Torino seconda città italiana per numero di startup e investimenti

Torino registra 675 startup e PMI innovative, segnando un aumento dell’0,6%, in contrasto con la diminuzione nazionale del -3,5%. Il 63% di queste aziende è attivo nell’ high tech e in particolare nei settori del deeptech e aerospace, energia e cleantech, life science, software e cybersecurity, mobilità e automotive. E’ il principale dato che emerge dall’iniziativa del Club degli Investitori, in collaborazione con ToTeM e con il supporto di ESCP Business School e Growth Capital, che pubblica i risultati della quarta edizione della “Ricerca sulle startup e sistema dell’innovazione a Torino”. Nel 2023 Il settore delle biotecnologie si è confermato il più attrattivo in termini di volumi di investimento, mentre il numero di startup finanziate è cresciuto rispetto al 2022 da 40 a 60 grazie all’aumento delle società nell’aerospazio. Le startup torinesi hanno raccolto fondi per un totale di 65 milioni di euro nel 2023, evidenziando una significativa diminuzione rispetto ai 400 milioni del 2022. Escludendo però gli investimenti in Newcleo, Torino mostra una riduzione del 35% rispetto al 2022, risultando leggermente più resiliente della diminuzione nazionale del -37%. A Torino sono presenti più di 30 incubatori e acceleratori, e oltre 20 investitori professionali con una dotazione potenziale di un miliardo di euro per operazioni di venture capital, a livello globale, nei prossimi 5/10 anni. Torino mantiene la sua posizione di seconda città italiana prendendo in considerazione sia il volume di investimenti sia il numero di startup finanziate. La maggioranza degli imprenditori e investitori suggeriscono a Torino di focalizzare i propri sforzi indicando nell’aerospazio e nel deeptech, nelle scienze della vita i settori principali su cui puntare per colmare le distanze con le altre città europee comparabili. Giancarlo Rocchietti, presidente del Club degli Investitori, dichiara in una nota: “Il sistema delle startup innovative sta rapidamente trasformando Torino in una città high tech, ricca di capitali e tecnologie e capace di attirare startup e talenti internazionali. Per crescere il proprio posizionamento nell’ecosistema dell’innovazione globale, Torino dovrebbe identificare con maggior determinatezza i settori su cui puntare, rafforzare l’interazione tra il pubblico e i privati e agire sulla formazione e lo spirito imprenditoriale dei giovani ”. (Foto di Marie Rouilly su Unsplash ) La ricerca è disponibile qui.

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