Cristian Costantini, veronese, classe 1981 e imprenditore dal 2003 nell’ambito dello sviluppo di architetture di sistemi web basati sul commercio elettronico, è uno dei fondatori e Presidente di Cargopooling, una startup che si occupa in modo innovatiovo di logistica. Ci racconta com’è nato il progetto e qual’è la sua forza innovativa. Sono convinto che con la matematica sia possibile risolvere molti dei problemi che attualmente coinvolgono il sistema dei trasporti su strada. E’ questo l’obiettivo al quale il team di Cargopooling sta lavorando da più di due anni. Il progetto nasce attorno ad un idea di quattro amici, appassionati di tecnologie web e new media, con percorsi professionali ed esperienze diverse, accomunati dalle stesse ambizioni e dagli stessi valori: innovazione, intraprendenza e voglia di sviluppare un servizio sostenibile sia sotto il profilo ambientale che economico. L’idea di base parte dal presupposto che l’organizzazione logistica di una spedizione comporta difficoltà di coordinamento, scelte e decisioni che spesso vengono prese senza alcuno strumento evoluto” soprattutto per le aziende di media e piccola dimensione. Carta, penna, cartine e forse qualche foglio di calcolo. Mettere al servizio di trasportatori e spedizionieri una tecnologia semplice, veloce e soprattutto economica, non solo per mettere in contatto chi trasporta con chi deve spedire (siano essi aziende o privati), ma attuando una vera e propria sinergia fondata sull’integrazione tra i benefici di un marketplace e gli strumenti di gestione delle flotte e dei team sulla strada. Cargopooling organizza merci, tratte, tempi e mezzi in modo intelligente e sostenibile anche in termini ambientali con consistenti riduzioni di emissione di C02. Abbiamo cominciato a lavorare a questo progetto nel 2010 andando on-line con la prima versione della piattaforma nel marzo del 2013. L’obiettivo non era quello di fare soldi ma di avere uno strumento adatto a testare gli utenti, le loro reali esigenze, poter colloquiare con spedizionieri e trasportatori in modo da poter rendere la nostra visione il più possibile vicina alle esigenze di carattere operativo e garantire lo sviluppo di utilities che fossero davvero efficaci (la chat a supporto degli utenti, un sistema di feedback, messaggistica tra utenti, solo per i citare i principali). Una sorta di “training on the job”. Obiettivo raggiunto! Abbiamo lanciato a novembre 2014 la nuova piattaforma con il marketplace e, in soli due mesi, abbiamo raccolto 3.400 richieste di trasporto, segno che ci conferma la qualità del lavoro svolto.
C’è ancora molto lavoro da fare ma l’entusiasmo di tutto il team e il coinvolgimento nel progetto è totale.
Come per ogni startup, il vero freno è rappresentato dalla disponibilità di capitali. Molti si sono avvicinati al nostro progetto. L’aspetto divertente è che ogni investitore ha il suo modo di vedere le cose e, di conseguenza, lavorare sulla comunicazione degli obiettivi del progetto è un lavoro cruciale al pari di sviluppare un buon prodotto o servizio. Questo è il suggerimento che mi sento di dare a chi vuole fare impresa. Creare un prodotto o un servizio, testarlo sul mercato, valutare e fare tesoro dei feedback, fare fine-tuning e comunicare efficacemente i risultati raggiunti per poi procedere con lo step successivo. Ci sarà sempre qualcuno che vi dirà che nel vostro business plan manca qualche cosa; spesso si ha l’impressione che sia un modo elegante per giustificare una mancanza di interesse spesso dovuta a propensioni al rischio inferiori rispetto a quelle dei paesi anglosassoni, ma ogni volta che guardo quello che abbiamo fatto (siamo partiti in quattro e oggi siamo un team internazionale di 9 persone!) mi rendo conto che stiamo creando un’azienda motivata ed estremamente vivace dal punto di vista creativo. Cargopooling lancerà a breve su Siamo Soci una campagna di crowdfunding finalizzata a supportare adeguatamente il lancio della piattaforma in Italia, cominciare il rilascio graduale di un primo set di servizi dedicati al mondo dei trasportatori, per poi proseguire verso altri Paesi. Cristian Costantini
© RIPRODUZIONE RISERVATA