Buru Buru, Viralize, ScontoDigitale, Balzo, Freapp, Family Nation, Wowcracy, Zuffle, Sgnam, Gourmant, Joturl sono le 11 startup che già hanno seguito il programma di accelerazione di Nana Bianca, l’iniziativa a supporto delle nuove imprese digitali fondata da Paolo Barberis, Alessandro Sordi e Jacopo Marello e localizzato a Firenze.
La notizia di questi giorni è che è stata lanciata la call per Asteroids #3, cioè il terzo programma di accelerazione, il termine per le candidature termina il prossimo 15 dicembre e dopo una prima scrematura, il 22 gennaio si terrà la giornata pitch. (per l’application clicca qui)
Nana Bianca, attiva dal 2012, ha ricevuto in poco più di un anno oltre 200 progetti, ma solo alcuni di questi hanno potuto accedere a Asteroids, una giornata di incontro fisico tra startup e il team dell’acceleratore, i mentor e un pò di investitori, in particolare Club Italia Investimenti e Siamo Soci. In questa giornata si decide quali saranno le startup pronte per essere “accelerate” attraverso il programma di Nana Bianca che ha costruito intorno a se un network di partner che permette di offrire alla startup, non solo il programma di accelerazione, ma una corsia preferenziale verso gli investimenti o verso il mercato.
Un esempio di come funziona il sistema è offerto da Buru Buru (un marketplace del design artigianale, avevamo intervistato una delle sue fondatrici lo scorso anno), una delle prime realtà accelerate da Nana Bianca, che cresciuta, resa più solida e strutturata verso il mercato grazie al programma di accelerazione, ha lanciato in questi giorni sulla piattaforma di crowdfunding Siamo Soci la sua ricerca di capitali per sostenere l’internazionalizzazione e il lancio della nuova piattaforma.
In un anno Nana Bianca è passato da un team di 3 a 25 persone, prodotto fatturato per 6 mln di euro, investito in startup 1,5 mln, accelerato 11 startup e partecipato a investimenti angelici in: Musixmatch, Depop, OFootball, Shakechat, Timbuktù, Wiman. Nell’ambito dei numeri piccoli che ancora esprime l’Italia in questo settore (l‘early stage ha cubato 80 mln complessivi nel 2012)
Startupbusiness ha posto alcune domande ai fondatori di Nana Bianca, imprenditori digitali di successo di prima generazione: Paolo Barberis, Alessandro Sordi e Jacopo Marello, che ringrazio per la velocità con la quale mi hanno risposto.
Quanto è importante un programma di accelerazione per una startup? nel vostro caso, qual’è l’obiettivo che si persegue con l’accelerazione; mercato o vc?
Il programma di accelerazione è molto importante perchè permette di ridurre gli errori nel modello di business. Nana Bianca infatti si concentra nell’accelerazione dei modelli di business e lavora la fianco dei team con l’obiettivo di ridurre gli errori iniziali e velocizzare il “time to market”. L’obiettivo dell’accelerazione è di strutturare aziende i grado di autosostenersi e gettare le basi per modelli di business altamente scalabili rivolti al mercato internazionale.
Cosa chiedete in cambio alla startup, quanto di equity?
Nana Bianca in cambio chiede l’impegno assoluto di tutto il team, che per noi è una componente fondamentale. Durante il periodo di accelerazione la startup può usufruire gratuitamente di tutta una serie di servizi come ad esempio consulenza di web marketing, servizi di customer acquisition, supporto dal punto di vista legale, fiscale e giuslavoristico ed un nutrito network di mentors. Al termine del programma poi tipicamente Nana Bianca sottoscrive il 10% del capitale sociale.
Quali sono i trend dell’industria internet che vi interessa maggiormente seguire per il prossimo programma di accelerazione?
I trend che più ci interessano sono 3 e riguardano: app mobile, e-commerce e advertising online in tutte le sue forme. Riteniamo infatti di non essere in grado di supportare altri tipi di startup come ad esempio progetti di social network e moneta virtuale.
Come vedete il panorama attuale italiano delle startup: c’è crescita? c’è bolla? cosa manca? cosa si potrebbe fare?
Ultimamente l’argomento startup e incubatori è molto “di moda”, se ne parla tanto e molto spesso si dicono cose che non corrispondono esattamente alla realtà dei fatti. Non crediamo che in Italia nasca il prossimo Facebook o Twitter, tanto per citarne un paio, perchè manca un solido ecosistema che permetta di fare impresa e mancano i grandi capitali. L’Italia ha urgente bisogno di una nuova riforma del lavoro che faciliti la nascita di nuove imprese e che allo stesso tempo incentivi quelle già consolidate ad investire in startup ccon innovativi modelli di business.
Programma di accelerazione: quanto dura, cosa fanno le startup durante e dopo, che rapporto c’è tra l’accelerazione al network di angels/investimenti, qualche caso di “successo”
Il nostro programma di accelerazione dura generalmente 3 mesi in cui la startup lavora nella nostra sede a Firenze, fianco a fianco con noi e il nostro team. Nana Bianca ha un rapporto diretto con il fondo Club Italia Investimenti 2 che insieme a noi valuta tutte le startup in accelerazione. Possiamo dire che il successo è relativo, per noi ad esempio è un successo che 2 delle prime startup accelerate ovvero Buru Buru e ScontoDigitale hanno già ricevuto un primo finanziamento e stanno crescendo mese dopo mese in termini di fatturato e di clienti, e presto si espanderanno all’estero. In questi giorni ad esempio è partita la campagna di crowdfunding di Buru Buru su SiamoSoci proprio con l’obiettivo di raccogliere ulteriori fondi per l’espansione all’estero.
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