Como Women, il calcio femminile come una startup

F.C Como Women è una squadra di calcio femminile, indipendente, nel senso che non è collegata al club maschile, e da marzo 2024 è controllata dal veicolo di investimento Mercury/13. 

Como Women milita in serie A femminile che da un paio d’anni è diventata lega professionistica ed è guidata, in veste di amministratore delegato da Elena Mirandola la quale la gestisce come fosse una startup capace di crescere rapidamente introducendo un modello di business innovativo e una serie di tecnologie a supporto del progetto e delle persone che vi lavorano: team manageriale, staff tecnico e, naturalmente le giocatrici. 

“Mercury/13 è guidato da Victoire Cogevina Reynal e Mario Malavé e ha l’ambizioso progetto di acquisire altri club di calcio femminile in tutte le principali leghe europee: Francia, Germania, Spagna, Regno Unito, è partecipato da nomi come quello di Giorgio Chiellini e da investitori internazionali e la sua prima operazione è stata proprio l’acquisizione della maggioranza di Como Women – dice Mirandola a Startupbusiness -. I fondatori di Mercury/13 hanno esperienza sia nella gestione di atleti sia nella finanza e il nuovo progetto è partito con un’azione a supporto dell’avvio della nuova stagione, con una profonda azione di rebranding e con l’obiettivo di fare del club un veicolo capace di trasmettere in modo deciso il messaggio dell’empowerment femminile”. 

Elena Mirandola, CEO F.C. Como Women

Como Women era in precedenza di un imprenditore comasco che ha ottenuto l’importante risultato di portare la squadra nel massimo campionato e ora la nuova proprietà lavora per dare al club non solo una nuova identità e un nuovo posizionamento ma anche un ruolo che, pur mantenendo al centro l’attività sportiva e i risultati, obiettivo della stagione è arrivare tra le prime 5 squadre del campionato dove a giocarsi il titolo sono 10 club. “Il modello di business di un club femminile – continua la CEO – è molto diverso da quelli maschili, noi lavoriamo molto di più sul fronte degli sponsor perché le voci come la vendita di biglietti o abbonamenti, l’esperienza allo stadio e soprattutto i diritti TV non sono, nel calcio femminile, altrettanto rilevanti. Lavoriamo così per fare del club anche una sorta di media capace di promuovere, come detto l’empowerment femminile, ma anche il suo legame con il territorio che è nel nostro caso elemento di grande valore a livello anche internazionale, e diventando anche un brand legato allo stile, lo stesso logo che abbiamo ridisegnato ricorda molto quelli delle aziende dell’industria della moda per esempio, per noi la comunicazione è fondamentale, creare una fan base con la quale condividere valori di gender equality è chiave della strategia”.

Una approfondita analisi sul business delle squadre di calcio femminile europee è stato condotto da Deloitte che mette in luce come i budget complessivi sono spesso molto diversi, il club più ricco è Barcelona Feminì con un giro d’affari complessivo che supera i 13 milioni di euro ma è un caso quasi isolato perché già nelle posizioni di rincalzo i numeri si dimezzano: Manchester United 8 milioni, Real Madrid 7,4 milioni, Manchester City e Arsenal 5,3 milioni e poi a scendere, con numeri che stanno tra il mezzo milione e il milione e mezzo. La ricerca analizza anche le fonti di revenue confermando che mediamente le entrate commerciali, quindi da sponsor e merchandising pesano per il 58%, le attività legate alle partite per il 22% e i diritti TV, sempre mediamente, per il 20%.

Un’altra ricerca pubblicata recentemente da Visa sottolinea come la Coppa del Mondo femminile FIFA 2023 ha contribuito per quasi 1,9 miliardi di dollari al PIL globale, ha creato oltre 38mila posti di lavoro e aggiunto 932 milioni di dollari ai redditi delle famiglie. Con l’influenza economica del calcio femminile in aumento di anno in anno – continua la ricerca – , l’imminente UEFA Women’s EURO 2025 ha i presupposti per rappresentare un momento importante per questo sport, nello studio intitolato The Compound Effect in Women’s Football, Visa evidenzia i fattori più importanti che influenzano il calcio femminile: la sponsorizzazione è cresciuta a ritmo sostenuto, con i brand che riconoscono la potenzialità del gioco; i diritti mediatici stanno lasciando sempre più il segno con nuovi accordi e investitori; l’aumento degli investimenti ha favorito l’evoluzione del gioco sul campo e migliorato l’esperienza delle giocatrici professioniste. Un maggior numero di partite giocate in stadi più grandi ha significato una migliore trasmissione e un’esperienza più coinvolgente per i tifosi, sia fisica che digitale.

