Agicap, accordo con iBanFirst per aiutare le PMI anche nell’export

L’annuncio più recente riguarda la partnership con iBanFirst ma la crescita e lo sviluppo di Agicap è una storia che nasce nel 2016 a Lione e che si sviluppa oggi in tutti i principali mercati europei. La scaleup è stata fondata da Sébastien Beyet, Clément Mauguet e Lucas Bertola che hanno creato un efficace software di gestione della liquidità dedicato alle PMI.  Fino a oggi Agicap ha raccolto finanziamenti per 12 milioni di dollari di cui 2,5 milioni di dollari da Blackfin Capital Partners nel 2019, 18 milioni di dollari da Partech Partners e la stessa Blackfin nel 2020 e 100 milioni di dollari da Greenoaks Capital nel 2021. L’azienda conta oggi 600 dipendenti e seimila clienti in Francia, Germania, Spagna, Regno Unito, Paesi Bassi e Italia. Proprio l’Italia secondo i fondatori della scaleup sarà uno dei mercati che nei prossimi anni farà maggiormente da traino alla crescita del business dei tool per la gestione della tesoreria per le PMI. Per questo motivo è stato predisposto un piano d’investimenti dedicato che, a oggi, ha portato in Italia all’assunzione di 40 persone con l’intento di chiudere l’anno con un team di 60 persone. Il flusso di cassa è un problema universale. In particolare, Agicap ha compreso le esigenze del segmento delle PMI, oggi peraltro oggetto delle misure di tutela finanziaria previste dal Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza in vigore dal 15 luglio 2022, che  si sono trovate ad affrontare i pesanti effetti delle crisi economiche post-pandemia. L’accordo con iBanFirst arriva proprio in questo quadro che vede lo scenario economico sempre più in fermento e in particolare quando si tratta di gestire business a livello internazionale rendendo le PMI che lavorano a stretto contatto con i Paesi esteri soggette a rischi maggiori. Sebbene le attività import export rappresentino per molte aziende un’enorme opportunità di crescita, gli scambi commerciali in valute estere possono destabilizzare gli equilibri finanziari dell’impresa. Per questo motivo iBanFirst, fornitore globale di servizi finanziari, e Agicap, hanno stretto una partnership finalizzata alla riduzione del rischio di cambio e alla semplificazione della gestione dei flussi di cassa. Oltre il 70% delle PMI si rivolge alla propria banca nazionale per le transazioni in valuta estera – fa sapere Agicap in una nota – , senza avere alcun accesso diretto ai cambi in tempo reale, senza la possibilità di avere un referente dedicato esclusivamente all’azienda e senza monitorare pagamenti dal vivo e sottoponendosi a costi di transazione elevati. Attraverso la partnership, iBanFirst e Agicap metteranno a disposizione i propri strumenti per monitorare in tempo reale il flusso di cassa, sincronizzare le entrate e uscite in valuta estera e offrire scenari di previsione attendibili. Con il payment tracker di iBanFirst, una semplice interfaccia accessibile sulla piattaforma o tramite e-mail di invito, i clienti mid-cap e le PMI possono tracciare i pagamenti nello stesso modo in cui i consumatori riescono a tracciare i pacchi. Agicap, invece, supporta le PMI permettendo il monitoraggio del cash flow in tempo reale e la creazione di scenari di previsione fino a 12 mesi, per prendere decisioni strategiche su dati affidabili. Grazie alle funzionalità del software online Agicap, è possibile infatti tenere sotto controllo pagamenti, fatture, scadenze e sincronizzare quindi le entrate e le uscite in valuta estera. In questo modo ogni movimento del flusso di cassa viene registrato in automatico, aiutando a pianificare le spese e l’incasso dei crediti. “Le logiche del tasso di cambio, che oscillano di continuo da un valore all’altro, compromettono di frequente la pianificazione della liquidità aziendale. La partnership strategica con Agicap consentirà alle PMI di tenere sotto controllo il flusso di cassa, prendere decisioni basate sui dati e fare previsioni in tempo reale – dichiara Michele Sansone, country manager di iBanFirst per l’Italia – I nostri strumenti consentono di gestire con successo conseguenze e rischi operativi dei pagamenti internazionali”. “Quando i rapporti commerciali con l’estero sono estesi e numerosi, la copertura del rischio di cambio – aggiunge Giacomo Zaninetta, country manager di Agicap per l’Italia – rappresenta una priorità assoluta per chi gestisce la liquidità aziendale. In questo senso, la partnership con iBanFirst riveste un ruolo strategico, perché consente alle aziende di gestire al meglio le fluttuazioni dei tassi di cambio, contenendo i rischi legati a un’attività commerciale internazionale ed evitando crisi di liquidità importanti che, se perdurano nel tempo, sono sempre più difficili da risolvere”.

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