Italy Summit di PnP, startup, investitori, aziende per l’innovazione

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Italy Summit. è l’evento organizzato da Plug and Play che nell’ultima edizione tenutasi a Milano ha riunito oltre 400 di startup, grandi aziende, venture capitalist e investitori provenienti dei settori aerospace, fintech, food & beverage, mobility e sustainability.

L’obiettivo è stato affrontare le sfide globali più attuali, dalla sicurezza ai cambiamenti climatici, fino all’evoluzione dei consumatori e delle loro necessità con l’aiuto del quantum computing e dell’intelligenza artificiale, tecnologia che, secondo l’analisi di FactSet, negli ultimi 7 anni ha catalizzato l’interesse delle aziende Fortune 500 di 14 volte di più, così come evidenziato dall’incidenza nel tema nelle earnings call.

L’Italy Summit ha identificato nell’innovazione e nel mondo degli investimenti, dal venture clienting al corporate venture capital fino al corporate venture building, il motore per affrontare la transizione verso un mondo più sicuro e ha disegnato il volto dell’ecosistema italiano dell’early stage, che oggi vale più di 1,4 miliardi di euro, con 373 investimenti in startup con sede nel Belpaese e 32 in startup estere promosse da fondatori connazionali.

Intelligenza artificiale

Sei grandi imprese italiane su dieci, in Italia, hanno avviato progetti di intelligenza artificiale. Il mercato corre e, nel 2023, segna +52%, raggiungendo il valore di 760 milioni di euro. Gli investimenti riguardano soluzioni di analisi e interpretazione di testi per ricerca semantica, classificazione, sintesi e spiegazione di documenti o agenti conversazionali tradizionali. Di questi, 38 milioni di euro sono dedicati ai programmi di Generative AI: è quanto emerge dall’Osservatorio Artificial Intelligence 2024 del Politecnico di Milano.

“Il team di Plug and Play ha dedicato ampia parte delle proprie prestazioni all’intelligenza artificiale, la cui spinta tecnologica è paragonabile ad innovazioni dirompenti del passato come l’arrivo dell’automobile al mass market con la Ford Model T, o l’Information Age, iniziata con i microprocessori di Intel nel 1971. La tecnologia in questione si sta infatti rendendo sempre più protagonista di un nuovo paradigma tecno-economico, iniziato con l’avvento di ChatGPT e la sua rapidissima adozione da parte del mercato, che ha agitato e continuerà a scuotere i mercati finanziari attraendo capitale, innovazione e talento. Anche in Italia, adesso è importante puntare sulla tecnologia per garantire la crescita del nostro tessuto economico e produttivo”, dichiara in una nota Tommaso Maschera, director Plug and Play Italy.

L’intelligenza artificiale generativa sta sottoponendo la nostra società di fronte a cambiamenti epocali a forte velocità, generando ampie possibilità di profitto accompagnate da mutamenti socio-economici in costruzione.

Il Summit ha esplorato esempi concreti di applicazioni dell’intelligenza artificiale in diversi settori: lo ha fatto con Spore.Bio, startup che ha sviluppato un dispositivo di quantificazione microbiologica in tempo reale per il settore agroalimentare; con Focoos AI, che ha illustrato l’ottimizzazione dell’architettura delle reti neurali per applicazioni on edge; con Involve Space, che ha invece mostrato una soluzione che supporta e potenzia il settore aerospaziale, offrendo una gestione automatizzata dei processi operativi e una maggiore efficienza nelle operazioni.

“Questi esempi dimostrano il vasto potenziale dell’intelligenza artificiale nell’innovazione e nell’ottimizzazione dei processi in settori cruciali per lo sviluppo tecnologico e industriale.”, aggiunge Maschera.

Cambiamento e innovazione

Marco Trombetti, CEO di Translated, con un keynote speech in cui ha raccontato la storia, la crescita e le sfide della sua azienda, nata 20 anni fa con un investimento iniziale di 100 euro, considerata dalla Comunità Europea uno dei migliori progetti di ricerca nel campo dell’intelligenza artificiale degli ultimi 7 anni e tra i più apprezzati servizi di traduzione professionale, con oltre 330 mila clienti in tutto il mondo.

