Blitzscaling Session 17: Marissa Mayer

Marissa Ann Mayer (1975) è dal 2012 il Presidente e Ceo di Yahoo!. Precedentemente ha lavorato all’interno Google in diverse posizioni, diventando uno dei suoi manager più importanti e riconosciuti.

Blitzscaling Session 17

La lezione fa parte del nuovo corso alla Stanford University chiamato CS183C: Technology-Enabled Blitzscaling, tenuto dal VC Reid Hoffman e di Greylock Partners, uno dei più grandi operatori di venture capital della Silicon Valley). Nel suo intervento Marissa Meyer parla del suo background accademico a Stanford, dei suoi primi passi nel mondo lavorativo che l’hanno vista approdare in una piccola startup chiamata Google, assunta come ingegnere, impegnata nello sviluppo di algoritmi e intelligenza artificiale, ma poi gradualmente indirizzata anche sullo sviluppo della user experience e, in definitiva, sulla funzione di product management. Un classico esempio, l’esperienza di Marissa nei primi anni di Google, di come all’interno di una startup in crescita sia necessario per chi ci lavora avere molta flessibilità e capacità di adattarsi a nuove esigenze che emergono quotidianamente. Una delle lezioni sullo scaleup apprese in Google, racconta la Meyer, è quella imparata da Eric Schmidt: per ogni ordine di grandezza nella crescita della società, bisogna aspettarsi che il processo che ha condotto fin lì, si rompa. Una società che cresce velocemente deve reinventarsi continuamente: è molto diverso avere a che fare e gestire decine di persone o centinaia, migliaia. La Mayer parla a lungo del tema “assunzioni” come gestito da Google, dell’importanza di conservare una forte cultura aziendale nella crescita e del momento in cui ha creato il programma APM (Associate Product Manager) per riuscire ad aver un suo team di product management. Marissa ha introdotto poi il programma APM anche in Yahoo!. Il suo intervento permette anche di comprendere le dinamiche e i processi lavorativi all’interno di una società tecnologica basata fondamentalmente sul lavoro degli ingegneri software e in cui le competenze tecniche fanno parte del bagaglio di competenze della maggior parte dei dipendenti, anche se non impegnati direttamente nel coding o sviluppo software.    

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