Indice degli argomenti
- Bandi per startup: come individuare le opportunità di finanziamento più adatte
- Come vincere i bandi per startup: consigli e strategie vincenti
- Bandi per startup: le principali fonti di finanziamento pubblico per avviare un progetto
- I bandi per startup più interessanti del momento: quali sono e come partecipare
- Bandi per startup tecnologiche: le agevolazioni per l'innovazione e la ricerca
- Bandi per startup sociali: finanziamenti per progetti a impatto sociale positivo
- Incentivi alle startup per spese in Ricerca e Sviluppo o in Ricerca e Innovazione
- Startup che hanno ottenuto finanziamenti o incentivi attraverso bandi
- Call e Startup Competition
Bandi per startup: come individuare le opportunità di finanziamento più adatte
Ci sono diversi modi per finanziare la fondazione di una startup o il suo sviluppo se già costituita. In Italia infatti ci sono differenti opportunità messe a disposizione dalla Stato o dalle Regioni, in parte grazie anche alle direttive della Unione europea. Di alcuni di questi bandi (pubblici) ne avevamo trattato in questo articolo. A seconda della propria idea innovativa o business model, i founder possono decidere su una vasta gamma di agevolazioni, incentivi fiscali e finanziamento a fondo perduto tramite la selezione del bando più confacente alla propria realtà imprenditoriale. Una volta individuato, partecipare è semplicissimo: basterà recarsi sul sito di ciascuno per approfondire i requisiti necessari e accedervi. I bandi si differenziano quindi tra pubblici e privati. Questi ultimi spesso prendono il nome di Call o Startup competition e vengono organizzati da soggetti privati quali associazioni, aziende o istituti di credito.
Come vincere i bandi per startup: consigli e strategie vincenti
Per poter vincere un bando che sia privato o pubblico per prima cosa si dovranno leggere e quindi studiare attentamente i requisiti o le linee guida di ciascun bando per sapere cosa richieda nello specifico. Una volta preparati tutti i documenti richiesti, come per esempio certificazioni, scritture legali, contabili e fiscali o business plan, bisognerà redigere il piano di progetto in merito al contesto del bando e quindi descrivere nel modo più accurato possibile come saranno impiegati i fondi messi a disposizione per la startup e per raggiungere gli obiettivi del bando medesimo. Alcuni bandi poi richiedono presentazioni o pitch. Potrebbe tornare utile aiutarsi con Canva, un’ottima piattaforma gratuita per creare presentazioni e progetti in cloud. Ma per riuscire a ottenere i finanziamenti erogati dal Ministero, Regioni o privati, il segreto non consiste tanto nel vincere il bando: l’importante è saperlo rendicontare (ciò vale soprattutto per i bandi di origine pubblica ma vi sono anche casi in cui pure bandi privati pongono molta attenzione a come eventuali fondi vengono poi effettivamente utilizzati). Nella scelta poi gli investimenti devono essere quelli esplicitati e richiesti dal bando. Se infatti la startup non sostiene le spese richieste, queste non verranno accolte, perdendo così i finanziamenti. La valutazione della domanda presentata, infatti, viene fatta in base a delle griglie valutative e non a giudizi soggettivi, pertanto senza possedere i requisiti richiesti, è inutile parteciparvi. Conoscere i criteri di valutazione è fondamentale. Poi, anche se vinto, alcuni bandi prevedono un de minimis: aiuti alle imprese che possono essere legati al sostenimento della crescita di startup o di PMI, oppure aiuti legati a periodi di crisi. Gli aiuti de minimis sono un sostegno finanziario fornito dall’Unione Europea, il cui massimale prevede un importo di non oltre i 200mila euro ad azienda per tre esercizi fiscali consecutivi. Sono esempi di de minimis i prestiti a fondo perduto, i finanziamenti agevolati, i crediti di imposta e altre forme di agevolazione fiscale. Ogni bando quindi adotta un suo de minimis, il suo coefficiente regolatore. Tale caratteristica sarà essenziale nella scelta del bando. Ecco che la startup se vuole essere innovativa e scalare non potrà esimersi dal conoscere il ramo della finanza agevolata. La finanza agevolata è parte integrante dell’economia aziendale, perché aiuta la startup o PMI innovativa a reperire risorse finanziarie a condizioni più vantaggiose, tramite appunto i bandi pubblici pubblicati dall’Unione europea, Stato, Regioni e Province. Qualora all’interno del team non fosse presente un esperto di finanza agevolata, si potrà richiedere il parere di un professionista, un consulente esterno.
