La Tesla made in Italy ha due ruote e si chiama Bikee Bike. Ha già vinto diverse competition: 50mila dollari con il premio di Ford come miglior startup automotive al CES; il premio italiano meccatronica, categoria startup di Unindustria Reggio Emilia, fino ai 65mila euro conquistati lo scorso giugno con il premio Edison Pulse. Recentemente il lancio su Kickstarter che ha portato a Bikee Bike 145mila euro in 35 giorni. Matteo e Luca Spaggiari sono i fondatori della startup, che ha creato un kit che trasforma facilmente normali biciclette in biciclette elettriche, belle e performanti, attraenti per un vasto pubblico. Come ha fatto Elon Musk nel campo dell’auto elettrica . “Tesla non ha certo inventato l’auto elettrica, esisteva già nel 1800. Quello che ha fatto Elon Musk è stato renderla appetibile per il grande pubblico, dandogli quelle caratteristiche che non erano percepite come tipiche di un’auto elettrica. Prima di Musk le auto elettriche erano considerate mezzi noiosi e poco performanti, adatti a fanatici ambientalisti; Tesla le ha rese un prodotto esteticamente all’altezza delle top car e dalle prestazioni elevate. La stessa cosa fa Bikee Bike con le bici elettriche: considerate fino a qualche anno fa un un mezzo per anziani che non riescono a guidare, ora le dotiamo di un cuore performante che può dare emozione, oltre che aiuto”, dice Matteo Spaggiari. Che spiega a EconomyUp come è nata l’idea di realizzare un motore elettrico potente e leggero in grado di essere facilmente installato sulle biciclette per affrontare anche le salite più dure. E perché i fratelli Spaggiari hanno deciso di perseguire questa strada con coraggio e convinzione: “Quello delle bici elettriche è un mercato enorme – continua Matteo – in Europa vengono vendute 1,5 milioni di bici elettriche all’anno. Solo in Italia ne vengono vendute 55mila, con una crescita annua del 3-5%. E il nostro Paese è il più arretrato in tutto il Vecchio Continente, fuori dall’Italia i numeri sono molto più alti. Una bici elettrica costa intorno a 1000 euro per un prodotto cinese di bassa qualità, sui 2000 per un buon prodotto, oltre i 3-4000 per prodotti di alta gamma”. È il 2013 quando nasce l’idea di Bikee Bike. “Metto a punto qualche bozza – racconta Matteo – un paio di schizzi e qualche rendering del progetto. Pubblico tutto sui social, così tanto per avere qualche parere. E, dopo qualche mese, mi contatta l’acceleratore trentino Industrio Ventures perché interessato al progetto”. Nel 2014 i fratelli Spaggiari fondano la startup Bikee Bike. “Il prodotto brevettato da Bikee Bikenon è una bici completa, ma un kit che permette di motorizzare elettricamente qualsiasi bicicletta, conferendole una versatilità, potenza e prestazioni da mountain bike e la capacità di superare pendenze. Il kit si chiama Best, è fornito con diversi livelli di potenza partendo dai 250W legali in Europa fino a 999W ed è facilmente removibile. Il motore può essere regolato tramite un’app per cellulari e l’abbinamento è previsto con batterie da 320, 420 o 550 Wh per autonomie fino a 300 chilometri”. La startup viene avviata a Rovereto all’interno di Industrio Ventures, l’acceleratore di startup hardware insediato nel Polo Meccatronica. Considerato uno dei più grandi poli dell’innovazione a due ruote, il Polo Meccatronica è una fabbrica di idee in cui si uniscono ricerca, formazione e produzione di prodotti innovativi. “Quando siamo arrivati a Rovereto, vista la nostra provenienza dalla Motor Valley, avevamo già il know how tecnico per sviluppare il prototipo. Più che del supporto tecnico degli esperti del Polo, abbiamo usufruito dei contributi e delle agevolazioni regionali per l’avvio della startup” racconta ancora l’imprenditore. Leggi l’articolo integrale su EconomyUp.
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