D-Orbit, in orbita con SpaceX le missioni numero 15 e 16

Sono decollate il 14 gennaio 2025 Endless Sky e Ascend, la quindicesima e la sedicesima missione commerciale del veicolo di trasferimento orbitale (OTV), ION Satellite Carrier (ION) della scaleup spacetech italiana D-Orbit.

I due OTV sono stati lanciati in orbita in occasione della missione Transporter-12 di SpaceX, partita dallo Space Launch Complex 4 (SLC-4E) della base spaziale di Vandenberg in California. Un ora e sette minuti dopo il decollo, il primo veicolo, ION SCV Amazing Antonius, è stato rilasciato in un’orbita elio-sincrona di 510 km, seguito dal secondo veicolo, ION SCV Eminent Emmanuel, quattro minuti dopo.

“Con il lancio delle missioni Endless Sky e Ascend, siamo orgogliosi di rafforzare la crescente fiducia che i nostri clienti ripongono in D-Orbit – dice in una nota Renato Panesi, co-fondatore e chief commercial officer di D-Orbit – Queste missioni dimostrano ulteriormente la versatilità e l’affidabilità del nostro ION Satellite Carrier, e siamo entusiasti di gettare le basi per soluzioni ancora più innovative nei prossimi anni”.

ION Satellite Carrier è un veicolo spaziale versatile in grado di trasportare e rilasciare satelliti in slot orbitali distinti. Può anche ospitare payload di terze parti, tra cui tecnologie innovative, esperimenti di ricerca e strumenti che richiedono test in orbita. Inoltre, ION può supportare funzioni di edge computing e space-cloud services, fornendo agli operatori satellitari capacità avanzate di archiviazione e di calcolo in orbita.

Il team di controllo della missione di D-Orbit sta ora conducendo ora le attività della fase di lancio e prima messa in orbita (LEOP), preparando il terreno per la prossima fase operativa. 

I due ION ospitano a bordo diversi satelliti e payload: PoSAT-2, un CubeSat 3U sviluppato da LusoSpace, primo satellite della costellazione di 12 satelliti di LusoSpace, PoSAT-2 mira a rivoluzionare la connettività marittima con una larghezza di banda significativamente maggiore rispetto alle attuali applicazioni AIS (Automatic Identification System), una maggiore integrità dei dati e progressi nel campo della  comunicazione marittima e della sicurezza; LOGSATS-2, sviluppato da EOS Orbit, è il primo CubeSat 3U della Tailandia a raggiungere lo spazio. Il satellite è dotato di un servizio LoRa Gateway per la comunicazione IoT basato nello spazio e di un ricevitore ADS-B per il monitoraggio avanzato dell’aviazione. LOGSATS-2 è inoltre dotato di una telecamera ad alta risoluzione per l’osservazione della Terra e di una Software-Defined Radio (SDR) per comunicazioni adattabili; K2 Space Component Missiondi K2 Space ha l’obiettivo di validare in orbita i componenti del bus progettati internamente da K2 Space che supporteranno le capacità innovative della piattaforma satellitare K2 Satellite. Questi componenti includono un computer di bordo, un motor controller e una reaction wheel; Hitchhiker 1 è la prima missione di SpaceLocker operatore francese di missioni condivise specializzato nell’hosting semplificato di payload. La sua tecnologia di container e interfaccia rappresenta una soluzione unica per semplificare l’integrazione e l’operatività dei payload. Trasportando un container ospitato sul ponte di ION, Hitchhiker 1 offre un accesso semplificato e più rapido allo spazio per tre utenti provenienti da tutto il mondo, che dimostrano tecnologie innovative in orbita; Mission Impossible: 2 (MI:2), una missione di TRL11. MI:2 comprende 4 telecamere Fovea e SAVER, un potente computer di bordo progettato per fornire video a basso ritardo e in full motion di tutte le operazioni spaziali dinamiche del veicolo; SWIMMR, il programma Space weather innovation, measurement, modelling and risk è un investimento quinquennale di 20 milioni di sterline da parte del Fondo per le priorità strategiche del UK Research and Innovation (UKRI), che migliorerà le capacità del Regno Unito per il monitoraggio e la previsione del tempo spaziale, concentrandosi sulla radiazione spaziale. La missione SWIMMR Core è la seconda missione del progetto SWIMMR S1 “Improved in-situ radiation measurements for space and aviation”, realizzato da Space Physics and Operations Division of the Science and Technology Facilities Council (STFC) RAL Space. La missione consisterà in un monitor di radiazioni HardPix sviluppato dalla Czech Technical University, integrato su ION Satellite Carrier per fornire dati sulle radiazioni al Met office space weather operations centre, da altitudini comprese tra 330 km e 1200 km; DATA DOT, di SpaceDOTS, è la prima unità di raccolta di dati ambientali spaziali che raccoglie dati critici sugli eventi ambientali che influenzano direttamente la progettazione di veicoli spaziali, i costi, le operazioni e, in ultima analisi, il successo della missione. La comprensione di questi ambienti dinamici è fondamentale per progettare missioni più intelligenti, sicure ed economicamente efficienti; AlbaPod 6P, un deployer per satelliti PocketQube di Alba Orbital Ltd, funge da deployer per i satelliti PocketQube 6P. I PocketQube, che tipicamente hanno una forma cubica con lati di 5 cm e una massa massima di 250 grammi, sfruttano componenti commerciali off-the-shelf per l’elettronica. AlbaPod 6P mira a fornire una piattaforma di rilascio affidabile per questi piccoli satelliti, migliorando la portata di ciò che può essere realizzato con risorse spaziali su piccola scala. Il deployer ospiterà una serie di PocketQubes, ciascuno con propri obiettivi di ricerca; AI-eXpress (AIX), un progetto di Planetek con la collaborazione di D-Orbit e AIKO, è cofinanziato dal programma  Philab Incubed dell’Agenzia Spaziale Europea ESA che utilizza tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale e la blockchain nello spazio per migliorare le capacità dei satelliti in termini di reattività e consegna di informazioni a bassa latenza. AIX fornisce un ecosistema ibrido edge/cloud su una piattaforma in orbita terrestre bassa (LEO) dotata di payload per l’osservazione della Terra, CubeSat rilasciabili in orbita e un framework software che gestisce i sensori e le risorse di bordo. La prima missione, lanciata oggi e denominata AI-eXpress 1 Precursor (AIX-1p), è progettata per testare e convalidare gli elementi fondamentali dei servizi software (elaborazione ed esecuzione dei dati) direttamente nello spazio. Queste funzionalità costituiscono la spina dorsale del modello “satellite-as-a-service”. AIX-1p è il primo passo verso la creazione di un “App Store” spaziale, che offre un modo più semplice e innovativo di accedere alle risorse spaziali.

Su una porta aggiuntiva della missione Transporter-12, D-Orbit ha lanciato anche quattro satelliti di Plan-S Satellite and Space Technologies (Connecta IOT-5,-6,-7,-8), due di Spire (Lemur 2 Star Fox e Lemur 2 Arianna), due di FOSSA Systems (FO018 e FO019) e uno di Almagest Space (Elevation-1). Inoltre, la missione comprende quattro quadpack ISISPACE (che trasportano satelliti di clienti ISISPACE).

I due ION ospitano a bordo anche altri satelliti e payload provenienti da clienti non divulgati.

D-Orbit ha lanciato il suo primo ION nel settembre 2020. Con questo lancio, l’azienda ha trasportato nello spazio quasi 180 payload complessivamente.

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