Il quantum computing è una delle tecnologie più affascinanti in questo momento, non solo perché è in una fase ancora di studio e di ricerca, ma per le promesse che porta. E’ un argomento complesso, al cos’è il computer quantistico abbiamo dedicato un lungo articolo, in cui abbiamo anche visto perché è sempre più oggetto di investimenti da parte di governi, grandi aziende e startup. Tra le grandi aziende più attive nel campo c’è IBM, colosso mondiale dell’informatica ormai da decenni, in questi ultimo decennio parecchio impegnata in tutte le tecnologie di frontiera come l’intelligenza artificiale e, appunto, il quantum computing, due aree tecnologiche peraltro strettamente connesse. L’impatto che il computer quantico potrebbe avere sulla ricerca scientifica (in particolare in ambito chimico), sulla medicina, sull’intelligenza artificiale, sulla sicurezza informatica, sulla blockchain, e anche nelle tecnologie militari e l’equilibrio geopolitico del mondo, è enorme. Finora, non è stato ancora costruito un computer quantistico abbastanza grande e potente per rivoluzionare il mondo, cioè non è stato ancora raggiunto il cosiddetto quantum advantage, ovvero il punto in cui le applicazioni quantistiche forniscono un beneficio pratico significativo e dimostrabile rispetto alle capacità dei computer classici. Ma i progressi sono oramai sulla buona strada. Uno di questi progressi è stato recentemente annunciato da IBM che afferma di aver raggiunto il sistema quantistico tecnicamente più avanzato e più performante al mondo, sulla base del volume quantistico. Il volume quantistico è una misura che determina la potenza di un computer quantistico. Più alto è il Quantum Volume, più i complessi problemi del mondo reale possono essere risolti, come quelli relativi alla simulazione chimica, alla modellizzazione del rischio finanziario e all’ottimizzazione della supply chain. Una varietà di fattori determinano il Quantum Volume, incluso numero di qubit, connettività e tempo di coerenza, oltre alla gestione degli errori di gate e di misura, il cross-talk dei dispositivi e l’efficienza del compilatore del software di circuito. Il Quantum Volume è una metrica fondamentale che misura i progressi nel perseguimento di Quantum Advantage: il punto in cui le applicazioni quantistiche forniscono un beneficio pratico significativo e dimostrabile rispetto alle capacità dei computer classici. Potenziali casi d’uso, come la simulazione relativa alla chimica delle batterie per i veicoli elettrici, l’ottenimento di un aumento della velocità quadratica dei prezzi dei derivati e molti altri casi sono già stati studiati dai partner di IBM Q Network. Per ottenere il Quantum Advantage nel 2020, sarà necessario continuare almeno a raddoppiare il Quantum Volume ogni anno. “Oggi stiamo proponendo una roadmap per l’informatica quantistica, poiché il team di IBM Q è impegnato a raggiungere un punto in cui il calcolo quantistico avrà un impatto reale sulla scienza e sul business”, ha affermato Sarah Sheldon, responsabile IBM Q Quantum Performance team, dedicato alla verifica quantistica presso IBM Research. “Mentre stiamo facendo scoperte scientifiche e perseguendo casi di utilizzo per l’informatica quantistica, il nostro obiettivo è continuare a guidare il settore per dimostrare, in definitiva, il vantaggio quantistico.”
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