Cresce la rete di cloud distribuito di Cubbit

Cubbit, la scaleup che ha sviluppato la piattaforma di cloud distribuito rende noto di avere avviato un accordo che prevede l’entrata di Granarolo nel suo Next Generation Cloud, la prima rete di cloud storage geodistribuito in Europa dedicata alle aziende. 
Cubbit che è partner di Gaia-X da quindi il benvenuto a Granarolo che con questo accordo si dota della tecnologia di cloud storage geodistribuito che si traduce in un nuovo modello di archiviazione che risponde alle esigenze della società alimentare di gestire grandi quantità di dati e big data in modo sicuro, multipiattaforma e con prestazioni elevate.
Questa nuova tecnologia agevolerà Granarolo nel gestire dati economicogestionali e i dati relativi alla sostenibilità, dal momento che nei prossimi due anni, anche a seguito dell’adozione della normativa europea CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive), sarà necessario avere una misurazione più puntuale di indicatori finora non oggetto di rendicontazione.

Riduzione dell’impatto ambientale

La digitalizzazione avviata da parte della cooperativa Granlatte e della controllata Granarolo ha orientato verso questa scelta innovativa che rappresenta una piccola rivoluzione, volta a immagazzinare e gestire dati in modo snello, diffuso, con una garanzia in termini di sicurezza, grazie a dati cifrati e frammentati, e un risparmio significativo in termini di costi (fino all’80% rispetto ai servizi sul mercato) e sostenibilità, con particolare riferimento a CO2 prodotta (25kg in meno per ogni TB salvato su Cubbit rispetto a cloud tradizionali) e al riciclo di risorse hardware già presenti in azienda. Stiamo sperimentando diverse soluzioni orientate a ridurre il nostro impatto ambientale. Se si pensa che l’impatto mondiale dell’ecosistema ICT si avvicina a 1500 TWh/anno, che impatta per circa il 10% del consumo mondiale di energia (1/3 è attribuibile al storage), si comprende come il cloud storage geodistribuito, per un’azienda grande, internazionalizzata e in crescita come Granarolo,
possa costituire una svolta – commenta in una nota il presidente Gianpiero Calzolari – . Siamo a una fase sperimentale, l’auspicio è di poter estendere la tecnologia anche agli oltre 600 soci della cooperativa presenti in 12 regioni italiane, ecosistema ideale per uno storage distribuito come quello della soluzione Cubbit”.
“Il fatto che un’azienda di primo piano e con un alto livello di internazionalizzazione come Granarolo decida di aderire alla rete di pionieri del Next Generation Cloud ci rende entusiasti. Inoltre, un cloud geodistribuito è per definizione cooperativo, perché ogni membro della rete contribuisce allo sviluppo del servizio. Anche per questo ci siamo trovati in piena sintonia – dichiara Alessandro Cillario, cofondatore e coCEO di Cubbit. “Next Generation Cloud Pioneers è il programma in cui coinvolgiamo aziende che hanno uno spirito pionieristico e vogliono mettersi alla prova con una innovazione emergente come quella del cloud geodistribuito. È un nuovo paradigma di cloud, più economico, sicuro e sostenibile”, aggiunge Stefano Onofri, cofondatore e coCEO di Cubbit.

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