnw (High net worth individual) con un elevato patrimonio, ha una durata di 7 anni e un obiettivo di raccolta di 50 milioni di euro. Il fondo è istituito e gestito da Azimut Libera Impresa SGR e, per l’attività di supporto nello scouting, nel monitoraggio e nelle fasi di negoziazione degli investimenti, si avvale della consulenza esclusiva dei fondatori di Gellify Group, Fabio Nalucci, Michele Giordani, Gianluigi Martina e della loro ampia conoscenza del settore di riferimento con un passato di exit nell’ambito del software B2B. Azimut Digitech Fund investe in strumenti finanziari emessi principalmente da startup e PMI innovative italiane che sviluppano Software-as-a-Service (SaaS) spesso a canoni ricorrenti, attive prevalentemente in quattro diversi verticali tecnologici che rappresentano l’attuale frontiera tecnologica dell’innovazione e i maggiori trend di investimento futuri: Intelligenza Artificiale (Machine Learning, Deep Learning, Cognitive); Internet of Things e Industria 4.0 (4th Industrial Revolution, Industrial IoT, Digital Factory, Smart Manufacturing); Cybersecurity e Blockchain (firma elettronica avanzata, Smart Contracts, Distributed Ledger). Il capitale sarà investito equilibrando il rischio e la remunerazione ed il portafoglio verrà ripartito tra startup in diverse fasi di crescita: dalle prime fasi, al market ready e alle scaleup. Il venture capital B2B è un segmento molto resiliente grazie al fatto che la valutazione delle startup è basata sul reale valore della tecnologia e sull’effettiva efficacia del prodotto, che si riflette sulla redditività della startup e che si basa su contratti a lungo termine con entrate ricorrenti. Il fondo Azimut Digitech Fund va ad arricchire la gamma di offerta del Gruppo in strumenti alternativi specializzati nei diversi segmenti dei private market che oggi conta 12 fondi e masse in gestione per oltre 1,2 miliardi di euro. Pietro Giuliani, Presidente di Azimut Holding, commenta in una nota: “Ancora una volta siamo precursori negli investimenti in economia reale e grazie alla collaborazione con Gellify Group presentiamo un prodotto assolutamente innovativo ed unico sul mercato, che rappresenta per i nostri clienti un’ulteriore opportunità di diversificazione e di rendimento del proprio portafoglio nel medio-lungo periodo con impatti diretti e tangibili sulle startup e sulle aziende in cui andrà ad investire. In linea con l’obiettivo di contribuire ad alimentare quel circolo virtuoso tra risparmio privato e imprese oggi più che mai indispensabile per il rilancio dell’economia del Paese”. Photo by ThisisEngineering RAEng on Unsplash
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