Cariplo Factory sceglie il venture building come strumento per accelerare l’ecosistema dell’innovazione in Italia e offrire alle aziende un sevizio a 360 gradi per la creazione di nuovi business. Strategia che nasce dall’esperienza che Cariplo Factory ha consolidato nel corso degli ultimi anni in diversi progetti di open innovation a supporto di aziende di primo piano sul mercato. Due gli elementi alla base di questa strategia. Il primo: la costituzione di un team di specialisti dell’innovazione guidato da Enrico Noseda, chief innovation advisor di Cariplo Factory. La nuova divisione, infatti, potrà contare su una squadra di venture architect e innovation manager che si occuperà di sviluppare le iniziative di venture building, con competenze trasversali su diverse industry di mercato e verticali sulle principali fasi di crescita delle startup e sulle opportunità di investimento, sia da parte di venture capital italiani ed europei. Il secondo elemento è la partnership con Bridgemaker, tra i principali corporate venture builder indipendenti in Europa, basato a Berlino, con esperienza nella creazione di nuovi business di successo.
La collaborazione con Bridgemaker, oltre a rafforzare il team di Cariplo Factory, consolida ulteriormente il posizionamento internazionale della società, dopo il lancio di Berkeley SkyDeck Europe, Milano, progetto nato dalla collaborazione con l’acceleratore dell’Università di Berkeley UC, Berkeley SkyDeck, e Lendlease.
Visione europea
“In questi anni abbiamo assistito a un importante cambiamento nel modo in cui le aziende approcciano l’innovazione. Oggi le aziende sono ancora più attente ad assicurare che l’open innovation porti risultati concreti e misurabili, è finita da tempo l’era dell’innovation circus – spiega in una nota Enrico Noseda -. L’innovazione come strumento per accelerare il time to market e la rilevanza di nuovi prodotti e servizi e per cambiare la cultura aziendale, è questo che ci ha fatto guardare con estremo interesse al venture building: vale a dire l’opportunità per le aziende di sfruttare competenze, tecnologie e conoscenza del mercato, lavorando come startup per portare sul mercato nuovi progetti che in alcuni casi prendono la forma di vere e proprie nuove realtà innovative. Grazie alla creazione di un team dedicato, alla partnership con Bridgemaker e al network di investitori nazionali e internazionali, Cariplo Factory è oggi nelle condizioni di assicurare, in questo ambito, un’offerta di competenze e servizi unica sul mercato italiano”.
”Siamo lieti di portare per la prima volta in Italia la nostra esperienza in materia di venture building grazie alla partnership con Cariplo Factory – dice Henrike Luszick, CEO di Bridgemaker -. La nostra missione è quella di rendere l’Europa a prova di futuro attraverso l’innovazione. Negli ultimi sette anni, il nostro team di 100 persone, composto da sviluppatori di prodotti, designer ed esperti di marketing, ha lanciato con successo oltre 20 imprese e centinaia di nuovi modelli di business. Questo ci rende uno dei più grandi venture builder indipendenti in Europa e siamo entusiasti di espandere ulteriormente la nostra missione in Italia insieme a Cariplo Factory”.
“Siamo molto soddisfatti di questa partnership che rappresenta un importante tassello nel nostro percorso di crescita a livello internazionale – aggiunge Riccardo Porro, chief operating officer di Cariplo Factory -. Negli ultimi due anni abbiamo sperimentato con successo le nostre competenze di progettazione e gestione di progetti di innovazione su scala europea, oltre alla capacità di far dialogare soggetti diversi, pubblici e privati, profit e non profit, definendo finalità e obiettivi comuni. È una prospettiva nella quale vogliamo crescere e investire. Non solo in Italia. Siamo convinti che il network sia, e sempre di più sarà in futuro, uno degli asset più importanti della nostra value proposition. Con questa logica è nata la partnership con Bridgemaker”.
Cariplo Factory, che negli ultimi anni ha già accompagnato diverse corporate nella creazione di nuovi business in ambito pharma, healthcare, HR ed energy, seguirà le aziende in tutte le fasi del percorso di venture building. Dalla fase di market need, in cui si procede con l’identificazione di nuove opportunità di business, vale a dire quei bisogni e quei target che il mercato non ha ancora soddisfatto, per poi passare a quella di concept development and validation, ossia verificare che il prodotto o servizio individuato risponda effettivamente alle necessità dei potenziali clienti. Infine il team di Cariplo Factory affiancherà le società partner nella fase di test attraverso MVP (minimum viable products). Cioè la prima versione del prodotto o servizio da validare direttamente sul mercato, per arrivare al lancio vero e proprio che, in alcuni casi può prenderà la forma di un vero e proprio spin-off. Un’offerta completa a cui le aziende guarderanno con sempre maggiore interesse, stando alla grande attenzione registrata negli ultimi mesi nei confronti di iniziative in ambito venture building.
Nonostante uno storico ancora piuttosto limitato, soprattutto in Italia, il successo del venture building è nei numeri che ha fatto registrare: secondo il report Disrupting the Venture Landscape di GSSN, Global Startup Studio Network, basato su un campione di 100 startup create attraverso la metodologia del venture building, la percentuale di successo di queste imprese supera il 70% e, nel 35% dei casi, questo successo viene coronato da una IPO (con cui una società colloca parte delle proprie azioni sul mercato borsistico per la prima volta) o con l’acquisizione da parte di una corporate. Infine il 5% di queste startup è diventato unicorno, vale a dire società con una valutazione superiore al miliardo di dollari. Numeri di grande interesse per founder e grandi aziende, soprattutto quelle che hanno brevetti, tecnologie e idee di nuovi prodotti o servizi da valorizzare sul mercato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA