Alternative energetiche, Deloitte lancia un acceleratore dedicato all’idrogeno verde

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Di transizione energetica  si parla da diversi anni, è al centro delle più recenti politiche europee sulla decarbonizzazione, ma è sempre stata fondamentalmente trattata come questione sotto il ‘cappello’ ecologico-ambientalista. Le ultime vicende riguardanti la guerra di Putin in Ucraina, ha reso evidente a tutti come possa essere difficile la transizione verso energie green in Italia, considerata la dipendenza dal gas russo e ucraino. Guardare ad alternative energetiche sostenibili, significa inserire nell’equazione anche sostenibilità economica e di approvvigionamento. Dovremmo cercare maggiormente autonomi da un punto di vista energetico, magari facendo leva sulle rinnovabili, visto che sole e vento non ci mancano, come sostiene l’associazione Elettricità Futura, che in questi giorni ha messo il dito nella piaga, sostenendo che siamo in una grave emergenza energetica per colpa anche della burocrazia che blocca le autorizzazioni alla realizzazione degli impianti e chiedendo al Governo di autorizzare entro giugno 60 gigawatt di rinnovabili da realizzare in 3 anni, entro il 2024. Le rinnovabili non possono essere l’unica alternativa energetica, un’altra sulla quale anche l’Europa punta molto è l’idrogeno verde. I due settori sono però molto più vicini di quanto si pensi, perché per fare idrogeno verde servono fonti di energia rinnovabile.

Definiamo l’idrogeno verde

Tra i vari tipi di idrogeno, quello ‘green’ è l’unico davvero sostenibile in quanto evita le emissioni di CO2 nell’atmosfera, ed è prodotto tramite l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili come, ad esempio, il fotovoltaico o l’eolico. Si contrappone all’idrogeno grigio, che viene prodotto attraverso l’utilizzo di gas naturale o carbone; e all’idrogeno blu, invece, è prodotto con basse emissioni di carbonio, ma è generato attraverso l’utilizzo di fonti di energia non rinnovabili, come il nucleare o il gas naturale. Questo succede perché l’drogeno, che è l’elemento più abbondante in natura, è sempre combinato ad altro, lo si trova nell’acqua, nel metano o in altri composti organici. Pertanto, va separato da altri elemti attraverso dei processi che richiedono l’uso di energia: il più diffuso e inquinante è lo steam reforming, quello più green è l’elettrolisi. Si è quindi creata un’intera economia dell’idrogeno, un ecosistema industriale e di servizi, prodotti, tecnologie, competenze, funzonali allo sviluppo e utilizzo della risorsa ‘idrogeno’, in particolare quello verde. Un ecosistema in cui anche le ‘startup dell’idrogeno‘ hanno un ruolo molto importante.

Nasce il GreenHydrogenTech Accelerator

Con le sue Officine Innovazione, Deloitte lancia il GreenHydrogenTech Accelerator , che come si evince dal nome è un acceleratore di startup che hanno proposte e soluzione lungo la catena del valore nell’economia dell’idrogeno verde: dalla produzione al trasporto, dallo stoccaggio a un utilizzo creato attraverso energie rinnovabili. Il Programma vede la partecipazione del Gruppo Acea come Main Partner, Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) come Scientific Partner e l’Ecosystem Partner SMAU. Il GreenHydrogenTech Accelerator avrà il suo centro in Italia e si focalizzerà sullo sviluppo di progetti industriali concreti attraverso lo scouting internazionale delle startup, scaleup e dei progetti di ricerca più promettenti del settore, integrando la vision e le tecnologie di queste realtà emergenti con le competenze e gli asset forniti dai Player partecipanti. In sintesi, si tratta di un classico modello di programma di accelerazione/open innovation: con la call si individuano le startup che accederanno al programma e ad eventuali opportunità di crescita e business con i partner. economia dell'idrogeno  

La Call4Startup e la selezione del GreenHydrogenTech Accelerator

Le candidature da parte di startup, scaleup e progetti di ricerca saranno aperte dal 3 marzo 2022 fino al 5 maggio 2022, sul sito web è disponibile il riferimento per candidarsi e i 9 trend di innovazione green hydrogen su cui si articola la ricerca. Un roadshow digitale accompagnerà questa prima fase e permetterà alle startup, scaleup e ai progetti di ricerca più promettenti di incontrare il team del GreenHydrogenTech Accelerator e valutare se le soluzioni proposte rispondono alle esigenze dei Player partecipanti. A seguito della Call4Startup verranno analizzate le candidature e identificate le soluzioni innovative su cui definire dei progetti industriali che possano beneficiare delle competenze delle aziende, dei centri di ricerca e dell’ecosistema innovativo. Il programma si concluderà con l’annuncio dei vincitori e la loro presentazione durante l’evento finale. I vincitori potranno usufruire di una sessione congiunta di mentorship dagli esperti Deloitte e dal team del Gruppo Acea per valutare tecnologie e business model e definire le successive fasi di sviluppo anche attraverso progetti industriali assieme ai Player partecipanti.   Per maggiori informazioni sull’acceleratore visitare www.greenhydrogentechaccelerator.io

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