Ipervox, startup che ha sviluppato una tecnologia che consente di creare in maniera rapida e intuitiva applicazioni vocali, rende noto di avere chiuso un round di investimento da 300 mila euro cui hanno partecipato CDP Venture Capital tramite il Fondo Acceleratori con un investimento di 150 mila euro, LVenture Group e alcuni business angel. La startup, fondata da due imprenditori italo-albanesi, Juxhin Radhima che è il CEO e Armand Sheshori che è il COO, fondata in Albania nell’acceleratore Uplift è stata accelerata da Luiss EnLabs, l’acceleratore di startup di LVenture Group.
Grazie alla piattaforma online di Ipervox chiunque, anche a chi non ha alcuna esperienza di programmazione, può creare applicazioni vocali in pochi minuti, abbattendo quasi totalmente le barriere di ingresso in un settore in cui sono richieste competenze specifiche e tempi e costi elevati. In tal modo imprenditori e content creator che intendono puntare sulla voce possono concentrarsi esclusivamente sulla qualità dei loro contenuti, senza preoccuparsi della complessità dell’infrastruttura tecnica, la startup inoltre – riferisce una nota – aiuta le aziende a raggiungere i propri clienti aumentando l’engagement su piattaforme vocali come Amazon Alexa, Google e Siri. Lo sviluppo delle tecnologie vocali è un settore di mercato in forte crescita, basti pensare a come, già oggi, il 50% delle ricerche online sia effettuato utilizzando la voce. Global Market stima che, entro il 2024, il mercato globale degli smart speaker possa raggiungere i 30 miliardi di dollari, mentre lo shopping online basato sulla voce è previsto superi il valore di 40 miliardi di dollari entro il 2022. “Dare impulso alla crescita di realtà che sanno intercettare i trend del futuro e che sviluppano tecnologie abilitanti per innovare sistemi e processi all’interno delle aziende è tra gli obiettivi del nostro Fondo e Ipervox è tra gli apripista di un settore di mercato con un fortissimo potenziale di espansione, per questo siamo entusiasti di supportarla”, commenta Stefano Molino, responsabile Fondo Acceleratori di CDP Venture Capital. “Oggi l’impatto della voice technology è molto vasto, grazie alla sua semplicità di utilizzo, che sta cambiando non solo le modalità di consumo e acquisto, ma anche le strategie di marketing delle grandi aziende a livello globale. Siamo convinti che Ipervox, grazie a un team con una competenza unica del settore, potrà crescere rapidamente a livello internazionale”, aggiunge Luigi Mastromonaco, head of investments & portfolio growth di LVenture Group. “Il 94% dei brand vuole investire nelle voice app, il problema che riscontro più frequentemente, parlando con piccole e grandi aziende, è che molte non sanno ancora come integrare le tecnologie vocali in una strategia di business efficace. Grazie a questo investimento e al nostro expertise stiamo potenziando la piattaforma per aiutare le aziende a creare un impatto significativo grazie a quello che si prevede essere il canale di comunicazione dominante dei prossimi anni: la voce. Siamo orgogliosi di essere tra le prime startup voice-first a voler anticipare i tempi: vogliamo contribuire a portare l’Italia a raggiungere un primato anche in questo settore”, dice Radhima.© RIPRODUZIONE RISERVATA