Bandi per startup: le principali fonti di finanziamento pubblico per avviare un progetto
Resto al sud
Resto al sud si compone di una parte di contributi a fondo perduto e di una parte di finanziamento con interessi a carico di Invitalia. È rivolto a persone di età tra i 18 e i 55 anni e residenti in una delle seguenti Regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria). I fondi disponibili ammontano a 1 miliardo e 250 milioni di euro.
Cultura Crea 2.0
Cultura Crea 2.0 è la versione rinnovata e potenziata di Cultura Crea. L’incentivo sostiene la nascita e la crescita di imprese e iniziative no profit nel settore turistico-culturale. Si rivolge alle micro, piccole e medie imprese dell’industria culturale e creativa, inclusi i team di persone che vogliono costituire una società, e ai soggetti del terzo settore che vogliono realizzare i loro progetti di investimento in Basilicata, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia. Dal 4 settembre 2023 non sarà più possibile inviare le domande per l’incentivo.
On
ON – Oltre Nuove imprese a tasso zero è l’incentivo gestito da Invitalia per le micro e piccole imprese costituite entro i 5 anni precedenti e con una compagine sociale composta per almeno il 51% da giovani under 35 e da donne di tutte le età. Un mix di finanziamento a tasso zero e contributo a fondo perduto per progetti d’impresa con spese fino a 3 milioni di euro e che può coprire fino al 90% delle spese totali ammissibili. Anche le persone fisiche possono presentare domanda di finanziamento, con l’impegno di costituire la società dopo l’eventuale ammissione alle agevolazioni.
Nuovo Selfiempoyment
Oltre a ON, fino a giugno scorso era a disposizione il NuovoSELFIEmployment che faceva capo al fondo NEET (Not in Education, Employment or training) anch’esso gestito da Invitalia nell’ambito del Programma Garanzia Giovani, sotto la supervisione dell’ANPAL. Si tratta di un finanziamento agevolato con prestiti a tasso zero per l’avvio di piccole iniziative imprenditoriali. È un prestito senza interessi, senza garanzie e rimborsabile in 7 anni, con rate mensili che partono dopo dodici mesi dall’erogazione del prestito. Finanzia il 100% dei progetti di investimento tra i 5.000 ed i 50.000 euro, ed è rivolto a donne inattive e disoccupati di lungo periodo.
I bandi per startup più interessanti del momento: quali sono e come partecipare
Fondo di Garanzia Mise
Il Fondo di Garanzia è una agevolazione del Ministero dello sviluppo economico, finanziata anche con risorse europee, che può essere attivata solo a fronte di finanziamenti concessi da banche, società di leasing e altri intermediari finanziari. Con il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, l’Unione europea e lo Stato Italiano affiancano le imprese e i professionisti che hanno difficoltà ad accedere al credito bancario perché non dispongono di sufficienti garanzie. Vi possono partecipare start-up già costituite.
Resto qui
Resto Qui è l’estensione di Resto al Sud nei territori del cratere sismico dell’Italia centrale colpite dai terremoti del 2016 e 2017, e delle isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord. In parte consiste in un finanziamento a fondo perduto pari al 50% dell’investimento complessivo e in parte ad un finanziamento agevolato a tasso zero pari al restante 50%. Possono fare domanda gli under 56 per 92 Comuni situati in Lazio, Marche e Umbria; non ci sono limiti di età per i restanti 24 comuni.
Bando Digital Transformation
Digital Transformation è l’incentivo che favorisce la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi delle micro, piccole e medie imprese. Istituito dal Decreto Crescita, è promosso dal MIMIT e gestito da Invitalia. La dotazione finanziaria è di 100 milioni di euro. Sono finanziabili le tecnologie previste da Impresa 4.0 e quelle relative a soluzioni digitali di filiera nella forma del 10% a fondo perduto e 40% tramite finanziamento agevolato.
