Prendi una città tedesca di medie dimensioni che ha il suo aeroporto e che è già sede di aziende tecnologiche come Airbus ed ESA, prendi una università privata che è alla ricerca di rinnovarsi e quindi di un acquirente, prendi una visione internazionale e orientata allo sviluppo di tecnologie e startup e prendi un imprenditore che ha sviluppato diverse aziende ad alta tecnologia tra cui Acronis attiva nell’ambito della cybersecurity che ad agosto 2024 è stata acquisita dal fondo di investimento EQT e ottieni una perfetta sintesi tra formazione, innovazione, imprenditorialità, ricerca.
L’imprenditore è Serg Bell, singaporeano nato nella fu Unione Sovietica, che nel 2021 ha deciso di rilevare l’università privata con sede a Brema che oggi è diventata Constructor University ed è associata ad attività di supporto allo sviluppo di startup come programmi di incubazione e accelerazione e anche ad attività di investimento in capitale di rischio.
Bell che è ufficialmente fondatore & chairman of the board of Constructor Group, chairman of the board of governors of Constructor University spiega a Startupbusiness la genesi e le ragioni di questo progetto in cui sta investendo guardando al futuro: “Siamo operativi dal 2021 e siamo quindi al terzo ciclo di studi a cui partecipano circa duemila studenti che hanno 121 nazionalità diverse. La scelta di Brema è stata casuale, o meglio, è stata guidata dal fatto che questa realtà era in vendita e quindi noi abbiamo deciso di comprarla, c’era l’opportunità e noi l’abbiamo colta. Io sono un imprenditore di aziende tech e con questo approccio continuo a operare, l’Università è una componente importante della strategia per sviluppare imprese tecnologiche, per formare i talenti, per accedere anche alla relazione con altri atenei. La ricerca è il futuro e non si può fare senza i talenti ed è importante che ricerca e talenti siano in un unico posto, in un campus come quello di Constructor University e dove poi possano anche sviluppare le loro idee e startup”.
Oggi Constructor University è considerata una tra le trenta milgiori al mondo per programmi accademici e PhD, conta una community di alumni che ha oltre ottomila membri di oltre 110 nazionalità, è considerata da Times Higher Education 2024 terza tra le migliori università internazionali, 57esima tra le Università più giovani e prima tra le Università private con sede in Germania.
Studenti, scienziati, docenti e poi imprenditori e investitori sono le figure che insieme danno forza alla community di Constructor University dove si studiano materie come computer science e data science ma anche intelligenza artificiale nano science.
“Il nostro obiettivo e quello di accelerare lo sviluppo della scienza e di farlo con una struttura che a tendere deve diventare finanziariamente sostenibile, in questa fase la continuiamo a finanziare noi ma vogliamo renderla indipendente seppur in una configurazione no-profit, vogliamo agire in modo pragmatico e definire una realtà capace di essere molto efficace nel perseguire gli obiettivi che guardano al futuro”.
Le attività accademiche sono guidate da Oznur Bell che è Constructor knowledge CEO e Constructor University Chancellor la quale afferma: “lavoriamo su diversi progetti, su strumenti basati su intelligenza artificiale a supporto della ricerca e lavoriamo anche con aziende che vogliono fare ricerca con noi, ciò che è fondamentale nella nostra strategia è costruire, consolidare e fare crescere la nostra reputazione”.
Quest’anno si sono iscritti alla Constructor University 750 studenti in più rispetto a quelli dell’anno precedente e questo è un progresso che Oznur Bell giudica estremamente promettente in vista del raggiungimento dell’obiettivo di avere 5mila studenti entro i prossimi 5 anni: “sviluppiamo diverse attività per fare conoscere il nostro ateneo, usiamo naturalmente campagne di promozione digitali ma facciamo leva anche sulla nostra community di alumni e partecipiamo agli academic summit”.
Il costo della retta è formalmente di circa 20mila euro ma ci sono borse di studio che la riducono notevolmente e anche fondi che utilizzano il concetto di brain capital offrendo agli studenti la possibilità di frequentare a costi molto bassi e di iniziare a pagare per i loro studi solo dopo che hanno iniziato a lavorare.
C’è poi appunto il lato imprenditoriale di cui Oznur Bell sottolinea l’importanza: “Il programma di accelerazione fa leva sulle competenze dei nostri docenti, in questo modo possiamo ampliare il valore per tutti ed è per questo che l’accesso alle risorse e ai programmi è aperto anche alle startup che non sono necessariamente nate da studenti della università ma vengono anche da fuori”.
Queste startup sono quelle che hanno dato vita al demo day che si è svolto il 12 settembre 2024 e che ha visto la partecipazione di imprenditori e team provenienti da diversi Paesi: Germania, Romania, Colombia, Italia, Regno Unito, Francia, Svezia, USA, Svizzera, Kazakistan e Uzbekistan. Startup con progetti altamente tecnologici in diversi ambiti: dalla robotica all’education, dall’intelligenza artificiale alla quantum technology, dall’HR al beautytech.
Ad ascoltare i pitch numerosi investitori e anche un premio Nobel, Konstantin Novoselov che è chairman, Constructor Group strategic advisory Board, fisico, professore presso il Centre for Advanced 2D Materials della National University of Singapore e appunto premio Nobel per la Fisica nel 2010 il quale ha anche condiviso con l’audience una visione del concetto di innovazione e di ricerca che parte dall’idea che bisogna sempre essere pronti a guardare le cose da ogni punto di vista, ad avere una visione ampia e di abbandonare convenzioni e presupposti che spesso non permettono alla ricerca di esprimersi al meglio.
Sia al demoday sia al programma di incubazione hanno partecipato anche imprenditori italiani come è il caso di Victoria Ceccaroni CEO e fondatrice di Deckx che propone una piattaforma per la gestione delle risorse umane rivolta in modo particolare al mondo degli sviluppatori e di Daniele Bernardini CEO di Cognivix che sviluppa soluzioni robotiche innovative e che ha sede tra la Germania e l’Italia. A vincere i 100mila euro del primo premio è stata però la startup sudamericana LingoQuesto che ha sviluppato un sistema per supportare chi desidera imparare una lingua grazie a conversazioni interattive che, secondo i fondatori, che sono anche alumni di Constructor University, è aspetto fondamentale per accelerare l’apprendimento e quindi la capacità di utilizzare la lingua che si sta imparando.
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