“E’ stata un’operazione piuttosto lunga che si è conclusa nel migliore dei modi, iHeartMedia aveva già una piccola quota di Voxnest che nacque nel 2018 a seguito della fusione tra Spreaker e BlogTalkRadio e oggi ne ha acquisito il 100%”, dice a Startupbusiness Francesco Baschieri, Ceo di Voxnest e fondatore di Spreaker commentando la notizia della exit di cui abbiamo scritto qui i dettagli La cifra dell’operazione non è stata resa nota anche se Billboard.com in un articolo dedicato all’operazione ha indicato come plausibile la cifra di 55 milioni di dollari. “Voxnest è solida, abbiamo 50 persone la gran parte delle quali lavorano in modalità totalmente remota anche da prima dell’emergenza sanitaria, abbiamo quattro persone nell’ufficio di New York e quattro in quello di Bologna e il resto tutti da remoto: 19 dall’Italia, 8 dagli Usa, 6 dalla Spagna e poi anche dalla Germania, Regno Unito, Francia, Paesi Bassi, Belgio, Serbia, Repubblica Ceca, Marocco. I nostri processi non hanno quindi subito grandi contraccolpi e il nostro business pre-fusione andava bene”. Voxnest ha fatturato 8 milioni di dollari nel 2019 e secondo i piani che furono delineati prima della exit puntava a 14 milioni nel 2020 e a 20 milioni nel 2021. “Il nostro business sta cambiando, siamo partiti concentrandoci sullo sviluppo di piattaforme e tecnologie abilitanti per i podcast e poi questo media è cresciuto – aggiunge Baschieri – , a partire dal 2015 ha iniziato a imporsi ed è esploso negli ultimi due anni diventando quindi interessante anche per la pubblicità ed è questo l’aspetto che maggiormente interessa a iHeartMedia che mira a diventare leader in questo ambito e a creare un vero e proprio marketplace”. iHeartMedia è un gruppo con 9mila dipendenti e circa 6 miliardi di dollari di fatturato che ha una forte presenza negli Usa ma che è poco internazionale, vanta infatti contratti di licenza solo in Australia, Messico e Canada, mentre Voxnest ha una presenza anche sui mercati europeo e sudamericano e anche per questo motivo il gruppo ha deciso di mantenere attivi i brand Voxnest, Spreaker e BlogTalkRadio, Baschieri conserverà quindi il ruolo di Ceo di Voxnest che diventa una società interamente controllata da iHeartMedia la quale recentemente ha rimodellato il suo business puntando sulla radio, sugli eventi e appunto sui podcast e riducendo la presenza nell’ambito del settore della pubblicità outdoor in cui operava con il nome di Clear Channel. Tra i primi investitori di Spreaker c’è Italian Angels for Growth che ha seguito la crescita della scaleup fino all’attuale exit. Il primo round di investimento da parte dei soci di Italian Angels for Growth risale all’ottobre del 2010 e in più riprese i soci IAG hanno investito nella società 675 mila euro. “Investire in startup è questo, supportare la costituzione di nuove realtà con capitali ed expertise, creare volumi di affari, posti di lavori e vedere le società crescere ben oltre le aspettative. Italian Angels for Growth si conferma ancora una volta terreno fertile dell’innovazione per investitori e imprenditori. Il nostro network è in continua crescita e siamo felici di attrarre sempre nuovi professionisti appassionati di innovazione”, sottolinea a Startupbusiness Leonardo Giagnoni, managing director IAG.
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