Corporate venture capital, in Italia incremento del 40%

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In Italia, secondo i dati dell’Osservatorio sul CVC a cura di Assolombarda, InnovUp e Smau, si rileva un incremento del 40,3% tra il 2018 e il 2020 degli investimenti in startup da parte dei fondi di corporate venture capital, ovvero i fondi d’investimento in capitale di rischio che fanno capo alle aziende. E’ questo uno dei dati emersi nel corso  della quarta edizione dell’evento annuale della Community B2B GELLIFY dal titolo “Corporate Entrepreneurship” , svoltasi il 9 e 11 novembre online, a cui hanno partecipato 20 speaker internazionali con solida esperienza nel Corporate Venture Capital e nel Venture Building ed oltre 200 decision makers tra CVC, C-level, Executives e Innovation Manager collegati da tutto il mondo. Main partner dell’edizione appena conclusa Accenture Italia oltre ai partner strategici Studio legale Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners, Kaspersky, Studio di consulenza tributaria Pirola Pennuto Zei & Associati. Dal confronto tra gli speaker che si sono susseguiti nelle tavole rotonde e insieme alla platea virtuale di decision makers collegata, sono emersi spunti e buone pratiche che i vari stakeholder (aziende corporate, PMI, CVC e startup) potranno cogliere per lavorare proficuamente con gli altri attori dell’ecosistema nell’implementazione di una propria strategia di innovazione di medio-lungo periodo. Dal confronto durante le tavole rotonde è emerso che vi è una sostanziale assenza di trend rispetto ai settori a cui i CVC sono più interessati ad investire. Restano in prima linea il digitale (con una crescita di 10 volte superiore dell’intelligenza artificiale e della cybersecurity rispetto al 2013) e il settore della salute e delle scienze della vita. In Medio Oriente si aggiungono come trend in crescita il fintech, la mobilità, l’e-commerce e l’intrattenimento.

Cos’è il CVC

Il CVC è il braccio dell’organizzazione azendale che cerca startup in mercati in cui la corporate potrà lavorare in futuro, un modo per innovare e mantenersi competitiva e crescere. Nel corso delle due giornate dell’evento sono stati discussi finalità, modalità e strategie del corporate venture capital, non vi è una sola ricetta magica perché ogni fondo di questo tipo deve avere anche obiettivi strategici allineati a quelli della casa madre. Tutti d’accordo sul fatto che si debba trattare di investimenti  finanziariamente sostenibili e i risultati devono essere misurabili. Si è anche discusso di quale sia la composizione ideale del team di un CVC: da questo punto di vista punto di vista  è necessario dedicare almeno il 50% del tempo alle unità di business e l’altro 50% del tempo a studiare il mercato e bisogna mantenere un costante allineamento con l’azienda madre e le proprie startup investite. Dal mondo accademico è emerso che il corporate venturing può arrivare a ridurre dalle 3 alle 5 volte i costi dei processi di innovazione e ciò viene appunto a vantaggio anche delle organizzazioni di media grandezza e non solo delle grandi aziende.

CVC e dipendenti: intrapreneurship

La cultura della open innovation nelle aziende corporate passa anche dal coinvolgimento dei dipendenti che può arrivare fino al sostegno all’intrapreneurship: i dipendenti che hanno promosso internamente una startup promettente e su cui l’azienda decide di investire possano entrare nella società con una quota del 10-20%, in modo da poter restare protagonisti del nuovo business che hanno contribuito a creare. Nelle organizzazioni è inoltre importante stabilire una chiara metrica che indica il livello di raggiungimento degli obiettivi dei progetti di innovazione e che riguarda soprattutto il livello di ingaggio dei dipendenti che si riesce a raggiungere.

Corporate venture e startup

Nel fare business con le startup è importante per le aziende corporate definire come primo aspetto in maniera chiara la relazione e il ruolo di entrambe le parti. Un numero sempre maggiore di aziende corporate è disposto a lavorare con le startup e chiede loro di affiancarsi alle proprie unità di business, adattarsi al proprio contesto organizzativo e testarne rapidamente le tecnologie. Se poi si tratta di aziende quotate in borsa preferiscono che i loro investitori le vedano coinvolte in tutte queste attività; questo aspetto si rivela utile anche per la startup nell’ottica di future possibili operazioni.   Photo by Osman Rana on Unsplash    

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