Anteos è il primo drone autorizzato alle missioni critiche, piloti cercasi

Anteos: drone ad ala rotante, con 4 rotori e controllo del passo collettivo (praticamente un elicottero) che può pesare dai 3 fino a 20 chilogrammi. Lo produce Aermatica, società pioniera in Italia nello sviluppo degli Unmanned Aerial Vehicles.

Anteos è il primo drone italiano, probabilmente uno dei primi al mondo, a poter volare in ambito civile e in contesti di operazioni critiche con delle autorizzazioni di legge che ne certificano sopratutto l’affidabilità tecnica e la sicurezza. Autorizzazione che in Italia rilascia Enac, unico ente competente per la sicurezza in volo. 

Alcuni mesi fa, ne avevamo parlato qui, l’Enac è stato tra i primi al mondo a regolamentare un settore, quello dell’uso dei droni in ambito civile e commerciale, che sta vivendo un momento di grandissimo slancio, con tutti i riverberi che ne conseguono sul fronte di una regolamentazione al loro uso.

Perchè problemi se ne pongono, sotto tanti punti di vista: sicurezza prima di tutto, ma anche privacy, occupazione (e gestione) dello spazio aereo. Gli utilizzi in ambito civile dei droni sono infatti moltissimi, si va dalla sorveglianza ai rilevamenti foto e video, dall’applicazione in agricoltura a quella in siti industriali, dall’utilizzo in situazioni “ordinarie” a quello in situazioni pericolose e di crisi, dall’investigazione al giornalismo, dal monitoraggio ambientale e delle strade alla ricerca. Come Amazon insegna, anche le consegne di pacchi potrebbero essere realizzate nell’arco di pochi anni, non più dal furgoncino ma da un drone.

Si stima che questa industry potrebbe arrivare a valere 89 miliardi di dollari entro i prossimi 10 anni.

Potenzialmente un Far West dei cieli, dove chiunque (visto anche l’abbassarsi dei costi) può mettere un drone per aria e fargli fare un pò quello che vuole. Ci sentiremmo sicuri, ci sentiremmo tutelati nella nostra privacy? 

“La nostra visione è sempre stata quella di credere  nell’opportunità di un mercato normato. – sottolinea a Startupbusiness Piero Refolo, Ceo di Aermatica –  Aermatica ha dedicato una parte importante degli investimenti in ricerca e sviluppo per complementare le prestazioni di fascia alta dei suoi sistemi APR con funzionalità che ne garantissero un utilizzo sicuro, funzionalità individuate e realizzate anche grazie ai preziosi consigli dei tecnici ENAC con i quali abbiamo condiviso alcune delle fasi progettuali più critiche. Attualmente il regolamento Enac è tra gli esempi di regolamento del settore più avanzati. In altri Stati cominciano ad esserci dei regolamenti, delle macchine autorizzate, ma con molte o moltissime restrizioni in più rispetto alle tipologie di operazioni permesse oggi ad Anteos”.

Dopo essere stata a fine 2012 la prima società autorizzata da Enac al volo “non segregato” (cioè nello spazio aereo aperto), Aermatica con Anteos ha ottenuto recentemente la prima autorizzazione per operazioni critiche.

“Questo importantissimo risultato ha consentito nei giorni scorsi ad Aermatica di effettuare ispezioni nel contesto industriale del sito Enel di Livorno, portando così a termine un percorso avviato da tempo con ENEL – spiega Piero Refolo – Con ENEL le attività sono partite circa 2 anni fa e ora abbiamo raggiunto questa milestone importante. Precedentemente non era vigente il regolamento e l’unico modo per poter effettuare attività (in particolare quelle sperimentali) era ricorrere alle tipiche regole di concessione di Permessi di Volo. Aermatica, in questo vecchio regime, aveva ottenuto diversi permessi di volo che abilitavano il sistema Anteos ad essere sperimentato in scenari “di sempre maggiore complessità e con sempre minori restrizioni”. In questa modalità erano iniziate anche le attività sperimentali con ENEL, che ci hanno permesso oggi di raggiungere l’obiettivo dell’autorizzazione prima di tutti gli altri.”

Cosa sono le “Operazioni Specializzate Critiche”

L’autorizzazione ad Aermatica, e al suo Anteos APR, per “Operazioni Critiche” è stata rilasciata 11 luglio 2014. Questo è la prima volta che accade dall’entrata in vigore del regolamento il 30 aprile scorso.

Il regolamento entrato in vigore parla di autorizzazione dell’operatore e prevede il presidio di 3 componenti per il rilascio di autorizzazione allo svolgimento di operazioni specializzate: – SAPR:   la macchina e la sua manutenzione nel tempo – PILOTI:   i piloti, il loro grado di preparazione teorica e pratica -ORGANIZZAZIONE: il presidio di tutte gli aspetti organizzativi connessi alla corretta gestione delle operazioni in campo.

Le operazioni specializzate a loro volta possono essere di due tipi: –   operazioni specializzate non critiche:  operazioni condotte in scenari semplici (“un campo di patate” per intenderci, ovvero uno scenario dove non ci sono persone o cose o non c’è (o è bassa) la possibilità di fare danni a persone o cose. –   operazioni specializzate critiche: operazioni condotte in scenari complessi (un sito industriale, un centro abitato) ovvero uno scenario dove ci sono persone o cose e c’è la possibilità di fare danni a persone o cos.

“Questo nuovo risultato raggiunto da Anteos è molto importante perchè ha una valenza internazionale – conclude Refolo – infatti stiamo avendo numerosi contatti dall’estero: Francia, Spagna, Austria, Romania  e anche USA perchè, anche laddove esistono regolamenti da tempo, Anteos ha  tutte le carte in regola per poter finalmente lavorare “negli scenari che servono.”

Adesso avanti tutta con la formazione dei piloti di droni: chiunque può imparare, non servono competenze tecniche particolari, ma un’adeguata e seria preparazione è necessaria, non ci s’improvvisa piloti di droni. Anche sotto questo profilo, Aermatica è lungimirante e già da tempo ha avviato una sua Academy. Recentemente ha avviato anche una partnership con FTO Padova, insieme hanno lavorato per costruire un organizzazione che fosse capace di erogare corsi teorici e pratici  per formare piloti di droni.

Al momento sono gli unici in Italia autorizzati da Enac  a erogare questo tipo di corsi, che partiranno il prossimo settembre.

 

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