BIOerg, startup a base di destrano, in crowdfunding

BIOerg, startup innovativa nel settore biotech, apre oggi la sua campagna di crowdfunding su Next Equity, una delle piattaforme autorizzate Consob all’equity crowdfunding. Per Next Equity, fondata a Civitanova Marche da due avvocati Michela Centioni (che è anche l’amministratore unico) e Domenico Formica, entrambi esperti anche in materia finanziaria e societaria, si tratta della primissima campagna sul portale e sembra cominciare con ottimi auspici, dando spazio a una startup biotech tosta, che viene quindi dal mondo della ricerca scientifica, decisamente disruptive e fondata da due giovani donne, Giulia Cinti e Alessandra Micozzi. Formazione all’Università Politecnica delle Marche, diverse esperienze di ricerca e docenza, le due fondatrici hanno unito le rispettive competenze nei settori delle biologia e dell’economia d’impresa. La parola chiave di BIOerg è destrano, molecola naturale (un polimero del glucosio) ottenuta per via fermentativa e oggi utilizzata principalmente nell’industria farmaceutica dato l’elevato prezzo di mercato, che oscilla tra i 300 e 3000 euro al chilogrammo in base alla purezza del prodotto. L’innovazione sulla quale ha lavorato BIOerg (nell’incubatore di Jesi JCube)  è il processo produttivo del destrosio: l’azienda ha infatti  isolato un microbo iperproduttore di destrano e ottimizzato il terreno di cultura, abbattendo notevolmente il costo di produzione e quindi il prezzo di vendita, di 10/100 volte rispetto a quello usato in farmaceutica (parliamo quindi di circa 30 euro al kg) mantenendo però una qualità altissima e stabile. Questo permette di aprire le porte all’impiego del destrano in nuovi ambiti essendo un idrocolloide polifunzionale, tra l’altro biocompatibile e biodegradabile,  e potrà essere utilizzato in cosmetica, nel settore alimentare (dai prodotti gluten-free ai gelati), nel settore dell’healthcare e nel recupero delle acque reflue. Questa è vera disruption: grazie a un innovazione di processo, produrre low-cost senza perdere qualità e ridisegnando completamente i confini del mercato del destrano, che potrà sfruttare tutte le opportunità offerte da un settore molto più grande (quello degli idrocolloidi) che varrà, secondo le stime della società, 7 miliardi di dollari entro il 2018.

Destrano

Le due founder si stanno ampiamente tutelando: nel febbraio 2014 è stata depositata la domanda di brevetto internazionale PCT di processo relativo alla produzione di destrano in polvere e di destrano in pasta. Il batterio lattico alla base dell’innovativo processo produttivo, e isolato da BIOerg, è depositato in una banca estera. “La nostra startup opera nel campo delle biotecnologie, un settore molto specifico e con dinamiche particolari – spiega Giulia Cinti, cofondatrice di BIOerg – un settore che richiede importanti investimenti iniziali e una preparazione di base che sia competitiva. Questi requisiti rendono il nostro progetto da un lato di valore, dall’altro impegnativo dal punto di vista della richiesta di capitali iniziali necessari all’avvio dell’impresa. Avventurarsi in un campo come questo non è stato facile e prendere decisioni imprenditoriali strategiche per l’azienda è ancora più difficile. In questo scenario sono senza dubbio fondamentali le relazioni che si instaurano con i gruppi di ricerca aziendali e universitari che impiegano il nostro prodotto e ci aiutano a svilupparne le numerose applicazioni che differenziano il mercato”. Con la campagna di crowdfunding BIOerg cerca poco più di 450 mila euro mettendo sul piatto il 44% di equity, offrendo all’investitore una prospettiva di ritorno entro 4-5 anni presumibilmente consistente, vista la exit strategy che propende o per la quotazione o l’acquisizione da parte di multinazionale. BIOerg è alla prima ricerca di capitali, le uniche risorse che ha ricevuto in sostegno del progetto fino a oggi vengono dalla vincita di E-Capital – business plan competition (20mila euro) e di Impronta d’impresa (5mila), iniziativa della Camera di Commercio per l’imprenditoria femminile. “L’obiettivo di raccolta capitali è di 452.576 euro – prosegue Cinti – i capitali serviranno soprattutto a finanziare un nuovo laboratorio, inserire un altro biologo e sviluppare altre due idee brevetto. Proprio grazie a Next Equity Crowdfunding Marche abbiamo l’opportunità di lanciare la raccolta capitali attraverso il portale on line; se la raccolta andrà a buon fine sarà possibile realizzare il laboratorio, un’unita produttiva efficiente e in grado di soddisfare le esigenze produttive di destrano per affrontare il mercato”. In bocca al lupo a BIOerg per la sua campagna, il crowdfunding è aperto a tutti gli investitori, professionali e non, si può diventare soci di una società biotech e contribuire al suo successo a partire da 1600 euro, quota minima stabilita dalla startup per investire.      

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