Punto impresa digitale – Camera di Commercio
Punto impresa digitale è una iniziativa delle Camere di Commercio e di Unioncamere a supporto della digitalizzazione delle imprese nel contesto sfidante di Impresa 4.0. Offre servizi di mentoring e orientamento sulle tecnologie abilitanti di Impresa 4.0 con contributi a fondo perduto attraverso bandi gestiti dalle Camere di Commercio.
Brevetti + Marchi+ e Disegni+
Brevetti+ Marchi+ e Disegni+ è l’incentivo per la concessione di agevolazioni per la valorizzazione dei titoli di proprietà industriale alle micro, piccole e medie imprese e rifinanziato con una dotazione di 32 milioni di euro, 20 dei quali per Brevetti+, 10 per Disegni+ e 2 per Marchi+. Le domande di contributo potranno essere presentate a partire:
- dal 24 ottobre 2023 per Brevetti+
- dal 7 novembre 2023 per Disegni+
- dal 21 novembre 2023 per Marchi+
Bandi per startup tecnologiche: le agevolazioni per l’innovazione e la ricerca
Smart & Start
Smart&Start Italia è un finanziamento rivolto alle startup innovative costituite da non più di 60 mesi e iscritte alla sezione speciale del registro delle imprese. Alla misura sono destinate anche risorse del PNRR pari a 100 milioni di euro, riservate esclusivamente alle start up femminili. Vengono finanziati beni e servizi che presentano almeno una delle seguenti caratteristiche:
- significativo contenuto tecnologico e innovativo;
- sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale, dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’internet of things;
- valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata (spin off da ricerca).
Smart&Start Italia finanzia piani d’impresa di importo compreso tra 100 mila euro e 1,5 milioni di euro. Le start-up richiedenti possono beneficiare di diverse agevolazioni come un finanziamento agevolato, senza interessi, per un importo pari all’80% delle spese ammissibili, servizi di tutoraggio, e conversione di una quota del finanziamento agevolato ottenuto in contributo a fondo perduto.
Bando made 2023
Bando Made 2023 finanzia progetti di innovazione, ricerca industriale e sviluppo sperimentale e prevede la concessione di contributi a fondo perduto fino al 70% dei costi ammissibili e con un massimale di 400.000 euro. Un bando con una dotazione finanziaria di 12,5 milioni di euro a sostegno di tutte imprese e aggregazioni di imprese per la realizzazione di progetti di Industria 4.0. Sarà possibile presentare le proposte progettuali a partire dal 5 luglio 2023 ed entro il 31 dicembre 2024.
Bandi per startup sociali: finanziamenti per progetti a impatto sociale positivo
Impatto +
Il Bando Impatto+ edizione 2023 di Banca Etica ed Etica Sgr è dedicato a progetti che si pongono come obiettivo quello di rigenerare il senso di appartenenza delle persone, per contrastare gli effetti dell’individualismo dato dal sistema economico e coinvolgere sempre di più le persone nella vita delle comunità di cui fanno parte. I progetti selezionati su tutto il territorio nazionale, se raggiungeranno in crowdfunding sulla piattaforma Produzioni dal Basso, il 75% del budget previsto, saranno cofinanziati da Etica Sgr per il rimanente 25%.
Call For Impact
Call For Impact di Geti it! è un’iniziativa volta a sostenere la nascita, lo sviluppo e il rafforzamento delle start-up a vocazione sociale, ambientale e culturale in Italia. Possono partecipare al bando start-up che abbiano al proprio interno almeno un under 35. Tramite la call saranno selezionati fino a un massimo di 12 team di start-up che avranno l’opportunità di:
- prendere parte a un percorso di incubazione/accelerazione (della durata di 3 mesi), consulenza e mentorship dal valore di mercato complessivo indicativamente compreso tra €20.000 e €25.000, nonché ricevere un contributo volto alla copertura dei costi di partecipazione al percorso, pari a € 3.500;
- entrare a far parte del portafoglio di partecipazioni di FSVGDA, con importanti benefici in termini di visibilità e accesso ai canali di comunicazione di FSVGDA e di Cariplo Factory;
- competere con le migliori start-up che avranno completato i percorsi per l’accesso, ove selezionate, a un ulteriore investimento da parte di FSVGDA, compreso tra un minino di €50.000 e un massimo di 000.
