Tutto bene al TechPeaks Demo Day, ieri 2 dicembre, a Trento.
Startupper che sapevano pitchare, alcune idee decisamente interessanti altre più debolucce, ma complessivamente belle performance a livello personale da parti di tutti i 21 pitcher che hanno solcato il palco per 90 secondi o 4 minuti. Ragazzi veramente da tutto il mondo, persino uno nepalese. Buon ritmo della giornata che si è conclusa con un simpatico e interessante duetto on stage tra Evan Nisselson (investitore molto noto e super mentor a TechPeaks) nelle vesti di padrone di casa e Jon Bradford, Managing Director di Techstars, uno dei principali acceleratori al mondo. Tra un bicchiere di grappa e l’altro i due hanno parlato del loro modo di essere investor, dei più comuni errori commessi da startupper alle prime armi ma anche da imprenditori “backed”. Qualche suggerimento su come sia meglio approcciare un investitore: entrambi hanno sottolineato che l’investitore è un essere umano e apprezza un approccio friendly, ma non gli eccessi (di sicurezza, di obiettivi, di confidenza). Hustle è la parola magica di Nisselson: ritenta, insisti non desistere con l’investitore se credi di avere un progetto che vale, ma torna da lui sempre con qualcosa di nuovo da raccontargli. A volte un investitore può dirti si alla 20sima volta che sei stato da lui. Il commento sullo scenario italiano non è mancato e anche qui i pareri di Nisselson e Bradford sono stati concordi: la chiave per il alzare il tiro nel nostro Paese è fare leva sulle competenze in cui siamo più forti e applicarla a settori industriali in espansione, per esempio il design applicato all’internet degli oggetti.
Cosa succede ora?
Per le startup avviate in questo primo giro e che hanno ricevuto un grant da 25 mila euro, TechPeaks continuerà a offrire un servizio di supporto per raggiungere gli investitori e la possibilità di lavorare all’interno del co-working prossimo all’apertura.
Ma anche il programma continua: Techpeaks dovrebbe avere una dotazione finanziaria di 13 ml di euro da spendere in 4 anni, di cui 1,5 già spesi per questo programma appena concluso.
Paolo Lombardi, Leader of New Business Creation a Trento Rise (organizzazione che ha implementato TechPeaks con Trentino Sviluppo) ha lanciato ieri il nuovo programma di accelerazione TechPeaks2 che avrà una formula nuova e la cui call sarà lanciata a breve attraverso il sito ufficiale.
Gli elementi differenti principali: durata 4 mesi e una disponibilità di 500 k per le startup.
“TechPeaks è stata una cosa nuova per tutti, è essa stessa una startup – dice Paolo a Startupbusiness – quindi errori ne abbiamo fatto, certe cose possiamo farle meglio. Lesson learned:
– Sei mesi di accelerazione sono troppi! Il programma è talmente intenso che il dispendio di energie richiesto a tutti (dai partecipanti, ai mentor, allo staff) per affrontare sei mesi è eccessivo e controproducente, quindi il prossimo programma lo abbiamo ridotto a 4 mesi
– Il grant da 25 k per startup è veramente troppo poco per la startup, abbiamo deciso di elevarlo ma assegnarlo solo alle migliori 5 startup che verranno fuori dal programma di accelerazione. Ci sono 500 mila euro totali suddivisi in 5 “lotti”: 50k saranno per la copertura delle spese “vive” della startup, altri 50K saranno il grant vero e proprio.
A giudicare le migliori startup sarà una giuria composta anche da membri esterni.
A brevissimo la nuova call, che avrà una scadenza molto breve, per cui tenersi aggiornati e pronti attraverso il sito.
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