Partech Africa II annuncia il closing finale a 280 milioni di euro

Il primo closing fu annunciato a febbraio 2024 per un valore pari a 245 milioni di euro, ora Partech, società che opera nell’ambito degli investimenti tecnologici, annuncia il closing finale del suo secondo fondo per l’Africa, Partech Africa II, con un hard cap di 280 milioni di euro (oltre 300 milioni di dollari), l’apertura di un nuovo ufficio a Lagos e l’assunzione di altri membri del team. Partech Africa II raggiunge così la chiusura finale a 280 milioni di euro (oltre 300 milioni di dollari) con tutti i principali investitori del fondo precedente, ma anche con investitori di alto livello che si sono impegnati per la prima volta nella piattaforma Partech Africa e nell’ecosistema VC africano. Questa chiusura finale, che ha registrato un eccesso di sottoscrizioni, ha offerto l’opportunità di attrarre nuove categorie di istituzioni globali, in particolare fondi pensione e fondi sovrani statunitensi e mediorientali. Inoltre, i nuovi investitori strategici Africa Re e Dubai Future District Fund (DFDF) si uniscono ai primi sostenitori di Partech Africa: Orange, AXIAN Investment e il Gruppo della Banca Africana di Sviluppo (AFDB).

Investitori internazionali

Nel complesso, il fondo ha attratto il sostegno di un gruppo eterogeneo di oltre 40 investitori internazionali, da investitori commerciali come South Suez e Bertelsmann a family office e alle principali istituzioni finanziarie per lo sviluppo (DFI). L’insieme delle DFI comprende l’anchor investor KfW, la Banca tedesca per lo sviluppo, la Banca europea per gli investimenti (BEI), l’International Finance Corporation (IFC), membro del Gruppo Banca Mondiale, FMO, la banca olandese per lo sviluppo imprenditoriale, Bpifrance Investissement, British International Investment (BII), l’istituzione britannica per la finanza di sviluppo e l’impact investor, DEG – Deutsche Investitions – und Entwicklungsgesellschaft mbH e Proparco. “Siamo grati per il sostegno e l’impegno dei nostri investitori: quasi tutti gli investitori del Fondo I hanno reinvestito e alcuni hanno più che raddoppiato il loro impegno – dichiara in una nota Cyril Collon, general partner di Partech -. Siamo inoltre onorati di ricevere il sostegno di una nuova serie di investitori strategici provenienti dagli Stati Uniti, dal Medio Oriente e dall’Africa, e per alcuni dei quali questo rappresenta il primo impegno nell’african-tech”. Partech Africa II raddoppierà la sua strategia di investimenti in tutta l’Africa con quote iniziali che vanno da un milione di dollari a 15 milioni di dollari per i round da seed a serie C, per sostenere le aziende e i fondatori africani nel loro percorso di crescita sia nei mercati locali sia internazionali. Il Fondo conta già tre investimenti in portafoglio: una piattaforma immobiliare in Egitto, una startup di orchestrazione dei pagamenti in Sudafrica e una piattaforma di e-commerce in Senegal. Il team prevede di costruire un portafoglio di oltre 20 aziende in tutto il continente. “Stiamo anche ampliando il nostro team e la nostra presenza nel continente. Siamo entusiasti che il senior investment officer Tito Cookey-Gam si sia unito al team, per aprire il nostro ufficio a Lagos, sede di quasi un terzo del nostro portafoglio – aggiunge Tidjane Deme, general partner di Partech -. Con la nostra presenza a Dakar, Nairobi, Dubai e ora a Lagos, stiamo rafforzando il nostro sostegno agli imprenditori sul territorio”. Oltre a questa espansione, Partech Africa sta attivamente reclutando un profilo senior per portfolio strategy & operation per guidare la creazione di valore e la costruzione di exit, e un investment analyst con sede a Lagos. L’annuncio della chiusura definitiva di Partech Africa II arriva nel contesto di una diminuzione del 50% del numero di investitori attivi nell’ecosistema tecnologico africano, come evidenziato nel recente rapporto 2023 Africa Tech Venture Capital di Partech. “In questo contesto – commenta Collon. – , la capacità di ancorare i round in tutte le fasi, dal seed all’early growth, è più critica che mai. Ciò rafforza la nostra missione di consentire la nascita di aziende tecnologiche che creeranno valore trasformativo per le economie africane e plasmeranno il futuro dell’innovazione a livello globale”.

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