Comscore, impresa internazionale che si occupa di campagne pubblicitarie online, ha presentato il report dei comportamenti degli italiani online nell’ultimo anno. L’indagine è ovviamente molto importante per tutte le aziende che stanno pianificando le proprie strategie di marketing e comunicazione su internet per il 2020. Il documento integrale è scaricabile gratuitamente. Ricerca Comscore 2019_Audience e tempo speso online Quali sono i principali dati emersi?
- aumentano gli accessi e anche il tempo speso da mobile: sono 33 milioni gli italiani che lo fanno. A settembre la popolazione digitale maggiorenne italiana ha trascorso su mobile il 77% del tempo online (5 punti percentuali in più rispetto allo scorso anno), con quello in app che pesa complessivamente per il 68%
- aumenta del 3% il tempo trascorso online; relativamente al mobile, tuttavia, vista la possibilità di attrarre le audience da parte di molti domini, l’engagment è basso, ovvero il mobile fa fatica a trattenerne l’attenzione
- gli italiani spendono il 52% del loro tempo online su tre property differenti: ancora molto forti le due principali OTT (Facebook con il 28.9% e Google con il 20.7%) al terzo posto come totale tempo speso online Spotify con il 2.5%
- il mondo del social network sta assistendo ad un fenomeno emergente: TikTok ha registrano nel 2019 un +122%, rispetto al 2018 per un totale di 9 ore medie mensili di tempo speso per utente
- il mondo musicale contribuisce alla sempre maggiore fruizione di servizi streaming video (Vevo, canali di Sony BMG e di Warner Music) e alla crescita di property digitali dedicate (Spotify e Pandora)
- le prime 5 properties in termini di tempo speso rappresentano oltre il 54% del totale del tempo trascorso online. Sono gli aggregati dei due OTT Google e Facebook a generare la stragrande maggioranza del tempo speso online, seguiti da servizi di Entertainment come Spotify e Netflix, e da Amazon.
“È evidente che con la crescita degli accessi da mobile si stiano distribuendo le audience e concentrando il tempo speso” commenta Fabrizio Angelini, CEO di Sensemakers che rappresenta in esclusiva Comscore in Italia. “Oltre alle properties di Google e Facebook su cui si trascorre la metà del tempo on-line stanno emergendo nuovi player dell’intrattenimento focalizzati sui contenuti video come Netflix, musicali come Spotify o in grado di coniugare entrambi come Tik Tok.”
I comportamenti della Gen Z
Ma analizzando il dato per i più giovani (fascia di età 18-24), la dinamica diventa ancora più evidente. Cambiano innanzitutto le posizioni di forza, con YouTube prima mobile app per tempo medio per utente, seguita da TikTok e da Instagram, che l’anno scorso si posizionava seconda. E nella variazione anno su anno, a fronte di una situazione tutto sommato stabile per mobile app ormai diffuse come Instagram e Facebook (quest’ultima con un tempo medio di utilizzo inferiore a quanto registrato sulla popolazione 18+), si evidenziano i trend più interessanti con forti crescite dell’engagement sulla stessa Tik Tok (+154%), su Twitch (+46%) e su Twitter (+124%), le prime due delle quali da tenere sotto osservazione nei mesi a venire.
Fenomeno TikTok
La rilevanza assunta dall’app TikTok è impressionante (se non va a finire come Snapchat, ndr.). Nella popolazione italiana complessiva, TikTok è incrementato rispetto al 2018 del 122% (FB del 14,5) con una media di 9 ore mensili dedicate; nella fascia 18-24 anni è cresciuto del 154% (YouTube che guida la classifica per tempo speso è cresciuto del 14%); mediamente le ore dedicate a TikTok per i più giovani sono circa 11,7 al mese. Strana e interessante in questa fascia la crescita di Twitter: + 124%.
L’importanza dello streaming
Il driver principale e trasversale della crescita delle properties online sembrano essere la musica e i video in streaming: Spotify è la terza property digitale per totale tempo speso online, complessivamente e su mobile app, in Italia così come per esempio nel Regno Unito e in Spagna (mentre negli Stati Uniti è preceduto da Pandora, altro servizio di streaming musicale). Netflix è nelle prime 5 property. In maniera analoga, la musica rientra anche nella fruizione di video di YouTube e di TikTok. Twitter
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