Tutto è iniziato settimane fa – dice a Startupbusiness Carlo Gualandri che è il CEO e fondatore di Soldo, fintech con sede a Londra che seguiamo fino dal suo debutto – era l’inizio del lockdown in Italia, in Gran Bretagna ci saremmo arrivati da lì a poco, ma noi decidemmo di chiudere i nostri uffici perfino prima delle ordinanze ufficiali. A quel punto abbiamo iniziato a pensare che cosa avremmo potuto fare per dare un nostro concreto contributo e siamo partiti con una iniziativa fatta tutta internamente con il Comune di Milano che abbiamo chiamato Soldo per Milano. In pratica abbiamo aperto un account dove chiunque di noi poteva versare dei soldi e poi abbiamo dato le carte di credito agli assistenti sociali per permettere loro di fare la spesa e comprare medicine alle persone in difficoltà, una operazione che abbiamo gestito totalmente internamente sia nella gestione della piattaforma sia nel reperimento dei fondi”. Poi sono scattati i lockdown generali per tutto il Paese e il Governo italiano ha annunciato di avere reso disponibili fondi extra da dare ai Comuni per assistere le persone più fragili e quindi Soldo ha deciso di fare un passo in più e mettere a disposizione delle amministrazioni comunali la sua infrastruttura in modo che potessero utilizzarla per gestire questi soldi in modo preciso, veloce e tracciabile. “Così – continua Gualandri – abbiamo pensato che potevamo fare la medesima cosa fatta a Milano con tutti gli altri Comuni che lo desiderano, con l’unica differenza che ovviamente in questo caso i soldi sono quelli della misura di emergenza prevista dal Governo italiano. In pratica noi offriamo ai Comuni la nostra infrastruttura e il supporto delle nostre persone a titolo gratuito, loro abilitano le carte di credito e le distribuiscono alle persone in necessità le quali le possono usare solo per acquistare i beni di prima necessità perché tutto è tracciato. In questo modo i le amministrazioni comunali possono evitare di dovere ricorrere ad altri strumenti come i buoni cartacei che sono non tracciabili e possono essere oggetto di furto e di mercato nero e non sono costretti a fare accordi specifici con i negozi con il rischio di interferire nella libera concorrenza”. Il progetto si chiama Soldo per il Corona Virus e consente alle amministrazioni comunali appunto ma anche alle RSA la possibilità di gestire al meglio i buoni spesa e gli aiuti alla popolazione, Soldo rende disponibile la propria infrastruttura per fornire e gestire carte di pagamento Mastercard, totalmente personalizzabili e controllabili in tempo reale. Ogni Comune potrà, dopo avere attivato un conto sulla piattaforma Soldo, richiedere e creare le proprie carte in modo autonomo, caricandole con somme personalizzate, in tempo reale e senza costi. Ogni carta potrà essere limitata nell’uso da regole definite e assegnate di volta in volta per consentirne l’utilizzo solo su specifiche categorie di esercenti (come supermercati/food, farmacie, ecc.) liberamente scelti dalle famiglie, con massimali di spesa legati a specifici periodi (giornalieri, settimanali o mensili); ed essere ricaricata, bloccata e sbloccata in tempo reale. Le carte potranno essere etichettate con un testo unico con un numero progressivo, oppure intestate a singoli soggetti o avere altri identificativi (es. codice fiscale, o altro per facile identificazione). “Dal momento della richiesta da parte del Comune noi possiamo essere operativi in un giorno o due, per i Comuni non ci sono costi né sulle transazioni né sul canone della infrastruttura, salvo i cinque euro necessari per la stampa della carta il resto è totalmente gratis”. Soldo sta lanciando l’iniziativa proprio in queste ore ed è quindi pronta a ricevere le richieste dei comuni che lo desiderano, primi interessamenti sono già arrivati oltre che da Milano anche da Ventimiglia, Bergamo, Parma.
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