Proprio intervistando settemila fan in sette Paesi Visa ha rilevato che: oltre la metà dei tifosi di calcio femminile (53%) ne ha sviluppato l’interesse solo negli ultimi tre anni, percentuale che sale al 62% tra le giovani tra i 18 e i 24 anni. Quasi la metà (44%) dei tifosi prevede di aumentare significativamente il proprio coinvolgimento nei prossimi tre anni. Sette tifosi su dieci (70%) ritengono che i brand contribuiscano ad aumentare la visibilità di questo sport, mentre due terzi (67%) pensano siano essenziali per il suo sviluppo. I tifosi del gioco femminile hanno un potere d’acquisto maggiore, spendendo il 71% in più per il merchandising sportivo e il 41% in più per l’intrattenimento rispetto alla popolazione generale del Regno Unito che è stata utilizzata come parametro di confronto dalla ricerca. 

Con l’acquisizione del Como Women da parte di Mercury/13 è stata rinnovata interamente la squadra di management e la società sta completando la squadra operativa puntando su un alto livello di professionalizzazione e sull’utilizzo di tecnologie sia per dare forza alla comunicazione con utilizzo di social network e curando molto la strategia e il posizionamento, sia per rendere più efficiente il lavoro quotidiano con sistemi gestionali, utilizzo di sistemi per la traduzione automatica, rinnovamento degli impianti per gli allenamenti con anche il supporto di Nike e Technogym che sono partner del club comasco. “Siamo un’organizzazione decisamente lean composta da circa 50 persone ed è quindi fondamentale utilizzare la tecnologia per rendere ogni aspetto operativo il più possibile efficiente e pronto per dare risposte sempre puntuali alle giocatrici che sono un po’ come ‘le mie clienti’ perché è per me importantissimo che loro scelgano di giocare nel nostro club, si trovino bene, possano crescere e diventare parte integrante del progetto nel suo complesso”. 

Le giocatrici del club sono sia italiane sia straniere, con anche alcune arrivate durante l’ultima campagna acquisti e tutte sono naturalmente professioniste e coinvolte nelle attività che la società porta avanti per dare concretezza al suo progetto. 

“Gli obiettivi sono quello di costruire la nuova fan base che si affianca a quella storica, il target sono sia le giovani donne fino a 25 anni che sono sensibili alle tematiche legate alla parità di genere e allo sport e qui entrano in gioco social come Instagram, TikTok ma anche collaborazioni con Università e partnership con content creator sulle quali stiamo lavorando. E poi c’è un’audience sempre femminile ma più matura, tra i 25 e i 50 anni circa fatta di donne che hanno anche una carriera e un livello di education elevato e magari internazionale, quindi non guardiamo al solo mercato italiano, e sempre molto sensibili ai temi della parità di genere. Oggi abbiamo già una serie di sponsor che hanno aderito al progetto e stiamo attivamente lavorando a individuare lo sponsor principale di maglia, le attività sono tutte gestite da un team marketing interno che funziona proprio come una media e creative agency, c’è una direttrice creativa e le attività che facciamo con gli sponsor sono numerose e diverse, la squadra diventa così una sorta di media che amplifica i messaggi legati allo sport, all’empowerment femminile alla parità di genere, il tutto perfettamente innestato nell’attività sportiva che è naturalmente centrale, per ciò abbiamo raddoppiato il budget destinato allo staff tecnico: allenatori, preparatori, area medica, direttore sportivo e investito negli strumenti a supporto delle giocatrici: nutrizione, la nuova palestra”.  

La nuova proprietà del club lariano con il suo management ha deciso di puntare in modo deciso sulla nuova rosa delle giocatrici: “Abbiamo aumentato budget giocatrici, e abbiamo oggi una rosa molto interessante, puntiamo ad arrivare tra le top 5 del campionato italiano di serie A, quindi l’ambizione sportiva è molto forte, la rosa l’abbiamo chiusa circa due settimane fa, ora ci aspettiamo un periodo di rodaggio però abbiamo giocatrici con altissimi livelli di maturità e professionalità che sono certa ci porteranno lontano”.

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