Era il gennaio di quest’anno quando D-Orbit, la spacetech italiana specializzata in soluzioni di logistica spaziale, annunciò di avere un accordo con la SPAC Breeze Holding per puntare alla quotazione al Nasdaq . Oggi, a seguito del mutare delle condizioni generali dei mercati finanziari che hanno colpito in particolare modo proprio le SPAC le due società, D-Orbit e Breeze Holding, fanno sapere di avere cambiato strategia e di avere interrotto l’accordo in essere perché non più efficace dal punto di vista finanziario. Il comunicato di annuncio congiunto è stato diffuso il 12 agosto 2022 (qui la versione in inglese ) e Startupbusiness ha approfondito parlando con Renato Panesi, co-fondatore e chief commercial officer di D-Orbit : “Si è trattato di una decisione attentamente ponderata – dice – che come risultato ha avuto quello di bilanciare tutti gli aspetti e mettere, naturalmente, al primo posto l’interesse dell’azienda e dei suoi investitori. È cosa nota che le condizioni generali dei mercati sono cambiate tantissimo ed è perciò che abbiamo deciso di modificare la strategia, di interrompere l’accordo di fusione con Breeze Holding perché non più efficace né per noi, né per loro né per gli investitori e di procedere con l’avvio di un nuovo round di investimento privato”. Naturalmente il progetto di quotazione non è abbandonato per sempre ma al momento la spacetech ha deciso di modificare la sua strategia, poi successivamente non è escluso che si possa considerare la possibilità di accordarsi con una nuova SPAC o di procedere con una IPO classica. “Siamo nella posizione di potere scegliere la migliore strategia possibile alla luce delle attuali condizioni – aggiunge Panesi – ciò perché abbiamo cassa e il business sta andando molto bene: abbiamo confermato tutti i lanci previsti per il 2023, le missioni restanti del 2022 sono già tutte piene e così anche le prime del prossimo anno, il programma di business è confermato su tutta la linea”. I numeri confermano la crescita di D-Orbit che nel 2021 ha fatturato circa 3,5 milioni di euro e che si appresta a chiudere il 2022 con circa 20 milioni di euro registrando così una crescita esponenziale. La società da oggi lavoro a 215 persone e prevede di assumerne altre 15 entro la fine dell’anno. “Abbiamo imparato molto con l’esperienza della SPAC, di certo speravamo che le condizioni di mercato non cambiassero così come è successo ma non ritengo che sia stato tempo o energia sprecati, ciò che però dobbiamo fare è l’interesse dell’azienda e in questo momento ciò si realizza con l’apertura di un round di investimento privato che lanceremo a brevissimo ora che non abbiamo più il vincolo con Breeze Holding”, spiega il co-fondatore. Stando ai numeri attorno ai quali si sarebbe dovuta sviluppare l’operazione SPAC è prevedibile che il round privato che D-Orbit ha in programma di realizzare avrà un obiettivo di circa 100 milioni di euro e tempi di sviluppo e chiusura compresi tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023.
© RIPRODUZIONE RISERVATA