Crediti di carbonio, questa startup con l’AI porta trasparenza

Secondo Morgan Stanley, il mercato volontario dei crediti di carbonio salirà da circa 2 miliardi di dollari nel 2022 a circa 100 miliardi di dollari nel 2030 e a circa 250 miliardi di dollari entro il 2050. Un mercato importante, che sta aiutando aziende e Paesi a raggiungere gli obiettivi climatici, un mercato, visto da altro punto di vista, anche per lo sviluppo di startup climatech, capaci di offrire soluzioni basate sull’uso di nuove tecnologie. E’ il caso della statunitense Treefera, una piattaforma alimentata dall’intelligenza artificiale che rivoluziona la gestione di dati forestali e di conservazione. La società, che ha appena annunciato  la chiusura di un round di finanziamento pre-Seed da 2,2 milioni di dollari, guidato da Concept Ventures, punta a risolvere un problema molto importante nel mercato dei crediti di carbonio: la credibilità stessa dei crediti. Infatti, i progetti di compensazione del carbonio basati sulla natura sono in gran parte concepiti per ridurre le emissioni derivanti dalla deforestazione e dal degrado forestale. Il loro impatto è difficile da misurare. Riporta TechCruch, che all’inizio di quest’anno, aziende come Disney, Shell, Gucci e molte altre grandi aziende hanno scoperto di aver acquistato crediti di carbonio sostanzialmente privi di valore niente meno che da Verra, il più grande emittente di crediti di carbonio volontari al mondo. La società aveva infatti venduto crediti per foreste che non erano a rischio di distruzione, azzerando in sostanza il valore dei crediti. Nei mesi successivi, l’amministratore delegato di Verra si è dimesso e l’organizzazione ha riscritto la sua metodologia di verifica. Questo è un esempio eclatante, ma dimostra quanto sia difficile avvalersi di crediti di carbonio volontari di alta qualità secondo gli standard internazionali, anche per una mancanza di strumenti adeguati a misurare gli impatti. La classificazione di una foresta è un lavoro difficile che attualmente è sostanziamente fatta alla vecchia maniera, cioè con forestali che camminano attraverso il paesaggio, misurano gli alberi e raccolgono più o meno manualmente dati. Un lavoro con un eccessivo effort in termini di tempo ed economici. Ma rimane il fatto che un credito di carbonio, per avere valore, deve assicurare la quantità di CO2 che è in grado di catturare ora e in futuro. La rivoluzione Treefera, dunque, sarà più che benvenuta. Jonathan Horn, CEO e co-fondatore di Treefera (fisico ed ex amministratore delegato di J.P. Morgan), ha sottolineato l’impatto potenziale della piattaforma, affermando: “Lo strumento di AI trasformativo di Treefera ha il potere di rivoluzionare l’approccio mondiale ai dati e alla conservazione forestali. La nostra piattaforma consente l’analisi istantanea e l’approfondimento dei progetti di compensazione delle emissioni di carbonio e permette una facile integrazione di questi dati affidabili nell’ambiente analitico dei nostri clienti attraverso un’API. Siamo entusiasti di avere a bordo investitori stimati che condividono la nostra visione di un mercato della compensazione delle emissioni di carbonio più trasparente e d’impatto”. Sfruttando algoritmi di intelligenza artificiale all’avanguardia e un archivio di dati senza precedenti  la piattaforma di Treefera offre un approccio innovativo per affrontare le sfide della compensazione e della conservazione delle emissioni di carbonio, in quanto accelera il complesso processo di misurazione, rendicontazione e verifica (MRV) dei crediti di carbonio che solitamente richiede mesi per essere completato. Treefera fornisce informazioni immediate. Questo risultato è ottenuto grazie a una combinazione di modelli di deep learning e di nuove tecniche di ricerca AI, che fanno di Treefera la prima piattaforma a sbloccare questo livello di granularità su scala. In sostanza, la tecnologia Treefera è in grado di elaborare immagini e interrogare insiemi di dati su scala molto ampia. Le analisi ottenute includono importanti dettagli su foreste e alberi. Grazie all’uso di intelligenza artificiale avanzata, riesce persino a identificare in modo univoco i singoli alberi dallo spazio, l’obiettivo è arriveranno a mappare oltre un trilione di alberi a livello globale, un terzo del totale mondiale. La piattaforma è già operativa a livello globale, e si rivolge a diverse categorie di potenziali clienti, non solo quindi chi si occupa di trading di crediti di carbonio, ma anche assicurazioni, proprietari terrieri, organizzazioni.  

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