Vienna, capitale europea delle startup per tre giorni con il Pioneers Festival, evento svoltosi dal 29 al 31 ottobre e di cui Startupbusiness era media partner italiano.
Fabrizio Perrone di Buzzoole, inviato speciale per Startupbusiness, ci racconta com’è andata.
Il Pioneers Festival, svoltosi niente di meno che al palazzo imperiale Hofburg, è stato un vero successo che ha coinvolto oltre 2300 partecipanti! Tantissimi tedeschi e austriaci, ovviamente, ma vista la posizione strategica di Vienna, i partecipanti sono giunti da tutta Europa, Italia compresa.
Anche 3 team italiani in gara nella Startup Challenge: Tanaza, Liquid Web-BrainControl e X&Y Genomics.
Noi di Buzzoole eravamo li grazie a Startupbusiness e abbiamo assisstito a diversi workshop e interventi di altissimo livello tra cui quello di Alexander Osterwalder, autore del business model canvas, che ha spiegato come a parità di prodotto e tecnologia il business model possa fare la differenza; o Matt Mullenweg creatore di WordPress.org, che ha illuminato la platea raccontando la nascita di quella che oggi è la principale piattaforma di blogging al mondo.
Molto interessante anche la testimonianza di Peter Vesterbacka (Angry Birds) che ha raccontato la serie di insuccessi che ha vissuto con il suo team, 51 per la precisione, prima di concepire il gioco che li ha resi famosi in tutto il mondo.
Tante opportunità per le startup presenti: poter interagire con investitori internazionali, dedicarsi alle pr grazie alla presenza di numerosi blogger, fare networking con startupper di tutta Europa. Una occasione anche per chi non era in gara (come noi di Buzzoole) per confrontarsi con persone e meccanismi differenti, entrare in una dimensione nuova. Lavoro e networking durante il giorno, ma anche divertimento e risate (e ulteriore networking) alla sera hanno caratterizzato quello che è stato, a dire di tutti il migliore evento europeo, per startupper.
Ma torniamo alla Startup Challenge, il fulcro attorno al quale anche il Pioneers Festival ruotava.
850 application ricevute, 50 startup selezionate, 8 finalisti e 2 vincitori (di premi materiali).
Nel round finale del mercoledi pomeriggio, gli startupper sul palco principale hanno dovuto rispondere alle insidiose domande di una giuria composta da Dave McClure (500 Startups), Lars Hinrichs (Hack Fwd), Martin Eder (Kapsch TrafficCom), Stefan Glänzer (Passion Capital), e, infine, Adam Cheyer, l’inventore di Siri.
Ha trionfato Poikos che è stata scelta come la vincitrice di un assegno di ben 25.000 euro.
Poikos ha sviluppato una piattaforma, completa di API a disposizione di chiunque, che permette la misurazione del corpo in 3D.
“Stiamo sviluppando una piattaforma per l’erogazione della nostra tecnologia ai partner all’interno del fitness, animazione, salute ed e-commerce, per una serie di incredibili nuove funzionalità in tutti i settori.”
Dietro Poikos, completano il podio Helioz, dispositivo per rendere facilmente potabile l’acqua, e BeamApp, tecnologia di sincronizzazione dati tra diverse piattaforme.
Il premio del pubblico è stato vinto dal team di Klash, startup tedesca ma con 2/5 del team italiani. Klash è un app che rende “social” le scommesse tra amici.
“Avete mai sfidato qualcuno a smettere di fumare, bere più birra, correre una maratona, o a conquistare più ragazze o ragazzi in una notte al bar? L’applicazione per iPhone rende veramente facile sfidare i vostri amici. Basta scegliere un facebook – amico, definire il Klash, e impostare una ricompensa divertente.”
Interessante è stato anche il Clash of The Founders: due team con grosse esperienze alle spalle, US e EU, si sono affrontati nella creazione di un prodotto in sole 24 ore.
Il team US ha creato un tool per permettere alle aziende di disegnare una fantastica sezione di “about us”. Il team EU ha, invece, puntato su Starlight, un strumento per illuminare il proprio smarthphone durante gli eventi che permette alle band di interagire con i propri fan. I vincitori sono stati i componenti del team EU per manifesta superiorità della demo (la demo del team US non ha funzionato).
Complessivamente il Pioneers Festival è stato qualcosa di stupefacente, emozionante: in una città quasi magica, un atmosfera bellissima, vedere startup innovative e giovani da tutta Europa che si incontrano dava un grande senso di libertà e di speranza, in questo periodo dove non si sente altro che parlare di crisi e recessione.
Per noi di Buzzoole è stata un’ occasione di confronto unica per capire se stiamo andando nella giusta direzione. Abbiamo ricevuto molti complimenti e interessamenti per quello che facciamo, quindi direi che a livello personale è stata un esperienza positiva che ci da coraggio e ci spinge ad andare avanti.
http://www.buzzoole.com
http://pioneersfestival.com/
© RIPRODUZIONE RISERVATA