Sarà possibile presentare la propria candidatura in due finestre di raccolta: dal 20 marzo 2023 al 30 giugno 2023 oppure dal 1° ottobre 2023 al 31 marzo 2024.
Welfare, che impresa
Il Bando Welfare, che impresa!, intende premiare e supportare i migliori progetti di imprenditorialità sociale promossi da Enti in grado di generare impatto, nei settori:
- Welfare, cura e reti di comunità
- Rigenerazione del patrimonio culturale e valorizzazione delle aree interne
- Contrasto alle povertà (energetica, educativa, alimentare)
- Sostenibilità ambientale e circular economy
- Agrifood
Sono previsti i seguenti premi:
- un premio da € 40.000 a fondo perduto
- tre premi da € 20.000 a fondo perduto ciascuno
Inoltre tutti gli Enti vincitori potranno inoltre accedere a:
- sessioni di mentorship personalizzate erogate da uno degli Incubatori
- Finanziamento Crescita Impresa a condizioni agevolate fino a € 50.000,00, da Intesa SanPaolo.
- conto corrente Business Insieme a condizioni agevolate per 36 mesi (Convenzione Prossima Illimitato 2.0), e carta di debito Carta Debit Plus con canone mensile gratuito, messi a disposizione da Intesa SanPaolo.
- Riconoscimento Speciale dalla Fondazione Sociale Venture Giordano Dell’Amore: accesso all’Investor Day Get it!
Incentivi alle startup per spese in Ricerca e Sviluppo o in Ricerca e Innovazione
Il MIMIT (ministero delle Imprese e del Made in Italy), ex ministero dello Sviluppo Economico, da anni mette in campo incentivi alle start-up ed aziende per supportarle nelle spese in Ricerca e Sviluppo (R&S) o in Ricerca e Innovazione (R&I). Il famoso Credito d’imposta R&S, che utilizza le risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione, è stato sostituito, con la legge di bilancio 2020, da un nuovo credito d’imposta per investimenti in ricerca e sviluppo, transizione ecologica, innovazione tecnologica 4.0 e altre attività innovative. Nel 2023 il tax credit è pari al 20%, 15, 10 o al 5%, nel limite massimo annuale di 5, 4 o 2 milioni di euro.
Startup che hanno ottenuto finanziamenti o incentivi attraverso bandi
Sono pochissime le startup innovative che non hanno partecipato almeno a un bando o usufruito degli incentivi in R&S. Tra questi oramai Smart & Start Italia è un’opportunità che un buon founder non può permettersi di farsi sfuggire. Con gli incentivi in Ricerca e Sviluppo messi in campo dallo Stato, diverse startup italiane hanno carpito i loro benefici e si sono affrettate a richiederli, quali per esempio 1000Farmacie, D-Orbit, Casavo, WeSchool. Per sapere quali startup ne hanno beneficiato, basta fare una ricerca sul Registro imprese nell’apposita sezione.
Call e Startup Competition
E’ impossibile fare un elenco delle tante call e competition che vi sono, di quelle che riteniamo più importanti pubblichiamo su Startupbusiness quando vengono aperti con tanto di specifiche e deadline. Bisogna però sapere che esistono bandi che non mettono un palio finanziamenti ma altre tipologie di supporto, alcune efficaci, altre meno, è quindi opportuno conoscere bene non solo le specifiche per partecipare al bando ma anche cosa il bando offre. Vi sono call organizzate da incubatori e acceleratori dove chi ‘vince’ ha la possibilità di partecipare ai programmi, vi sono call organizzate da aziende dove il ‘premio’ è la possibilità di entrare in contatto con potenziali partner industriali con cui fare business, ci sono call che consentono alle startup che partecipano di incontrare potenziali investitori e mentor. Vi sono anche call meno efficaci, che magari si limitano a offrire l’accesso a qualche servizio o un po’ di visibilità, è quindi opportuno valutare bene ciò che la call offre e quale è l’impegno che richiede per decidere se il rapporto tra i due giustifica l’attività richiesta per la partecipazione. (Foto di Austin Distel su Unsplash )
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