Acqui-hiring, Satispay assorbe le competenze di AdvisorEat

Satispay (che a novembre scorso aveva chiuso un round da 93 milioni di euro) annuncia la sua prima acquisizione, o meglio la sua prima operazione che la vede inglobare un’altra azienda con una formula che più che di acquisizione vera e propria è più vicina al cosiddetto acqui-hiring, che indica quando si acquisisce un’azienda non tanto per assumere il controllo dell’azienda in sé con i suoi prodotti, servizi e mercato, quanto per assumere le persone che vi lavorano con le loro competenze, e quindi anche i termini finanziari di tal operazioni sono più legati agli accordi sui singoli contratti di lavoro, che alla valorizzazione delle quote.

Target dell’operazione è AdvisorEat, startup italiana fondata nel 2017 da Stefano Travaglia che per prima ha messo a punto un servizio pensato per consulenti aziendali e professionisti che, tramite l’app dedicata, seleziona e consiglia i migliori ristoranti, dalla cucina stellata allo street food gourmet, per ravvivare una trasferta o una colazione di lavoro, permettendo agli iscritti di accumulare punti da convertire in gift card, voucher o donazioni benefiche. AdvisorEat ha convenzionato circa 800 ristoranti in oltre 40 province italiane tra i quali ristoranti stellati e di note firme gourmet come Joia dello chef Pietro Leemann e Spazio Milano dello chef Niko Romito e importanti gruppi della ristorazione quali Signorvino e i Red di Feltrinelli, e registrato oltre 16mila iscritti che lavorano per importanti aziende italiane e multinazionali come per esempio Pwc Kpmg, Orrick, Boston Consulting Group e Simmon&Simmon, che hanno trovato nel servizio uno strumento smart e innovativo di ingaggio aziendale.

Alberto Dalmasso, Ceo di Satispay dichiara in una nota: “Il settore della ristorazione, e del food in generale, rappresentano una parte considerevole dei nostri 180mila esercenti, è la prima categoria merceologica e da sempre guardiamo con interesse a servizi legati a questo ambito. In AdvisorEat, e soprattutto in Stefano Travaglia, il fondatore e amministratore delegato, abbiamo riconosciuto forti capacità, sia commerciali sia di definizione e sviluppo di servizi dedicati alle aziende, oltre che un grande entusiasmo e la nostra stessa voglia di realizzare qualcosa di grande. La sua esperienza e competenza, unita ai nostri importanti numeri nel settore Ho.re.ca, ci hanno fatto immaginare la concreta possibilità di creare qualcosa di valore nel mondo del welfare aziendale, all’insegna della semplificazione, dell’user experience e della sostenibilità e convenienza per gli esercenti. Porteremo sul mercato soluzioni capaci di rispondere sempre di più all’evoluzione delle politiche aziendali in tema di cura dei propri collaboratori anche alla luce delle nuove modalità di lavoro e del chiaro trend che, anche a seguito della crisi pandemica, vede circa la metà delle aziende aumentare il proprio impegno in questa direzione. Abbiamo moltissime idee e grazie a questa operazione potremo partire coi primi servizi già dall’inizio del prossimo anno”.

Questa operazione rappresenta un grande punto di svolta per il nostro team – sottolinea Stefano Travaglia, fondatore e Ceo di AdvisorEat – . Da imprenditore ho visto subito la possibilità di entrare a far parte di un progetto ancora più grande dove, mettendo a fattor comune le forze e le competenze, il nostro potrà trovare spazio e accelerazione per crescere come forse mai fino a oggi avevamo pensato, rappresentando al contempo la base per lo sviluppo in Satispay di una linea di business completamente nuova. Siamo felicissimi di questa reciproca opportunità che possiamo darci e già al lavoro per riversarne i benefici al più presto sul mercato”.

Le politiche di welfare aziendale hanno registrato un trend di forte crescita negli ultimi anni che la crisi pandemica ha accelerato ulteriormente, come dimostra il Report sull’andamento dei Premi di Produttività divulgato a gennaio 2021 dal ministero del Lavoro e delle politiche socialisecondo il quale su circa 7.840 accordi aziendali e territoriali attivi, 4.515, pari al 57,7%, prevedono misure di welfare aziendale. (Photo by Alex Haney on Unsplash )

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