“In Italia procede a pieno ritmo la campagna di crowdfunding con BookaBook per distribuire in Italia il Benefit Corporation Handbook e diffondere così anche nel nostro Paese la conoscenza su uno dei temi più stimolanti del momento. Chiunque si interessi di innovazione e business non può stare solo a guardare, dovrebbe attivarsi per capire meglio cosa sta accadendo”, esordisce così Eric Ezechieli, co-fondatore di Nativa B Corp, la prima Benefit Corporation (in breve B Corp) italiana. Oggi le B Corp stanno emergendo come uno dei più significativi elementi di innovazione anche nel mondo startup e tecnologia: la Bay Area di San Francisco e la Silicon Valley sono oggi l’area del pianeta con la più alta concentrazione di B Corp, ce ne sono circa un centinaio. Uno dei loro principali punti di forza è la capacità di attrarre talenti in un’area altamente competitiva. Kickstarter, la più grande piattaforma di crowdfunding al mondo, è una B Corp e il modello diventa sempre più attraente anche per i piccoli business e le startup. Le B Corp sono un nuovo paradigma, molto più evoluto, di business. Il profitto per le B Corp deve derivare da un significativo e misurabile Beneficio Comune, che impatti positivamente la società e l’ambiente. Oggi sono circa 1300 nel mondo, sono anche una forma giuridica pienamente definita in 30 stati USA e speriamo presto anche in Italia. In un prossimo futuro diventerà inconcepibile fare profitti a danno delle persone, della società o dell’ambiente, come oggi sembrerebbe quantomeno bizzarro proporre un business model fondato sull’utilizzo di schiavi come forza lavoro. Le B Corp sono il futuro, oggi e si stanno configurando come un vero e proprio movimento, una lobby globale di innovazione per ridefinire il significato di successo del business. Oggi coprono già 121 settori diversi in 41 Paesi. Il mese scorso ad Amsterdam, dove ha sede B Lab Europe, è stato presentato il movimento delle B Corp Europee, che conta già oltre 70 aziende. Inoltre le B Corp nel resto del mondo hanno oggi superato come numero quelle negli USA. L’Italianissima azienda high tech D-Orbit, che fa sistemi per assicurare ‘Clean and Safe access to space’ è una B Corp; Altschool è una B Corp che si propone di re-inventare la scuola, ha appena raccolto 100 milioni di USD da diversi finanziatori nella Silicon Valley, tra cui Mark Zuckerberg; ETSY è una B Corp che si è appena quotata in Borsa, il valore base alla quotazione era di 16 USD e ora è intono ai 20. Gli analisti hanno valutato che lo status di B Corp ha un importante impatto positivo anche sulla percezione dei mercati finanziari. Warby Parker, Fast Company Most innovative company of 2015, è una B Corp. Roshan, la più grande società di telefonia e IT dell’Afghanistan, è una B Corp. Un’altra B Corp è la champion delle campagne sociali online, Change.org . L’elenco, che potrà sorprendere chi approccia questo tema per la prima volta, potrebbe continuare per pagine intere. Oggi la più grande B Corp al mondo è Natura, una azienda brasiliana quotata in Borsa, leader nella produzione di cosmetici. A gennaio 2015 persino il Ceo di Unilever Paul Polman ha annunciato che tutto il gruppo sta valutando la possibilità di diventare una B Corp. “Per sapere tutto sulle B Corp c’è oggi un nuovo strumento fondamentale che è possibile già da ora prenotare, il Manuale delle B Corp su BookABook, acquistato e regalatelo ai vostri amici imprenditori, startupper, professori, giornalisti, curiosi”, invita Ezechieli che aggiunge: “l’edizione Italiana comprenderà anche i migliori case-study dal nostro Paese, che già oggi è il secondo in Europa con una decina B Corp, dopo l’Olanda dove se ne registrano oltre 20. Oltre al libro, è anche possibile vedere l’intervento al TEDx a Bologna di Paolo Di Cesare, co-fondatore di Nativa”. Emil Abirascid
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