Caracol, scaleup che innova la stampa 3D industriale di grandi dimensioni, annuncia di avere chiuso un round di investimento Serie A da 10,6 milioni di euro con CDP Venture Capital e Neva, venture capital del Gruppo Intesa Sanpaolo, oltre a Primo Space Fund ed Eureka Venture, questi ultimi già presenti in Caracol dal 2021 quando ci fu il round precedente da 3,5 milioni di euro. Il round, arrivato al termine di un percorso di crescita che ha portato Caracol a triplicare il volume d’affari nel 2022, consolida la leadership dell’azienda e della sua soluzione tecnologica di manifattura additiva di grandi dimensioni Heron AM, mettendo le basi per il percorso di espansione internazionale. L’operazione è stata portata a termine grazie al supporto e coordinamento dell’advisor finanziario Growth Capital, insieme agli studi legali Fieldfisher, HiLex, Almasta e Linklaters. I capitali raccolti proietteranno Caracol verso un futuro globale, supportandola nel raggiungimento dei diversi obiettivi del suo piano strategico. “Questo round è il coronamento di un percorso di forte crescita, che ha portato alla validazione delle nostre soluzioni da parte di leader in settori come l’aerospazio e la nautica. Grazie alla fiducia dei principali fondi d’investimento italiani e il grande supporto ricevuto dagli advisor, coordinati da Growth Capital in quest’operazione, avremo ora la possibilità di accelerare l’espansione delle nostre soluzioni nei mercati globali, continuando a sviluppare e consolidare la tecnologia che traghetterà il mondo manifatturiero verso un futuro più efficiente e sostenibile”, commenta in una nota il CEO e co-fondatore di Caracol, Francesco De Stefano che avevamo intervistato a ottobre scorso quando spiegò a Startupbusiness l’evoluzione del modello di business della scaleup.
Espansione internazionale
Caracol espanderà la presenza della tecnologia Heron AM su scala internazionale. A seguito del lancio sul mercato a settembre dello scorso anno, l’obiettivo è quello di equipaggiare le aziende manifatturiere in settori avanzati con uno strumento all’avanguardia che permetta di superare i limiti di efficienza, sostenibilità e flessibilità dei processi produttivi tradizionali. Attraverso il round verrà quindi sviluppato ulteriormente il network di partner per lo sviluppo tecnico e la commercializzazione di Heron AM nei principali mercati europei e mondiali. In aggiunta, per consolidare la sua presenza nelle regioni chiave, Caracol aprirà due nuovi sedi in Nord America e Medio Oriente, con team locali dedicati. L’operazione porterà l’organico aziendale a triplicare nel giro di due anni, superando i 120 dipendenti nel 2024. Il tutto verrà supportato e coadiuvato da investimenti in ricerca e sviluppo nell’ordine del 40% del fatturato, aspetto su cui l’azienda ha costruito la propria leadership tecnologica negli anni. L’obiettivo è continuare il percorso di sviluppo a 360 gradi della piattaforma hardware e software di stampa di grande formato Heron AM, andando a espandere il range di materiali processati, allargando il mercato delle potenziali applicazioni prodotte e migliorando le prestazioni tecniche della soluzione proposta. “Siamo molto felici di poter supportare il percorso di crescita di Caracol – commenta Enrico Filì, responsabile del comparto Industry Tech del fondo Corporate Partners I di CDP Venture Capital – . Si tratta di un’ulteriore operazione del nostro comparto IndustryTech lanciato insieme a grandi gruppi industriali come Gruppo Adler, Camozzi, Bolton e Marcegaglia. Questo investimento rappresenta un ottimo esempio di tecnologia italiana che intercetta i bisogni del comparto manifatturiero, strategia centrale per il nostro fondo, e premia un team di prim’ordine con ambiziosi obiettivi di crescita nei mercati internazionali”. “Neva continua a investire in Italia e lo fa in un settore da sempre centrale per l’economia del nostro Paese, quello manifatturiero Industry 4.0. L’investimento in Caracol, nella sua tecnologia e nella sua attenzione alla sostenibilità e all’economia circolare, va nella direzione di premiare un’eccellenza italiana pronta a crescere sui mercati internazionali” – afferma Mario Costantini, amministratore delegato e direttore generale di Neva. Matteo Cascinari, general partner di Primo Space Fund aggiunge: “Caracol è stata in grado di affermare in pochissimo tempo le proprie soluzioni in diversi settori e in particolar modo in quello spaziale, notoriamente molto complesso e avanzato dal punto di vista tecnologico, anche con un occhio di riguardo alla sostenibilità. Insieme ad altri investitori qualificati finanzieremo l’ulteriore fase di crescita ed espansione internazionale della società confidenti che i founder e tutto il team sapranno affrontare la sfida con capacità e determinazione.” Stefano Peroncini, CEO di Eureka! Venture, dice: “Grazie a questo nuovo importante round di investimento rinnoviamo la fiducia di Eureka! in Caracol e nel suo brillante team, che ha dimostrato la propria capacità di implementare efficacemente un piano di sviluppo tecnologico e imprenditoriale ambizioso, che integra e valorizza robotica e additive manufacturing, con un approccio distintivo in termini di circolarità e di sostenibilità.”
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