“Siamo molto soddisfatti di aver chiuso con successo questo round per Banale, azienda che opera nel mondo del design. Altrettanto soddisfatti per aver ormai sistematizzato l’utilizzo del debt matching, ossia abbinare per ogni euro di equity raccolto un euro di debito da una banca partner – spiega a Startupbusiness Francesco Inguscio, Ceo di Nuvolab che ha curato l’operazione – Questo strumento è sempre più utile per ridurre la diluizione dei fondatori nelle prime fasi di lancio della propria startup. Inoltre con un equo bilanciamento di equity e debito l’operazione può non fare ricorso alle solite garanzie fideiussorie da parte dei fondatori. Infine consente alla startup di ‘comprare tempo’ per raccogliere più metriche e presentarsi al round series A con una valutazione premiante. Anche se non è consigliato per tutte le startup, sicuramente fornisce un utile boost a chi è nelle condizioni di utilizzarlo. E certamente i nostri imprenditori rainmaker ne sapranno fare buon uso”. La startup di design Banale, dopo una rapida crescita di volumi e fatturato, annuncia infatti di avere raccolto 1,2 milioni di euro che verranno investiti per lo sviluppo della gamma dei prodotti, il potenziamento delle vendite online e per l’apertura dei primi negozi monomarca a Milano e in Asia. Di questi 1,2 milioni di euro, 600mila sono stati investiti in equity dai soci pre-esistenti, mentre i restanti 600mila sono stata immessi come capitale di debito. Questo fundraising, guidato appunto dall’esperienza di Nuvolab, venture accelerator e innovation advisor, che da poco più di un anno supporta Banale nella sua trasformazione in scaleup, permetterà di poter proseguire e velocizzare il processo di crescita e affermazione del brand come riferimento per il mercato dei traveller e degli urban commuter. Inoltre – fa sapere una nota diffusa in occasione dell’annuncio – permetterà di consolidare la scalabilità del modello di business, con l’obiettivo di essere pronti nel 2021, dopo un ulteriore round di investimento, a espandere i punti vendita diretti sul mercato retail e a crescere online sui principali mercati target: USA e Asia. Banale disegna prodotti utili e originali per chi è sempre in viaggio: nomadi urbani, viaggiatori per passione o per affari, tutti quelli che condividono e amano uno stile all’insegna della filosofia “my bag is my home”. L’exploit dell’azienda milanese, attiva dal 2015, si spiega con la capacità di rispondere alla domanda di prodotti per il viaggio, in crescita a doppia cifra a livello globale, con proposte uniche capaci di distinguersi per le proprie funzionalità innovative e per quel look & feel minimal che ha fatto subito breccia sul pubblico, soprattutto internazionale, appassionato di design italiano. Così sono nati cuscini da viaggio tascabili, maschere antismog per ciclisti urbani, zaini che si trasformano per portare oggetti voluminosi, e tanti altri prodotti innovativi che hanno avviato la crescita di Banale lanciandolo come uno dei brand emergenti su questo mercato. L’Asia, Cina e Giappone in testa, è il mercato che più sta premiando il brand, che qua realizza il 60% del fatturato, vendendo quasi interamente online. Nuvolab, l’acceleratore che accompagna le startup ad alto potenziale nella loro trasformazione in scaleup di successo fornendo la giusta strategia, relazioni industriali e fondi per emergere, guarda al futuro e ha scelto di supportare Banale perché in una Italia dove vi sono le eccellenze mondiali del design, serve puntare su startup che innovino questo verticale industriale e lo esportino su canali digitali. “Dopo i progetti sul food, come in ‘This Is Not A Sushibar’ e ‘Zanze’, e sul fashion, con ‘DIS – Design Italian Shoes’ con il deal su Banale, Nuvolab inizia a valorizzare le sue competenze e relazioni nel verticale del forniture & design – aggiunge Inguscio – Inoltre il supporto di una grande banca come Banco BPM per il debt matching ottenuto su questo round equity, conferma l’importanza delle banche nella crescita dell’ecosistema italiano dell’innovazione e l’utilità delle garanzie fornite da Medio Credito Centrale per le startup innovative, in attesa dell’attivazione del Fondo Nazionale per l’Innovazione”. “Questo round è un’altra conferma che stiamo andando nella direzione giusta, con un piano industriale validato che punta a una crescita molto aggressiva nei prossimi due anni e alla affermazione di Banale come brand di riferimento per il comparto travel & commuting. Puntiamo a completare in breve tempo la gamma prodotti per continuare la crescita in distribuzione nei principali mercati target e rafforzare la nostra presenza come online brand”, dice Stefano Bossi, Ceo di Banale, nella nota.
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