“Il round raccolto da Kither Biotech contribuisce alle prospettiva di cura della fibrosi cistica e dà visibilità a un intero settore, il biotech, che può rappresentare un punto di forza per il futuro del nostro Paese. Di questo round 100% italiano ne siamo particolarmente fieri, perché un promettente progetto scientifico nostrano non si è trasformato nell’ennesima storia di fuga di cervelli, costretti a ricercare soldi all’estero che, per inciso, li aspettava a braccia aperte. Proprio su queste premesse Pietro Puglisi e io, abbiamo creato Claris Ventures, nuovo operatore di venture capital dedicato al biotech, in particolare investimenti early stage in società attive nello sviluppo di nuovi farmaci per malattie a oggi non curabili, nate dal network di ricerca italiano sia locale che internazionale”, così Ciro Spedaliere annuncia a Startupbusiness sia il round di Kither Biotech sia la nascita del nuovo fondo Claris Ventures di cui è appunto partner. Kither Biotech che è società spin-off dell’Università degli Studi di Torino focalizzata sullo sviluppo di nuove terapie in ambito polmonare, annuncia la raccolta di un round A di finanziamento di 5,6 milioni di euro. La società, basata a Torino, utilizzerà il capitale raccolto per completare lo sviluppo pre-clinico e condurre uno studio clinico di fase I/II di un nuovo potenziale farmaco per il trattamento di pazienti affetti da fibrosi cistica. In parallelo, sarà finanziato un secondo programma di ricerca per testare un altro farmaco sviluppato da Kither Biotech per il trattamento di pazienti affetti da fibrosi polmonare idiopatica e altre patologie dell’apparato respiratorio. Il round è uno dei più rilevanti del 2019 in Italia, grazie alla partecipazione di Invitalia Ventures, di business angel legati ai network di Italian Angels for Growth (tramite il veicolo Breath 80), Ersel e Club degli Investitori (tramite Simon Fiduciaria), di ACE Venture, dei family office Elysia Capital e Moschini e di altri investitori privati. Tra i soggetti coinvolti figurano imprenditori di successo in ambito biotech quali Laura Iris Ferro (fondatrice di Gentium, acquisita da Jazz Pharmaceuticals per un miliardo di dollari nel 2014) e Stefano Buono (fondatore di Advanced Accelerator Applications, acquisita da Novartis per 3,9 miliardi di dollari nel 2018). Arranger dell’operazione di investimento sono stati i partner di Claris Ventures, Pietro Puglisi e Ciro Spedaliere. “La fiducia riposta in Kither da parte di un così ampio numero di imprenditori e professionisti di successo costituisce un enorme valore per il progetto” – afferma il Prof. Emilio Hirsch, fondatore e Direttore Scientifico di Kither Biotech in una nota diffusa dalla società – “Abbiamo oggi a disposizione le risorse, l’esperienza e la determinazione necessarie per puntare a importanti obiettivi nel breve tempo, consapevoli dell’impatto che i nostri programmi di sviluppo possono avere su decine di migliaia di pazienti”. La fibrosi cistica, malattia genetica rara che colpisce oltre 70mila bambini e adulti nel mondo secondo la Cystic Fibrosis Foundation, vede oggi uno scenario di cura limitato nell’efficacia, con pochi trattamenti farmacologici disponibili, associati a un mercato globale di oltre tre miliardi di dollari solo nel 2018, previsto in forte crescita nella prossima decade. Il lead candidate sviluppato dalla società, KIT-2014, è coperto da una famiglia di brevetti e ha ricevuto la designazione come Farmaco Orfano da parte dell’EMA. Alla luce di risultati preclinici estremamente promettenti, replicati nei principali centri di ricerca mondiali attivi nello studio della fibrosi cistica tra cui la University of Carolina at Chapel Hill, Kither Biotech intende accelerare lo sviluppo di KIT-2014 al fine di verificarne il potenziale sull’uomo già nel corso del 2020.
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