Bus sharing, GoGoBus punta alla crescita internazionale

Circa 3 milioni di italiani utilizzano i pullman per fini turistici annualmente. Per essere esatti, l’Italia conta 2,2 miliardi di fatturato nel settore del noleggio autobus (fonte Anav) e sono 7 milioni le persone che prendono il pullman annualmente nel nostro Paese, il 47% dei quali per fini turistici. Parallelamente, il Terzo Rapporto Nazionale sulla Sharing Mobility ci dice che in Italia la mobilità condivisa è in forte crescita e coinvolge ormai oltre 5 milioni cittadini, con 33 milioni di spostamenti in sharing nel 2018  (in media 60 al minuto, il doppio del 2015). La combinazione di questi due fattori, già fa capire che c’è molto spazio nel nostro Paese per la crescita dei servizi di bus sharing. Ma non è ancora sufficiente a capire il potenziale di mercato di GoGoBus, startup creata nel 2015 dall’intuizione di due trentenni  Alessandro Zocca ed Emanuele Gaspari, che si rivolge a un pubblico di persone che si spostano da una città all’altra in occasione di concerti, eventi, mostre, fiere, parchi divertimento, partite, ma anche semplicemente per andare al mare.  Il business potenziale di GoGoBus, comprende sia il fatturato connesso con il trasposto che quello relativo all’intera serie di servizi potenzialmente connessi con l’organizzazione e la partecipazione a eventi.   Selezionata lo scorso maggio da Assolombarda come startup di eccellenza, giunta al quarto anno di attività, GoGoBus lancia ora su Opstart la sua prima campagna di Equity Crowdfunding. L’obiettivo è ambizioso: diventare leader in Europa negli spostamenti su autobus non di linea nel mercato ricreativo e del turismo grazie a un forte sviluppo nell’automazione dei processi organizzativi e logistici e all’introduzione di nuove funzionalità nella piattaforma sviluppata interamente in-house.   Come funziona GOGOBUS GoGoBus offre un servizio di bus sharing per organizzare e condividere facilmente un viaggio in pullman. Grazie a una rete nazionale di fornitori certificati e a un sistema software sviluppato interamente in house, la startup consente agli utenti tramite sito di organizzare e condividere facilmente un viaggio in Italia in autobus con altre persone interessate a raggiungere la stessa meta. GoGoBus si configura così come una valida alternativa all’auto privata, garantendo spostamenti più economici e sicuri ma egualmente pratici. Si arriva precisamente alla destinazione voluta, si riparte esattamente da lì. GoGoBus collega grandi città con la sede di concerti, eventi, fiere e parchi divertimento. Non solo, GoGoBus si occupa anche dello scouting degli eventi da coprire, della progettazione degli itinerari, delle attività di marketing e vendita dei biglietti per partecipare agli eventi in programma. GoGoBus è di fatto una startup digitale che non possiede alcun autobus, ma è riuscita a sviluppare un giro d’affari complessivo cumulato di oltre 1,1 milioni di euro superando i 25.000 passeggeri trasportati con più di 500 autobus partiti In questi anni abbiamo registrato una crescita superiore alle nostre aspettative, il mercato ci sta dando ragione e i numeri del comparto ci confermano che questo è il momento più adatto per crescere. Il mercato è vasto”, afferma Alessandro Zocca, co-founder e Ceo di Gogobus. La campagna di crowdfunding è suddivisa in due target di raccolta: 100 e 400 mila euro.  Il primo target servirà al potenziamento dei servizi online, allo sviluppo di algoritmi di intelligenza artificiale, di analisi predittiva e machine learning. Verrà inoltre completata l’integrazione in un unico sistema di tutti i dati provenienti dalle varie piattaforme di marketing e verrà gestita meglio l’analisi di tutti i big data presenti in quattro anni di attività. L’obiettivo dei 400 mila euro servirà al rafforzamento e allo sviluppo della rete offline, con ambassador distribuiti sul territorio e all’incremento del personale dell’azienda. In Italia esistono altre due società di bus sharing che stanno andando piuttosto bene: Busrapido e Busforfun, che recentemente è stata una delle startup vincitrici di EndeavorX, il programma di Endeavor Italia per supportare potenziali futuri imprenditori “ad alto potenziale”.  

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