IGenius si è affacciata nel mercato con l’idea di rivoluzionare il mondo della business intelligence. La startup è made in Italy ed è stata fondata da Uljan Sharka che ne è anche Ceo e ha appena annunciato un nuovo aumento di capitale che porta a 7 milioni complessivi la raccolta fino a oggi della società. Fino allo scorso febbraio, ne avevamo parlato qui, iGenius aveva raccolto cinque milioni di euro da un gruppo di business angel italiani e sempre da business angel ha raccolto i nuovi capitali che dovrebbero quindi ammontare a due milioni. Non solo questa startup entra nel novero delle più finanziate nel nostro Paese, ma è anche uno dei principali deal mai realizzati nell’ambito dell’angel investing. Le nuove risorse saranno utilizzate per investimenti in R&S finalizzati a sviluppare tecnologie proprietarie, far crescere il team, strutturare la startup e ampliare il perimetro di business. Nei prossimi mesi sono previste oltre 30 nuove assunzioni per i team delle sedi di Italia e Svizzera per soddisfare la crescita esponenziale di clienti in tutto il mondo. Uljan Sharka, fondatore e CEO iGenius ha commentato: “Dalla nascita di iGenius abbiamo sempre pensato come startup e agito come grande azienda. Stiamo sviluppando tecnologie proprietarie di Applied AI con l’obiettivo di dirompere il settore della business intelligence”. E prosegue: “Per noi l’Italia si è rivelato un ecosistema ideale, soprattutto per il capitale umano: la qualità del lavoro in Italia è talmente elevata che ci ha permesso di attrarre numerosi talenti provenienti anche dall’estero. Ogni membro del nostro team è un imprenditore grazie a un programma di Stock On Milestone che si eroga in modo proporzionale alla crescita della società, valorizzando l’eccellenza”. Con un team di oltre 50 persone e 4 sedi in USA, Regno Unito, Italia e una recente apertura in Svizzera, ha creato in soli 6 mesi Crystal, il primo advisor virtuale di data intelligence in collaborazione con Facebook, Google e Twitter. In meno di un anno iGenius è stata selezionata come top startup a livello internazionale da Facebook, Google, Web Summit, Startup Grind e TechCrunch. Conta oltre 20mila utenti attivi in 20 diversi Paesi, organizzazioni che vanno da giganti come Toyota al ristorante sotto casa.
“Ciò che stiamo facendo – aveva spiegato il Ceo a Startupbusiness in questa intervista – è realizzare un sistema capace di interrogare, analizzare e illustrare i dati dei sistemi informativi aziendali in modo efficace, veloce, con linguaggio naturale, un po’ come se fosse una specie di Siri che tutti gli utenti di iPhone conoscono”. “Vogliamo essere coloro che guidano il nuovo shift di piattaforma nell’ambito della business intelligence, – aveva detto – prima si è passati dal modello delle workstation e del client-server a quello del cloud computing, ora si va verso l’intelligenza artificiale applicata. Noi ci occupiamo proprio della applied AI, quella che già oggi consente di risolvere problemi concreti e che nella nostra visione semplifica il rapporto tra i dati e le persone rivoluzionando così il concetto stesso di business intelligence. Noi siamo in grado di interfacciarci in tempo reale con qualsiasi fonte dati, di interpretare le informazioni che i dati contengono e di renderle disponibili in linguaggio naturale, ciò non solo rende più semplice, efficace ed efficiente l’utilizzo dei dati ma rende possibile a tutti coloro che lavorano in una organizzazione accedervi diversamente da quanto avviene oggi quando le organizzazioni devono addestrare un certo numero di persone all’utilizzo dei tanti strumenti di business intelligence”. “I dati sono la nuova merce di scambio – prosegue il Ceo – ed è per questo che diventa importante avere un tool che trae le informazioni dai dati, IGenius funziona in qualsiasi settore e con qualsiasi dato: crm, dati di vendita, dati di marketing. Noi oggi lavoriamo su due strade: tecnologia proprietaria e applicazione della tecnologia ai prodotti e Crystal è il nostro primo prodotto che nasce per il marketing, poi rilasceremo altri prodotti per altri settori sia trasversali come, dati di vendita, crm, sia specifici come health care e naturalmente siamo già in più lingue: inglese, italiano, spagnolo, francese, tedesco, portoghese e presto anche cinese”.© RIPRODUZIONE RISERVATA