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Un fundraising di successo quello che Giorgio Tinacci, fondatore di Casavo, e il suo team hanno portato a casa recentemente: 200 milioni tra equity e debito che andranno a sostenere l’espansione in Spagna di questa società innovativa del real estate, una startup proptech tra le più promettenti del panorama italiano. Ne è convinto Exor Seeds, fondo che supporta solo ‘ aziende emergenti che hanno le potenzialità di diventare ciascuna leader nel suo mercato’, questo è il suo primo investimento in startup italiana.
Il fascino ritrovato del mattone
Il modello sposato da Casavo è quello di Instant Buying immobiliare, che coniuga software e modello tradizionale con agenti in carne e ossa, un modello che evidentemente piace al mercato italiano considerato che la startup ha ottenuto 385 milioni di euro dal 2017 ad oggi tra equity e debito, e che ha chiuso il 2020 con una crescita a tripla cifra grazie allo sviluppo di un’esperienza utente totalmente digitale, riducendo il tempo medio di vendita da 6 mesi a 30 giorni e creando un modello inclusivo che genera valore per tutti gli attori dell’ecosistema immobiliare. Proprio questa esperienza digitale è stata fondamentale in questi tempi di pandemia. “Essere una realtà tecnologica e innovativa ci ha permesso di adattarci rapidamente ai cambiamenti causati dalla pandemia e di reagire bene anche durante la fase più critica del Covid offrendo ai privati ed agli agenti immobiliari soluzioni che permettessero loro di portare avanti le compravendite in modo trasparente e sicuro. – ci dice Giorgio Tinacci, fondatore e Ceo – Siamo parte di un vero e proprio Ecosistema e il nostro approccio è sempre stato orientato alla massima inclusione di tutta la filiera del mondo immobiliare, dall’intermediazione all’edilizia”. Che posto occupa l’etica nello sviluppo del business in un momento storico in cui ci sono rischi speculativi nel settore immobiliare? “Trattandosi di un acquirente istantaneo, Casavo è in grado di fornire una soluzione certa, immediata e tangibile a coloro che sono in cerca di un immobile o a coloro che sono intenzionati a venderlo, semplificando tutte le fasi del processo di compravendita grazie soprattutto alla leva digitale e ad un processo consolidato e trasparente. Ai clienti venditori, Casavo propone un servizio di compravendita alternativo, con l’interesse di offrire la migliore soluzione. Qualora la nostra offerta per il profilo di rischio dell’operazione o determinate caratteristiche qualitative dell’immobile non sia competitiva, abbiamo un’ampia rete di agenzie immobiliari partner verso cui indirizzare i nostri clienti per la loro vendita. In sintesi, la tecnologia e l’uniformità delle migliori procedure consente da un lato una semplificazione, e quindi una velocizzazione, del processo di compravendita residenziale, e dall’altro una completa trasparenza di tutte le fasi, a vantaggio di tutti i soggetti coinvolti”. “Gli interventi di riqualificazione energetica e ristrutturazione che effettuiamo su tutti i nostri immobili aumentano il valore delle proprietà con esternalità positive per gli acquirenti, per lo stock immobiliare italiano esistente e la riqualificazione delle città. Tutto questo è possibile solo grazie alla collaborazione e al ricorso a professionisti locali: grazie alle sue opere, Casavo ha creato lavoro e valore per diverse aziende dislocate sul territorio. Nel solo 2020, sono state coinvolti più di 200 professionisti nelle opere di valorizzazione: un aumento del 804% rispetto al 2018 e che ha portato a un indotto di quasi 16 milioni di euro per aziende terze. Con la crescita della società e delle aree di business in varie città e anche in Spagna abbiamo fin da subito implementato delle policy a tutela del consumatore, per essere sempre conformi ai nuovi diritti e le nuove tutele riconosciute al pubblico dei consumatori”. Ci sono state variazioni al modello di business a causa della pandemia? Quale area di business ‘tira’ di più per voi ora: la vendita di case o la vendita di software? “La pandemia non ha cambiato il nostro modello di business – dice Tinacci – ha solo accelerato dei processi che erano già in atto. Fin dall’inizio del lockdown, abbiamo spinto sullo sviluppo dei nostri prodotti tecnologici; ne è un esempio la nostra app Casavo Visite, grazie alla quale abbiamo potuto offrire ai nostri clienti la possibilità di realizzare una visita dell’immobile con una videochiamata da remoto, senza entrare in contatto con altre persone. Inoltre, il lancio di una piattaforma di annunci e la recente acquisizione di Realisti.co ci hanno permesso di ampliare ancora di più la nostra offerta. Durante il 2021 punteremo a migliorare sempre di più l’esperienza e la soddisfazione dei nostri clienti nella compravendita di immobili”. https://www.startupbusiness.it/casavo-paga-le-case-davvero-intervista-con-giorgio-tinacci-ceo-e-founder/101556/
Il fundraising di Casavo
Il round di finanziamento Serie C, qui i precedenti round, è stato guidato da Exor Seeds, l’attività di investimenti early-stage di Exor, la holding controllata dalla famiglia Agnelli, principale azionista di società come PartnerRe, Ferrari, Stellantis, CNH Industrial, Juventus FC e The Economist Group. Noam Ohana, Managing Director di Exor Seeds, ha detto in una comunicazone alla stampa: “Casavo sta emergendo come leader europeo nel settore PropTech: siamo entusiasti di collaborare con Giorgio e il suo team per costruire un’eccellenza europea, mettendo loro a disposizione l’esperienza e le relazioni che Exor possiede a livello mondiale”. Greenoaks Capital, Project A Ventures, 360 Capital e Picus Capital, già investitori nei precedenti round di finanziamento, continuano a supportare l’azienda. Tra i nuovi investitori, oltre a Exor Seeds, anche P101 e i relativi fondi (compreso ITALIA 500 con Azimut Libera Impresa) e Bonsai Partners, fondo di Venture Capital spagnolo che investe in realtà tecnologiche in tutta Europa. Goldman Sachs supporterà Casavo con una linea di credito fino a 150 milioni di euro per finanziare la crescita del portafoglio immobiliare. “Siamo entusiasti di poter supportare la crescita di Casavo in un momento così importante. Questa operazione rientra perfettamente nella nostra strategia di sostegno a piattaforme innovative e diversificate di qualità a livello globale,” afferma Simone Verri, Partner a Goldman Sachs e Global Co-Head of Debt Capital Markets. Photo by Breno Assis
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