Nata nel 2018 per opera di Biagio Bartoli e Stefano De Amici, questa società è riuscita a raccogliere in precedenti round 4,5 milioni di euro, passare indenne il lockdown e la crisi pandemica (reiventandosi per trasformare problemi in opportunità) raggiungere quasi un milione di persone in 800 strutture sparse su 90 province italiane su 107. Con una base utenti che cresce ogni mese di oltre 20 mila nuovi iscritti su centinaia di discipline diverse, Sportclubby ha superato 14 milioni di prenotazioni.
Sportclubby è una delle realtà sport-tech più finanziate del nostro Paese e al momento, una delle più floride. E’ un mix tra motore di ricerca, social network e ecommerce per gestire quasi tutte le passioni sportive. O scoprirne di nuove. Con Sportclubby si possono cercare, prenotare e pagare corsi e servizi offerti da strutture, club, federazioni e professionisti del settore; invitare amici a condividere le stesse passioni, ma anche scoprire e praticare nuove discipline. In tutto questo ovviamente i dati sono l’aspetto più importante, perchè la piattaforma ovviamente ne raccoglie e ne può analizzare parecchi. La startup è attualmente incubata in Wylab, il primo SportsTech Business Incubator in Italia, che è il soggetto promotore anche di questo nuovo aumento di capitale da 1,5 milioni, volto almento in parte all’internazionalizzazione. “Il nuovo round ci permetterà di dare slancio alla trasformazione digitale nel settore su larga scala. Negli ultimi due anni, infatti, le aspettative delle persone sono cambiate verso qualsiasi genere di “prodotto” e lo sport non fa eccezione: vogliamo acquistare in pochi tocchi un abbonamento, ricevere comunicazioni sul nostro smartphone e interagire con chi condivide le nostre passioni, proprio come avviene quando facciamo acquisti online o prenotiamo un hotel ”, spiega Biagio Bartoli, CEO e cofondatore di Sportclubby “Ho sempre pensato che lo sport renda la vita delle persone migliore e la tecnologia è il mezzo più efficace per avvicinarle allo sport.”
Con i nuovi capitali, si può guardar all’espansione in Europa: obiettivo 2022 è affiliare le prime cinquanta strutture in nuovi Paesi.
La società ha contribuito a digitalizzare moltissime strutture in Italia in questi ultimi anni, un po’ complice la pandemia: con la gestione del Green Pass che fungeva da cavallo di Troia, la società ha accompagnato centinaia di centri sportivi e benessere nella trasformazione digitale facendo scoprire il mondo della tecnologia per gestire prenotazioni, orari, abbonamenti, Green Pass, pagamenti mobile, micro-assicurazioni sportive, promozioni e altri servizi digitali per lo sport.
La società rafforzerà quindi anche il proprio team – che oggi conta 25 dipendenti – introducendo nuove figure manageriali commerciali.
Tra le evoluzioni tecnolgiche in fase di sviluppo, l’introduzione di un metaverso dedicato allo sport e di un’offerta sempre più evoluta e accessibile per la domotica dei centri in ottica di digitalizzazione. Offerta che oggi include già sistemi intelligenti di controllo accessi e SportCam ad uso delle strutture sportive, per registrare, analizzare e trasmettere in streaming allenamenti e incontri.
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