La prima parte dell’evento, incentrata sul tema “Embracing Change”, ha passato in rassegna le soluzioni fornite da nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale e il quantum computing ad alcune delle principali sfide globali come la sicurezza internazionale e i cambiamenti climatici, assecondando l’evoluzione delle necessità dei consumatori. Sono intervenuti Alessandro Cremonesi, CIO, ST Microelectronics, Robby Toole, CRO, QuantumBasel, Antonio Tavera, CEO & fondatore di Focoos AI, Tien Pham, chief scientist, Nato Diana, Stefano Molino, senior partner, CDP Venture Capital, Matilda Galluzzo, head of communication, Involve Space, Romualdo Annoni, business development, SOL Group, Palmo Antonio Cavallo, head of digital transition & data analytics, Gruppo HERA, Amine Raji, co-founder & CEO e  Louison Nallet, technical growth, Spore.Bio, Claudia Berti, head of global open innovation & IPR, Barilla e Matteo Cera, CEO & co-fondatore, Glaut.

La seconda parte, “The Courage to Innovate”, ha spiegato come l‘imprenditorialità e il mondo degli investimenti siano la chiave necessaria per affrontare il cambiamento con il contributo di Lorenzo Franzi, founding partner, Italian Founders Fund, Andrea Gennarini, co-fondatore & managing partner, 2100 Ventures, Diyala D’Aveni, head of investments & venture building, Vento, Marco Ogliengo, fondatore & CEO, Jet HR, Gianluca Cocco, fondatore & CEO, Qomodo, Sara Egidi, innovation & partnerships manager Tetra Pak, Thomas Bigagli, partner EMEA, Plug and Play Tech Center,  Sebastiano Silvestri, corporate venture capital lead  A2A e Leonardo Vegezzi, venture associate, Plug and Play Tech Center.

“Le attività di Plug and Play in Italia compiono oggi il quinto anniversario. Siamo molto orgogliosi del percorso che abbiamo fatto in Italia in questi cinque anni assieme ad importanti corporate partners ed istituzioni a partire dal lancio a Milano su verticali strategici come il food & beverage, il fintech e sustainability, e passando poi all’apertura del Motor Valley Accelerator a Modena nel 2021, di Takeoff Accelerator a Torino nel 2022 e del recentissimo programma DualTech by Takeoff con sede a Torino. Crediamo molto nel potenziale dell’Italia come ecosistema in grado di generare innovazione di rilevanza globale, e siamo entusiasti di continuare a portare in Italia la cultura della Silicon Valley, ad investire nelle migliori startup e a facilitare la crescita dell’ecosistema”, conclude Seena Amidi, managing partner EMEA di Plug and Play.

Nel corso dell’evento, Plug and Play ha annunciato l’avvio di una nuova partnership con Gruppo Hera, una delle maggiori multiutility italiane che opera nei settori ambiente, energia e idrico, con circa 10mila dipendenti impegnati ogni giorno nel rispondere ai molteplici bisogni di circa 5 milioni di cittadini. Palmo Antonio Cavallo, head of digital transition & data analytics, Gruppo Hera, afferma: “Questo accordo,  con una realtà che presidia i più importanti hub di innovazione nel mondo, è importante al fine di trovare soluzioni promettenti in aree strategiche per i business di Hera. In particolare, nel 2024 i temi oggetto della partnership sono legati a grandi sfide per la multiutility tra cui la smart city, l’economia circolare e la gestione della risorsa idrica nei territori serviti.  L’attività di scouting di start up ed in generale il continuo monitoraggio dei trend d’innovazione sono infatti ambiti in cui Plug and Play eccelle e il Gruppo Hera è convinto di poter raggiungere importanti obiettivi grazie a questa collaborazione”.

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