Next Generation Cloud Pioneers è il programma di Cubbit , il provider di cloud storage distribuito che vede le aziende adottare le nuove tecnologie cloud fornite dalla startup per far nascere la prima rete privata di cloud storage distribuito in Europa. Si tratta di una soluzione tecnologica dedicata al settore B2B che consentirà l’archiviazione e la condivisione di dati in modo sicuro, garantendo sovranità del dato, privacy e rispetto dell’ambiente.
Le aziende aderenti al programma possono essere considerate a tutti gli effetti pioniere nell’utilizzo di questo nuovo modello di cloud che sta emergendo e che è destinato a cambiare il modo in cui salveremo i nostri dati in futuro. Ciascuna di esse ha sottoscritto un pacchetto di adesione, che consente di ottenere molteplici prodotti di cloud storage che saranno rilasciati sulla rete distribuita: il primo è un servizio di file Sync&Share che Cubbit ha già in commercio nella sua versione B2C e che garantisce massima sicurezza nel salvataggio e condivisione delle informazioni. Ciò avviene non solo grazie a algoritmi di cifratura zero knowledge, ma anche a ulteriori misure: la frammentazione e la distribuzione di ogni dato salvato. Ciò aumenta talmente la sicurezza che nemmeno Cubbit, che agisce da cloud provider, può accedere ai contenuti archiviati dai propri utenti. Il secondo prodotto è un Cloud Object Storage S3 Compatible, tecnologia cloud altamente scalabile e sempre più utilizzata dai dipartimenti IT. Infine, sarà disponibile l’integrazione con numerosi servizi di backup. In questo modo le aziende potranno, per la prima volta, affiancare i servizi di cloud centralizzato tradizionale con una soluzione di cloud distribuito, all’avanguardia relativamente a privacy, sicurezza, sovranità del dato e rispetto dell’ambiente. Con Next Generation Cloud si apre l’era del cloud distribuito in Italia, grazie appunto al supporto di aziende pioniere che si sono unite al programma sostenendo la crescita di questa tecnologia anche attraverso sessioni dedicate di co-design tecnologico, che si svolgeranno nel corso del 2022. L’obiettivo è, infatti, non solo quello di utilizzare i servizi Cubbit, ma anche di definire i molteplici campi applicativi di questa nuova tecnologia abilitante, per poi poterne aumentare le applicazioni sia per le aziende che fanno già parte del progetto, sia per le aziende che vi aderiranno in futuro. Le cinquanta realtà operano in svariati settori, dimostrando l’applicabilità della soluzione a qualsiasi tipo di mercato: aerospaziale, servizi, ICT e tecnologia, prodotti industriali, manifattura, automazione, meccanica di precisione, consulenza, cooperative, consorzi, PA, agroalimentare e FMCG (fast moving consumer good). Diverse organizzazioni sono dislocate anche all’estero e prevedono di estendere la rete anche nelle filiali straniere. Alcune delle imprese che con Cubbit stanno dando vita alla prima rete privata di cloud distribuito sono: Advanced Systems, Aeroporto Marconi di Bologna, Amadori, APRIL, 2050+, BC Soft, Blockchain Italia, Bonfiglioli, CNS, Comune di Marcheno, Confindustria Emilia Area Centro, Confirmo, Coopservice, CPR System, Crabiz, CSF Inox Group, Deco Industrie, Dekal Fotoceramiche, Do Different, EHT, EventBoost, Fedabo, Finchimica, Gellify, GMDE, Guglielmo, ICT Group, Imola Informatica, Jacobacci, Keyless, KPI6, La Petroniana, Legacoop Bologna, MA Computer, Marposs, Memori AI, Open Group, Organizzare Italia, Pelliconi, Poggipolini, Quid Automazioni, SCM Group, Security Reviewer, Smeup, TEC Eurolab, Todema, Uania. Ecco come funzionerà la rete distribuita: ciascuna azienda riceverà alcune Cubbit Cell, dispositivi plug&cloud che saranno connessi ai router aziendali o direttamente a casa dei dipendenti. I dispositivi costituiranno così lo Swarm, ossia l’insieme di nodi che permettono di creare la rete distribuita. Ogni impresa sarà pertanto utilizzatrice dei servizi e, al tempo stesso, contribuirà allo sviluppo della rete. Questa forma di architettura distribuita è, inoltre, ecologica: per ogni terabyte immagazzinato su Cubbit sarà risparmiata l’emissione di 40kg di C02 all’anno, l’equivalente di quanto sarebbe prodotto guidando un’auto a benzina per 360 km. “Le realtà aderenti condividono con noi una visione ben precisa: è possibile creare il primo servizio di cloud distribuito europeo dedicato al mondo dei servizi B2B, che metta sovranità del dato, privacy e sostenibilità ambientale al centro – spiega in una nota Stefano Onofri, co-Ceo e co-fondatore di Cubbit – . Desideriamo ringraziare queste aziende, che vanno da grandi imprese a PMI, per la fiducia che hanno riposto nella nostra tecnologia. Siamo entusiasti del grande interesse che la nostra proposta ha suscitato, specialmente nei dipartimenti IT, a dimostrazione di come sia realmente possibile far crescere deep technologies italiane: altre prestigiose realtà si stanno unendo al programma e si uniranno nei prossimi mesi, e per questo abbiamo deciso di proseguire con la nostra campagna di adesione anche nel 2022”. Dal 2020 Cubbit ha distribuito i propri prodotti a oltre cinquemila clienti in oltre 70 Paesi nel mondo e oggi la sua rete distribuita protegge più di 35 milioni di documenti salvati. (Photo by engin akyurt on Unsplash )
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